8 settembre 2020

Cuori arcani di Melissa Panarello [Review Party]

Esce oggi per Mondadori (che ringrazio per la Copia digitale) Cuori arcani.

Questo devi sapere.

Primo: non c'è futuro senza presente e non c'è presente senza passato.
Secondo: la prima risposta è sempre quella giusta.
Terzo: non sempre quello che serve è quello che vuoi.

Alla scomparsa della nonna Angela, Greta rimane sola al mondo. Perciò, in attesa di diventare maggiorenne, è costretta a lasciare il luogo in cui è cresciuta, a Catania - dove tutto, dai soffitti affrescati al profumo di scorze d'arancia che aleggia nelle stanze, le ricorda l'amore avvolgente della nonna -, e a trasferirsi in una casa famiglia che si trova in un piccolo paese alle pendici dell'Etna. Delle cose appartenute ad Angela, Greta porta con sé solo pochi oggetti, tra cui un mazzo di strane carte avvolte in un panno di velluto, i suoi Tarocchi.
Non appena arrivata nella sua nuova casa, si imbatte in Arturo, un ragazzo dall'aria misteriosa - capelli neri di seta, occhi spietati e bellissimi e una bocca rossa come se avesse appena spalmato del sale sulle labbra - che la ammalia dal primo istante. Un ragazzo che sembra leggerle dentro come mai nessuno prima, del quale però nessuno nella sua nuova famiglia sembra sapere nulla. Una creatura dall'apparenza forte e al contempo estremamente fragile come se, al solo toccarlo, potesse rompersi in mille pezzi. E, soprattutto, con un destino crudele davanti a sé al quale solo lei sembra in grado di opporsi. Ma per farlo, Greta dovrà prima imparare a conoscere profondamente se stessa, liberandosi delle proprie paure. E, chissà, forse proprio nelle strane carte ereditate dall'amata nonna è indicata la strada per riuscirci...
Quest'oggi il blog si occuperà di un libro che UDITE UDITE esce oggi...


Greta è la nostra protagonista, una giovane donna che ha già vissuto il dolore per la perdita dei genitori, una ragazza che vive con la nonna, amante del bellissimo mare siciliano, quell'elemento naturale che, mentre la nonna ama immergervi i piedi con le unghie smaltate di rosso, lei odia. Quello stesso elemento che l'ha resa orfana, che ha rubato i suoi genitori. 

È così che inizia la storia, con Greta che conversa con la nonna... Una figura che purtroppo ci farà compagnia per poco tempo, perché anche la nonna lascerà Greta per passare a miglior vita, ma sarà sempre "presente"... Lei, con il suo diario, le sue confessioni e soprattutto quel pacchetto avvolto nel velluto... Queste due tra le poche cose che Greta porterà con sé nell'orfanotrofio nel quale verrà "spedita" alla dipartita della nonna.

Un mondo nuovo per lei, una casa da condividere con altri ragazzi sfortunati, ad accoglierla Anna, una donna che sembra scorbutico, indifferente, troppo rigida a volte ma che riesce a tenere a bada i "suoi" ragazzi.

Prima di conoscere Anna, Greta farà la conoscenza, o meglio intravedrà un ragazzo, tra le fronde degli alberi... Che begli occhi... Ma perché tanta inquietudine e soprattutto chi gli dà il permesso di farsi trovare in camera sua... Artura, così si è presentato, deve subito dire ad Anna che quel ragazzo si presenta senza alcun invito nella sua camera, di certo non vuole aver problemi, ma nessuno sa di chi parla, nessuno conosce o ha mai visto quegli occhi... Chi è costui?

Un racconto la cui sinossi fa sperare in un libro ben articolato, un libro che evoca nel lettore sensazioni contrastanti, un libro che purtroppo, a parer mio, non è narrato nel giusto modo, capitoli troppo corti e frettolosi, dialoghi troppo veloci, quasi fosse uno scambio di battute su un set... la scrittrice avrebbe potuto donare al lettore una storia unica ma riesce solo a metter giù le basi per qualcosa che però è argomentato a metà, interessante l'uso degli arcani e la spiegazione (troppo breve, viene usata come sottotitolo) delle potenzialità di ciascuno di essi.


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