27 ottobre 2023

Ci vediamo per un caffè di T. Kawaguchi [Recensione]

Tra le montagne del Giappone si nasconde un luogo leggendario. Sono tanti coloro che lo cercano, perché si racconta che chi è abbastanza determinato possa riuscire a trovarvi le risposte di cui ha bisogno. Per raggiungerlo basta seguire l'aroma intenso del caffè, varcare la soglia, sedersi e ordinare una tazza fumante. Ma solo chi non lascerà raffreddare la bevanda potrà rivivere l'istante del suo passato in cui ha preso una scelta alla quale continua a ripensare, in cui è rimasto in silenzio quando avrebbe voluto dire la verità, in cui ha dato la risposta sbagliata. Sono pochissimi i fortunati che hanno saputo cogliere l'occasione. Tra di loro ci sono il professor Kadokura, che ha trascurato la famiglia per il lavoro; i coniugi Sunao e Mutsuo, addolorati per la scomparsa dell'amatissimo cane; Hikari, pentita di non aver accettato la proposta di matrimonio del fidanzato Yoji; e infine Michiko, che è tornata nel locale in cui aveva incontrato il padre. Ognuno ha una storia diversa, ma tutti hanno lo stesso sguardo rivolto all'indietro, verso il momento in cui avrebbero potuto agire diversamente. Solo chi ha il coraggio di rievocare quell'istante avrà la possibilità di vederlo sotto un'altra luce e vivere con serenità il presente. I libri di Toshikazu Kawaguchi sono un appuntamento irrinunciabile per il pubblico italiano. Dopo "Finché il caffè è caldo" Kawaguchi ci ha donato speranza e spensieratezza, diventando uno degli scrittori più apprezzati dai lettori e dalla stampa. Ora ci regala un nuovo episodio della caffetteria in cui ognuno di noi vorrebbe entrare, ritrovando alcuni personaggi del primo romanzo. Perché c'è sempre un modo per rimediare al primo errore, ma anche al secondo e al terzo. Possiamo sempre riscrivere la nostra vita.


Accomodatevi comodamente nel mio blog, questo pomeriggio vi offro un caffè, ma non uno qualunque, il caffè della speciale caffetteria che abbiamo conosciuto e amato (almeno io) con Finchè il caffè è caldo e Il primo caffè della giornata.

Come nei precenti libri l'autore ci mostra quattro viaggi nel passato, un archeologo poco dedito alla vita famigliare decide di incontrare di nuovo la moglie, una donna torna indietro nel tempo per incontrare il suo cucciolone, una ragazza intraprende questo magico viaggio per vedere il ragazzo che non ha voluto sposare ed infine una ragazza pensa che incontrare il padre sia la cosa migliore da fare.

Poche pagine piene di sentimenti, che commuovono, portano il lettore a vivere ciascuna storia come fosse la propria, ancora una volta Kawaguchi mi stupisce per come, pur mantenendo intatti stile e ambientazione, riesce a ricreare sempre nuove emozionanti situazioni.

Tra tutte le storie ho prediletto quella che racconta l'amore tra due giovani coniugi e il loro cane, non che le altre storie non mi abbiano lasciato nulla, ma ho quattro gattini, di cui due da dieci anni e pensare che purtroppo la loro vita non è lunga come la nostra, e che vorrei accarezzarli fino al loro ultimo respiro, mi ha fatta entrare in piena empatia con questa storia, tanto da ritrovarmi a piangere come se stessi vivendo anche io quell'attimo e proprio mentre piangevo il mio micino Dante si è avvicinato miagolando e strusciando il suo caldo corpicino tra le mie gambe mi ha dato un po' di conforto, come solo loro sanno fare, in silenzio, senza essere invadenti....

Leggerei questo autore sempre, tocca l'anima, se dovessi paragonarlo ad un autore italiano nominerei Bussola, le loro storie mi fanno lo stesso effetto.

SUPERCONSIGLIATO!!!


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