29 settembre 2021

Scholomance. Lezioni pericolose di N. Novik

Buon mercoledì amici.

Oggi vi parlo di un titolo che mi ha deluso tantissimo, è stato il flop del mese di Settembre, cover accattivante che mi ha spinta all'acquisto ma contenuto a dir poco vuoto, 264 pagine di inutili parole, una trama che poteva essere, a parer mio, gestita e articolata in modo migliore. 

Sto parlando di: 

La Scholomance è una scuola di magia diversa da tutte le altre. Qui non esistono insegnanti né vacanze, e non è possibile riuscire a stringere amicizie disinteressate perché gli unici legami che si possono costruire sono strategici. Soprattutto, è una scuola dove il fallimento è sinonimo di morte certa (sul serio!). Le regole, alla Scholomance, sono drammaticamente semplici: non devi mai aggirarti da solo per i corridoi della scuola. E devi prestare continua attenzione ai mangia-anime, pericolose creature mostruose che si annidano ovunque. Sopravvivere è più importante di qualsiasi voto. Una volta entrato nella scuola, infatti, hai solo due modi per uscirne: diplomarti... o morire! Ma l'ingresso alla Scholomance di una nuova studentessa, El, è destinato a cambiare le carte in tavola e a portare alla luce alcuni segreti dell'istituto. Galadriel "El" Higgins, infatti, è straordinariamente dotata. Forse, tra tutti gli studenti, è l'unica preparata a una scuola tanto pericolosa. Pur non avendo dalla sua un gran numero di alleati – la maggior parte degli studenti la tiene a distanza perché di lei ha molta paura... e perché non è quel che si dice una ragazza amabile – e non incarnando esattamente l'idea di eroina senza macchia, potrebbe senza troppi sforzi evocare un potere oscuro così forte da radere al suolo intere montagne e annientare milioni di persone ignare e innocenti. Per lei, infatti, sarebbe un gioco da ragazzi usare la sua magia per sbarazzarsi una volta per tutte dei mostri che infestano la scuola e che attendono la notte per aggredire e uccidere i suoi compagni. Il problema non proprio trascurabile è che farvi ricorso potrebbe portare alla morte di tutti gli altri studenti... Naomi Novik ha creato una scuola che pullula di una magia che non avete mai visto prima e un'eroina così atipica e ricca di sfumature che vivrà a lungo nei vostri cuori e nelle vostre menti.

La Scholomance è una strana scuola, costruita nel vuoto, in cui non esistono insegnanti ma vi sono tantissimi ragazzi, tantissimi maghi, che si trovano di fronte ad un bivio, utilizzare la stregoneria che piano piano logorerà loro corpo e menti o diventare bersaglio deli stregoni oscuri e quindi farsi uccidere per permettere loro di aumentare il proprio potere? Per vivere all'interno di questa scuola è indispensabile far parte di una cerchia perchè solo facendone parte si acquisisce maggior potere e lo sa bene Galadriel, che di una cerchia non ha mai voluto farne parte, è per questo motivo che la sua stanza è sempre attaccata da puzzolenti nefasti che lei ogni volta cerca di eliminare con quei pochi incantesimi di cui è a conoscenza.

Ad aiutarla a sopravvivere vi è un ragazzo introverso che non calcola nessuno, neppure i componenti della cerchia della quale fa parte e con la quale condivide uno strano braccialetto che permette a tutti i componenti di usufruire del mana necessario per far fuori i nefasti, ma la scuola non ha bisogno di tante persone che uccidono i nefasti, basta solo lui, Orion è il suo nome, il paladino della scuola che non dorme e non mangia pur di salvare i ragazzi della Scholomance, del resto lui raccoglie mana per ogni nefasto ucciso. 

Ma a morire non sono solo i nefasti, anche gli studenti ogni tanto spariscono... e altre volte liberano i nefasti per farli cibare dei deboli così da essere sicuri che il giorno del loro diploma questi saranno così satolli da lasciarli vivere.

Un libro che se la trama fosse stata articolata in modo più corposo, meno prolisso, sarebbe stata magnifica, se dovessi sintetizzare quest'opera vi direi che El è una tipa strana che non vuole creare alcun'amicizia, introversa, scontrosa e irriconoscente; Orion il paladino di turno che quasi si fa ammazzare per salvare gli altri, che si prende sempre colpe che non ha, un inetto insomma mentre il resto della scuola è formato da studenti opportunisti e menefreghisti. L'unico punto che m ha incuriosita è l'ultima frase del libro che mi fa sperare in un secondo libro interessante, vedremo, per ora questo non merita voto.
  

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