Buongiorno a tutti, iniziamo il week end alla scoperta di una bravissima autrice Debora De Lorenzi.:
Bene bene, ciao Debora e grazie per averci concesso l’intervista.
Ciao Elisa, grazie a te per avermi rivolto le tue attenzioni.
Che posso dire che non vi annoi? Diciamo pure che non sono immune a drammi e dolore, protagonisti della mia vita anche troppo spesso. Ma, diciamo anche che mi hanno temprata, che hanno fatto di me quella che sono: empatica, vivace, creativa e folle a sufficienza da poter affrontare la vita!
Sappiamo che sei già al tuo quinto romanzo, io ho avuto l’onore di leggerne due, Il libro della vita e Maledetto libero arbitrio (di cui a breve posterò la recensione), in entrambi i romanzi la donna è protagonista, come mai questa scelta?
L’universo femminile ha innumerevoli sfaccettature, quindi: materiale illimitato per me, che tra l’altro sono donna e conosco piuttosto bene l’argomento…
Francesca Napoli Domanda: cara Debora come mai hai scelto di dedicarti quasi esclusivamente al genere fantasy? Ho detto quasi perché in realtà non so se hai altri progetti nel cassetto..
Buon giorno Francesca. Non c’è nulla nei miei romanzi che sia nato per una scelta consapevole... sono emotiva e istintiva: è così che scrivo.
Francesca Prandina: Io vorrei chiedere come ti trovi con il self e, visto che hai pubblicato anche con una casa editrice, quali differenze, vantaggi o svantaggi hai riscontrato?
Buon giorno Francesca. L’avventura con il self è solo all’inizio, sto ancora valutando la cosa, anche se posso affermare di preferirla alla pubblicazione con una piccola CE. Ho riscontrato una sorta di diffidenza nei confronti degli autori auto pubblicati, questo perché con il self chiunque può definirsi scrittore pur non possedendo particolari abilità. Il fatto di essere già conosciuta e apprezzata dai lettori (grazie ai miei precedenti lavori) mi è stato utile. Mi ha fornito credibilità che poi, credo di aver confermato anche pubblicando senza un editore alle spalle. Affido a professionisti sia la cura dell’editing che della Cover. I costi da sostenere non sono pochi, ma è anche vero che valgono la pena. C’è poi il problema della distribuzione (solo online); così come l’onere di dover pubblicizzare con assiduità il proprio lavoro.
Maria Donata Tranquilli: Qual è secondo lei il modo migliore per coinvolgere persone sconosciute alle presentazione dei propri libri? Per evitare che amici e parenti siano gli unici presenti.
Buon giorno Maria Donata. Non ho una risposta valida al suo quesito. Credo che l’incubo della “sala vuota” perseguiti un po’ tutti gli autori poco conosciuti. Nel mio caso: parenti e amici (a parte i più intimi) non sono interessati alla mia arte. “Non sono gli amici a diventare lettori, ma i lettori a diventare amici” (Cit.) Alle presentazioni organizzate fin’ora ho registrato sempre più presenze di artisti, altri scrittori come me e, lettori, tra i quali, qualcuno conosciuto tramite Facebook; ma come e perché siano intervenuti non saprei dirlo…
Linda Bertasi: Io Debora la adoro non solo come autrice ma come persona, io le chiedo, domanda che le faccio ormai da anni, ma dimmi la verità quanto c'è di te nei tuoi testi? Quanto il paranormale influenza la tua vita?
Buon giorno Linda. Come sai ricambio intensamente affetto e stima nei tuoi riguardi. E sai anche che non risponderò mai direttamente alla tua domanda! Ahahahah
Linda: ti svelo un segreto… la mia trisnonna era una strega…
Hai sempre asserito di scrivere fantasy, ma nei tuoi romanzi i principi, gli insegnamenti e le riflessioni, sono il fil rouge delle storie, come riesci ad inserirli con tanta naturalezza al loro.interno senza annoiare e rendere il
romanzo pesante?
Diciamo pure che l’etichetta di scrittrice fantasy arriva dai recensori… io trovo le definizioni di genere, piuttosto riduttive. Quando scrivo, “butto fuori”, passami il termine, quel che sento. Non faccio scalette, non ho mai una trama e non seguo regole. Ti assicuro che il prodotto finale riesce sempre a sorprendermi.
Ho letto che di Maledetto.libero arbitrio ne venne scritta una versione nel.2006, e leggo che nel 2009 è proprio con questo romanzo che inizia la tua avventura editoriale, viene poi pubblicata una nuova edizione nel 2015. Ci spieghi questi salti temporali e cosa è cambiato nel romanzo, e nella tua penna in questi anni da portarti a scriverne una nuova edizione?
La mia scrittura è cresciuta, è cambiata: si è evoluta negli anni com’era giusto che avvenisse. Maledetto libero arbitrio, non era più in commercio. La sua storia giaceva addormentata ormai da tempo. L’ho risvegliata e riproposta ai lettori in una nuova versione, più ricca di situazioni, più approfondita nelle tematiche, senza un motivo particolare se non quello per cui le storie, per restare vive, devono essere raccontate.
Faith e Vittoria, due donne diverse, quanto di tuo c' è in loro?
Ah, tutto e niente…
I primi romanzi sono stati pubblicati con la CE, gli altri due no, come mai hai deciso di pubblicare in self?
Sono un’avventuriera! Ahahahah
C è un momento della giornata in cui preferisci scrivere? E un luogo in particolare???
Scrivo solo d’inverno. Quando c’è il sole, vivo. L’alba e il crepuscolo sono i momenti di maggiore ispirazione per me. E le giornate di pioggia, quelle che risvegliano la più dolce malinconia…
In quanto al luogo dove scrivo, ho trasformato il salotto di casa nel mio regno: ho messo al bando tutti gli oggetti personali dei miei bambini e ho intimato loro di non entrare mentre scrivo. La risposta è stata immediata: hanno riportato tutto indietro e si sono sistemati alle mie spalle. Silenziosi (o quasi), ma presenti! Ahahahah
Anticipazioni sui tuoi prossimi progetti?
Sono volubile come il tempo… potrei anche smettere di pubblicare… Vi ho spaventati? Ahahahahah
Sto scrivendo un sesto romanzo, aspetto la pioggia... Stiamo a vedere!
Perfetto, da domani tutti a fare la danza della pioggia... allora, in attesa (e spero sia breve) di leggere il sesto romanzo ti saluto e ti ringrazio per esserti sottoposta al nostro terzo grado, ricordando che chiunque voglia porre a Debora qualche altra domanda lo potrà fare nei commenti! Grazie di nuovo ed in bocca al lupo!
Bella intervista ^^ Brava Elisa, e un brava va anche e sopratutto a Debora De Lorenzi.
RispondiEliminaGrazie Maria Donata, è stato un piacere rispondere alle vostre domande!
EliminaGrazie mille! :-) spero diventiate seguaci del blog!
RispondiEliminaIntervista interessante a un'autrice che mi incuriosisce molto poiché tratta argomenti particolari. Mi cimenterò presto nella lettura dei titoli che mi sono stati tanto raccomandati :)
RispondiEliminaBuon giorno Monica Piccolo, se hai qualche curiosità, chiedi pure! Elija mi costringe a rispondere!!!
EliminaAhahahahah scherzo ovviamente.
Sono molto felice di questo contatto diretto con i lettori, che fra l'altro mantengo da sempre ;)
Beh Debora, devo svelarti un segretuccio, anke Monica è un'autrice di una duologia (anke se ciascun libro è autoconclusivo) che ti consiglio vivamente di leggere, io l'ho amata e, se nn fosse per i vari impegni, la leggerei più e più volte! Monica vuoi dirci tu di quali titoli sto parlando?
EliminaDebby indovina chi ha consigliat a Monica i tuoi libri??? Insisto.molto sui libri che ho amat tanto, e quindi cerco di farli conoscere anche con il passaparola, oltre che grazie al blog!
Certo ditemi i titoli, mi fido ciecamente del tuo giudizio ;)
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