24 novembre 2015

Deathdate di Lance Rubin (Recensione)

DeathdateAutore: Lance Rubin
Casa Editrice: DeAgostini
Data pubblicazione: 26 Marzo 2015
Prima edizione italiana: 22 Settembre 2015
Pagine: 331
Genere: Young Adult, Distopico, Commedia


Vi siete mai chiesti come sarebbe un mondo in cui tutti conoscono la data precisa della propria morte? Un mondo in cui nessuno ha più niente da vincere o da perdere? Questo è il mondo di Denton Little, diciassette anni e un’unica certezza. Morirà la notte del ballo scolastico. La sua vita è sempre stata piuttosto normale, ma – ora che mancano solo due giorni alla fine – Denton sente di non avere più tempo da sprecare. In meno di quarantotto ore vuole collezionare più esperienze possibili, come la prima sbronza o la prima volta. Ma le cose si complicano quando Denton incontra uno strano tizio che dice di avere un messaggio da parte della madre, morta ormai da molti anni. All’improvviso le ultime ore di Denton si trasformano in una corsa contro il tempo, una disperata ricerca della verità, e forse di una via di uscita.


Questo è stato un romanzo molto discusso, e molto atteso, dopo averlo letto (Ringrazio la CE per avermi fornito la copia digitale) ho capito perché.

Tutti almeno una volta abbiamo pensato: Cosa faremmo se sapessimo il giorno della nostra morte? E di sicuro le risposte saranno state le più disparate, fare sport estremi, dire a quel compagno che lo amiamo, seppur lo abbiamo sempre fatto in segreto, concederci tutti i vizi... Be', Denton Little non la pensa così...

Fin dalla nascita tutti conoscono la data della propria morte, non conoscono però come moriranno, grazie ad un'equipe di medici, studiosi, genetisti e maestri dell'AstroTanatoGenetica, la data di morte di Denton Little coincide con il giorno del ballo scolastico, una morte prematura oserei dire, giacché avverrà a soli diciassette anni. Eppure Denton non si lascia abbattere da questa notizia, ma vive una vita normalissima assieme al papà, alla matrigna, al fratello (che abita fuori città per ragioni professionali) ed al fedelissimo compagno di infanzia Paolo, il quale morirà un mese esatto dopo la sua morte.

Il suo penultimo giorno di vita Denton si sveglia ma non si trova nel suo letto, si guarda attorno, ha una forte emicrania e non riesce a capire il perché, solo dopo scoprirà che in una sola sera aveva fatto un po' di trasgressioni, come ubriacarsi e tradire Taryn con la sorella del suo migliore amico...

Risultati immagini per orologio anticoSconvolto da tutte quelle nuove info rientra a casa e cerca di assimilare quelle novità e di darvi ordine, il tempo però passa, trascorre la sua prima "notte" con la fidanzata... ma sa che a breve dovrà partecipare al proprio funerale, sì avete letto bene, un giorno prima della data di morte si celebra i funerale con tanto di autoencomio e si attende, assieme alle persone più care che l'oscura signora arrivi.

Come ho già accennatosi conosce la data della morte ma non la sua causa, pertanto Denton penserà che quella strana macchia viola che inizia a comparire sul suo corpo, altro non è che la morte che piano piano sta prendendo possesso del suo corpo, ma si accorgerà che non è l'unico ad averla... la stessa macchia compare sul corpo di Taryn, di Paolo e di sua sorella Veronica... 

Cosa si nasconde dietro a tutto ciò? L'ATG avrà fatto bene i suoi calcoli o moriranno più persone nello stesso momento? C'è un qualche modo di ovviare agli studi dell'ATG? 
Per scoprirlo non vi rimane che leggere il romanzo.
Un romanzo divertente e ben scritto, Buona Lettura...

Ops, quasi dimenticavo, un'altra bella idea che gli editori hanno avuto per questo libro è stato quello di inserire i nomi di ogni persona che, prima dell'uscita, avrebbe inviato un selfie con in mano DEATHDATE!!!


1 commento:

  1. Ciao!
    Io ho recentemente finito Deathdate e l’ho trovato parecchio gne. Una storia originale, ma inverosimile, perché è impossibile prevedere il destino di una persona analizzandole semplicemente il sangue, suvvia, condita da dei triangoli amorosi fastidiosissimi a mio parere. L’unica cosa che salvo è l’umorismo di Denton che dà senso all’intero libro, senza dubbio. Diciamo che come esordio non è folgorante, ma è abbastanza gradevole.
    Poi solo a me pare che nelle ultime 100 pagine il nostro Lance si sia messo a scrivere di fretta, di frettissima?
    Trovi il mio parere “esteso” qui se vuoi dargli un’occhiata :3.
    Rainy

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