4 novembre 2019

Le verità sepolte di Angela Marsons [Review Party]

Buon lunedì, e che lunedì, con la nostra partecipazione al review party che ha come protagonista il nuovo thriller della Marsons, il nuovo spettacolare thriller della Marsons.


Copia fornita dalla CE

Quando, durante uno scavo archeologico, vengono rinvenute alcune ossa umane, uno sperduto campo della black country si trasforma improvvisamente nella complessa scena di un crimine per la detective Kim Stone. Non appena le ossa vengono esaminate diventa chiaro che i resti appartengono a più di una vittima. E testimoniano un orrore inimmaginabile: ci sono tracce di fori di proiettile e persino di tagliole da caccia. Costretta a lavorare fianco a fianco con il detective Travis, con il quale condivide un passato che preferirebbe dimenticare, Kim comincia a investigare sulle famiglie proprietarie e affittuarie dei terreni del ritrovamento. E così, mentre si immerge in una delle indagini più complicate mai condotte, la sua squadra deve fare i conti con un’ondata di odio e violenza improvvisa. Kim intende scoprire la verità, ma quando la vita di una sua agente viene messa a rischio, dovrà capire come chiudere al più presto il caso, prima che sia troppo tardi.


Una serie da oltre 3 milioni di copie
Pubblicata in 26 lingue

Numero 1 in Italia e Inghilterra

La verità è stata sepolta a lungo. Fino a ora.


Hanno scritto di lei:

«Angela Marsons è proprio brava. L’avevo candidata al trono di Regina del giallo lasciato vacante da Patricia Cornwell e riconfermo la nomination
Antonio D’Orrico

«Kim Stone è una detective che dovete assolutamente conoscere.»
D La Repubblica

«Angela Marsons è paragonabile al campione americano del thriller James Patterson.»
Il Corriere della Sera

«Un giallo superbo. Trama e scrittura sono semplici e afferrano il lettore come vuole la tradizione britannica. Solo che stavolta, al posto della campagna inglese, c’è la cruda realtà delle periferie. L’adrenalina è sino alla fine, per oltre 300 pagine. E non è facile, di solito.»
Il Fatto Quotidiano


Tutto ha inizio quando la Dottoressa A durante uno scavo trova resti di ossa umane, Kim Stone viene subito contattata, purtroppo però si trova a dover effettuare le indagini congiunte con una sua vecchia conoscenza, il detective Travis con il quale non corre buon sangue a causa di... nah, non ve lo dico, lo scoprirete con la lettura! :P

La cosa strana è che la Dottoressa A rinviene così tante ossa da giungere alla conclusione che appartengono a ben tre cadaveri... ma durante questa indagine Kim si troverà a dover fronteggiare altri macabri "incidenti", il suicidio di un giovane ragazzo, l'aggressione e la sparizione di alcune persone, il duro pestaggio ad un povero padre di famiglia, colpevole solo di essere polacco; il tutto con accanto non la sua squadra, impegnata a scoprire cosa sta dietro all'aggressione a quest'ultimo, ma accanto a Travis, con il quale non si sente complice, non la completa e non la comprende come fa Bryant, ma la professionalità che la caratterizza non le permette di abbattersi e cadere nella tentazione di mandare a quel paese il collega, anzi arriva addirittura ad interagire con la sua squadra, a far sentire la propria voce, a scoprire perchè Travis le porta tanto rancore.

Ma la scia di sangue non si arresta, un giovane giornalista Bubba, solo al mondo, gay, viene trovato sulla rotaia di un treno con gli arti legati e la testa mozzata a metri di distanza dal corpo, crimini d'odio, ecco cosa sono e Stacey sa bene cosa vuol dire subire l'odio da parte degli altri solo per il proprio colore della pelle e proprio perchè lei stessa da adolescente aveva tentato il suicidio, salvatasi solo per l'arrivo nel momento giusto della mamma, che legge e rilegge la lettera che l'adolescente ha lasciato alla mamma prima di suicidarsi e sa che qualcosa non quadra, decide pertanto di indagare da sola su quel caso ormai archiviato, prende possesso del PC appartenente al ragazzo dal quale ne emergerà un adolescente del tutto diverso da quello descritto dalla madre, ma è proprio questa sua voglia di verità che la mette in un grosso guaio, Stacey sarà rapita.

In questo nuovo libro la Marsons tocca un tema attualissimo, l'odio verso chi è diverso o meglio è visto in modo diverso, perchè, parliamoci chiaro, chi decide qual è lo standard perfetto se non chi si sente superiore, come Floda nel libro (Adolf al contrario), chi può decidere che la pelle deve essere bianca, chi può scegliere la sessualità altrui?! Nessuno, eppure ancora oggi sentiamo omicidi, vessazioni verso i più deboli, verso chi decide di vivere la propria vita come meglio crede esternando chi è veramente.

Un thriller mozzafiato, in cui io stessa credevo di aver trovato il colpevole al 60% del libro per poi comprendere che non avevo capito nulla, che dietro le sparizioni e gli omicidi c'è ben altro, c'è la voglia di riscatto, la voglia di non essere messo da parte, la voglia di dimostrare a qualcuno di esistere, la voglia di emulare atti osceni e tragici commessi nel secolo precedente.

"Kim si rese conto che quell'indagine era come un viaggio nel passato. Da quanto tempo le ossa erano sepolte; da quanto tempo erano state spostate. Quanti anni avevano all'epoca le vittime." 

Ci tengo inoltre a dire che la Marsons alla fine del libro lascia una lettera al lettore, lettera che mi ha emozionata, non perchè è piena di smancerie, bensì perchè fa risaltare l'umiltà di questa grande scrittrice. Ringrazio la Casa Editrice per avermi permesso di partecipare al review e di avermi dato copia digitale. 


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