4 febbraio 2016

Te lo dico sottovoce di Lucrezia Scali (Recensione)

3 Febbraio, 00:15

No, non state facendo un tuffo nel passato, questa è l'ora in cui ho realmente scritto e programmato questa recensione, in genere aspetto che la mia mente metabolizzi la storia per recensirla lucidamente, ma non questa volta, non per questo romanzo.
Mia ha trent’anni, un passato che preferisce non ricordare e una famiglia da cui cerca di tenersi alla larga. Meglio stare lontano dalle frecciatine della sorella e da una madre invadente che le organizza appuntamenti al buio… Di notte sogna il principe azzurro, ma la mattina si sveglia accanto a Bubu, un meticcio con le orecchie cadenti e il pelo morbido. La sua passione sono gli animali e infatti, oltre a gestire una delle cliniche veterinarie più conosciute di Torino, Mia sta per realizzare un progetto a cui tiene moltissimo: restituire il sorriso ai bambini in ospedale attraverso la pet therapy. Il grande amore romantico, però, non sembra proprio voler arrivare nella sua vita. O almeno, così pensa Mia, prima di conoscere Alberto, un medico affascinante, e Diego, un ragazzo sfuggente che si è appena trasferito a Torino dalla Puglia. Cupido sta finalmente per scagliare la sua freccia: riuscirà a colpire la persona giusta per il cuore di Mia?

Mia, una giovane trentenne, una veterinaria, condivide il suo appartamento con il suo inseparabile Bubu, crede nell'amore ma il passato ha lasciato ferite così profonde da insegnarle che solo lei stessa conosce ciò che potrà renderla felice.

Se state aspettando di sapere quali siano le cicatrici che Mia porta nell'anima, perchè i rapporti con la propria famiglia sono un tantino troppo distaccati, quale e se Mia troverà l'amore, potete anche smettere di leggere la recensione, perchè non ho intenzione di dirvi nulla circa la trama, o meglio non lo farò come faccio di consueto, ma voglio mettere a nudo tutto, o quasi, quello che questo libro mi ha dato.

Inizio col dirvi che il mio sogno fin da bambina, ed il sogno che continuo, e penso che continuerò ad avere per tutta la vita, è quello di diventare una Dottoressa Veterinaria, invece per svariati motivi che non sto qui a dirvi perchè vi annoierei, sono una Dottoressa in Economia, specializzata in Management, una materia abbastanza diversa e lontana da quella che avrei voluto studiare.

Iniziai a leggere il libro e da subito mi trovai a vestire i panni di Mia, una donna in carriera, che condivide il proprio appartamento con un bel cagnone di nome Bubu... giocai assieme a lui, coccolai il suo pelo morbido e mi abbandonai su di lui nelle sere in cui qualche pensiero mi attanaglia la mente, proprio come realmente faccio con i miei due tesori, Birillo e Romeo, due micioni che a breve compiono due anni.

Ho sempre visto nei pelosi una grande fonte di amore, fiducia, felicità, spensieratezza, spontaneità, umanità, già, penso che loro abbiamo molta più umiltà e umanità di noi comuni umani, tanto da pensare e da farmi supportare le campagne e le iniziative sulla pet therapy, e Mia riesce anche in questo, dà vita ad un progetto di pet therapy in un ospedale, ridando la gioia di vivere a Martina, Lukas e Giulio, bimbi la cui vita, a causa di problemi di salute, non può essere uguale a quella dei loro coetanei.

Ma si sa, un romance non è tale se non c'è una storia d'amore, ebbene Mia ne ha due, o meglio conosce due uomini lungo il tragitto della storia, due uomini diversi, Alberto, un giovane medico e Guido, un poliziotto pugliese che la affiancherà durante i sequestri di cani da combattimento (e poi ditemi se non ho ragione a dire che i pelosi sono più umani di noi, solo l'essere umano può aizzare per divertimento un animale contro un suo simile), cani abbandonati a se stessi che attendono solo che la morte porti via quel che rimane del loro povero corpo legato ad una catena... due uomini dicevo, che sconvolgeranno la vita di Mia, che le faranno vivere passioni diverse, che le faranno fare i conti con gli scheletri del passato.



Ho letto questo libro molto lentamente, non volevo finirlo, non volevo dover svestire i panni di Mia, anche se sono sicura che ha preso un posto a sedere nel teatro del mio cuore... una storia che fa ridere, che fa piangere, in cui le emozioni le senti sulla pelle; un romance la cui sinossi non rende giustizia a ciò che realmente contiene al suo interno...

Ci tengo a ringraziare pubblicamente l'autrice Lucrezia Scali per questa sua opera che tutto sembra tranne che un'opera d'esordio, un libro che merita di occupare un posto nella vostra libreria, che leggerete d'un fiato, che vivrete appieno e che vorrete leggere più volte, per quei valori genuini che vengono narrati, per quelle frasi che rimangono impresse nella mente... è per questo e per molto altro che mi sento di dare 5 Farfalline e LODE, non esiste lo so, così come so che questo voto non  l'ho mai dato a nessuno, e se lo sto esprimendo è perchè davvero lo merita. 

Correte ad acquistare questa meraviglia, giuro che non vi deluderà!

"Dicono che il cuore sia l’organo più potente al mondo, e il più fragile da rompere. Lo so che il tuo è stato spezzato tante volte, ma sono certo che può aggiustarsi. E lo sto dicendo perché l’ho provato, perché sono cominciato a guarire grazie a te"


2 commenti:

  1. ciao
    mi è piaciuto molto questo tuo post. Messo tra il libri da scegliere per leggere: http://robbyroby.blogspot.it/2016/02/libro-da-leggere-2.html
    Buona settimana.

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  2. Grazie mille, se ti va vieni a trovarci per dirci come hai trovato il libro!

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