15 luglio 2021

Come delfini tra pescecani. Un'indagine per i Cinque di Monteverde.

 


Un venerdì pomeriggio, un ultraottantenne vedovo e solitario viene trovato senza vita nel proprio appartamento, con un cappio al collo. Si direbbe un caso facile, il classico suicidio. Ma qualcosa non quadra ad Ansaldi e ai suoi, e quel piccolo dubbio si trasforma, nel volgere di pochi giorni, in un’indagine che turberà non solo la quiete di Monteverde ma anche le stanze della politica.

È un ottimo poliziotto, il commissario Ansaldi, anche se da tempo immemore soffre di ipocondria e di attacchi d'ansia che rendono complicate anche le attività più semplici, nella vita come nel lavoro. Per fortuna il quartiere al quale è stato assegnato, Monteverde, è un'oasi di pace nel caos della capitale: un posto tranquillo, dove non succede mai niente. Forse è per questo che sotto il suo comando sono stati destinati altri quattro soggetti "particolari", come ad esempio Eugénie Loy, il suo braccio destro, che soffre di un disturbo antisociale della personalità che la rende apparentemente insensibile, una "portatrice sana di disperazione" come la definiscono i colleghi, che però riconoscono in lei ottime doti investigative. Sono così, i Cinque di Monteverde: uomini e donne alle prese con le loro debolezze, ma capaci, insieme, di trasformarle in forza. Un venerdì pomeriggio, un ultraottantenne vedovo e solitario viene trovato senza vita nel proprio appartamento, con un cappio al collo. Si direbbe un caso facile, il classico suicidio. Ma qualcosa non quadra ad Ansaldi e ai suoi, e quel piccolo dubbio si trasforma, nel volgere di pochi giorni, in un'indagine che turberà non solo la quiete di Monteverde ma anche le stanze della politica. Demolendo con sarcasmo graffiante lo stereotipo del poliziotto supereroe, Morlupi ha saputo dare un volto credibile a chi per mestiere affronta il crimine, alternando intuizioni fulminee a epiche figuracce.

Ci troviamo nel XII quartiere di Roma, Monteverde, ed è qui che la storia creata da Morlupi si articola.

Una squadra formata da cinque elementi ciascuno con una propria personalità, chi più sognatore, chi innamorato, chi cinico e chiuso, ma primo fra tutti vi è il Commissario Ansaldi, il perno della squadra, un uomo grassoccio, ansioso ed ipocondriaco... Che dalla descrizione a me ha ricordato il tenente Garcia presente nella serie Zorro! 

Ansaldi comprende di avere delle difficoltà e, sotto consiglio di un medico, decide di adottare Chagall, un bellissimo cagnolone che lo "costringerà" al moto e all'interazione con altre persone.

Una squadra molto eterogenea ma che, come i tasselli di un puzzle si completa a vicenda. 

Monteverde è sempre stato un quartiere tranquillo e lo è anche quando la squadra viene inviata per il sopralluogo sulla scena di un suicidio, basterà l'acutezza di spirito di una donna per capovolgere le carte in tavola: il signor Gordi è stato assassinato, del resto un suicida non manda la colf a prendere le pizzette prima di recarsi a casa sua per le consuete (anche se spostate di qualche ora) pulizie giornaliere...

Un caso questo che porterà l'intera squadra a indagare su qualcosa di più grande e più losco...

La storia si svolge su due piani temporali, abbiamo la storia del signor Gordi e del suo suicidio (e a seguire altri suicidi sospetti) e abbiamo la storia di un giovane ragazzo che si prepara all'Evento che cambierà la sua vita e quella della sua famiglia, di un ragazzo stufo di vedere la madre china a lavare il pavimento, una storia svoltasi anni prima e differenziata dal resto del libro grazie all'utilizzo di un font differente. Storie che però alla fine si intrecceranno e daranno al lettore la visione d'insieme.

Un giallo italiano, scorrevole che non focalizza l'attenzione solo sui suicidi ma ch delinea pagina dopo pagina una realtà sociale vicina a noi, vera... Ci mostra i vissuti di ciascun componente della squadra, le loro paure, le loro fissazioni, il loro quotidiano, di lenti questi che permettono al lettore di sentirsi vicino alla storia così come al racconto cronologicamente svoltosi su un diverso piano temporale.

Leggere questo libro sotto l'ombrellone sarà l'ideale per chi ama il giallo italiano, per chi si vuole rilassare ma al contempo ama le indagini, per che ha bisogno di una lettura che dia brio a queste calde giornate di luglio.

PS: ringrazio la CE per la copia digitale e l'organizzatrice dell'evento per avermi permesso di partecipare. 

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