18 giugno 2019

Arcana - Il castello dei destini sbagliati di Maurizio Temporin [Recensione]

Come iniziare la settimana se non con un buon libro? 

I tarocchi sono sempre stati usati per conoscere il futuro, ma se qualcuno sapesse usarli per cambiare il passato?

Una ballerina di tango che non sente il dolore, un chirurgo estetico col debole per il gioco d’azzardo, una ragazzina misantropa, uno stunt-man masochista e un wedding planner dalla doppia personalità.

Cinque sconosciuti, cinque persone troppo ferite e sole, disposte a tutto pur di ricucirsi addosso una speranza… Anche ad accettare misteriosi inviti, come quello di Ermete, un anziano in sedia a rotelle che vive in un castello tra le nebbie del Nord Italia. Il vecchio, che sostiene d’essere un mago, li ha scelti per farli diventare personificazioni di altrettanti Arcani Maggiori, allo scopo di creare un vero e proprio mazzo vivente, capace di modificare gli eventi.

Ospiti e prigionieri della sua follia scopriranno fin dove sono disposti a spingersi pur di rimediare ai loro errori, anche a costo di non capire più quali siano i confini tra realtà e immaginazione.

Colto appassionato di esoterismo, misticismo e magia, Maurizio Temporin è riuscito nell’impresa impossibile di raccontare con una chiave nuova, eccitante e ironica il più amato e misterioso dei mazzi di carte, quei tarocchi tanto cari alla nostra migliore letteratura fantastica, da Italo Calvino a Dino Buzzati.



I primi protagonisti che incontriamo in questo particolare e meraviglioso libro sono Lucio, un chirurgo estetico troppo sicuro di sè e con un pessimo carattere e Tanita, una ballerina di tango affetta da una sindrome che non le permette di sentire alcun tipo di dolore, tanto da avere il corpo ricoperto da cicatrici e da indurre chiunque le vedesse a pensare che la donna fosse autolesionista.

"Lucio e Tanita proprio bene non stavano: il primo sarebbe andato in capo al mondo per il gioco d'azzardo o per infiltrarsi in qualsiasi situazione losca che avrebbe rafforzato la sua condizione di essere superiore agli altri, l'altra era così presa a fuggire da se stessa e dal suo passato che si sarebbe rifugiata anche all'inferno."

I due si ritrovano, per motivi diversi, l'uno invitato ad una partita di poker, l'altra ingaggiata per una serata, d'avanti ad uno strano cancello privo di apertura, ma che, grazie all'aiuto dei labili segnali di un gatto nero, riescono ad attraversare. Quello che gli si para d'avanti è un castello celato agli occhi dei passanti grazie al nero che riveste le pareti.

All'interno una strana compagnia, tra cui spicca una giovane ragazzina sempre con gli occhi sul cellulare e sempre pronta a dare le giuste risposte a mo' di "so tutto io", ma tutti accomunati dall'essere ignari della loro presenza lì, che differisce dal motivo che li aveva spinti ad addentrarsi in quel luogo misterioso, e dalla loro vita così piena ma così vuota...

Ciascuno di loro impersonifica uno degli arcani maggiori, carte (ventidue in totale) che lo scrittore presenta ai lettori con una breve descrizione all'inizio di alcuni capitoli, dico impersonifica perchè a loro insaputa gli è stata impiantata sotto pelle un arcano, diverso a seconda delle loro caratteristiche comportamentali e a dar vita al tutto vi è IL MATTO - Carta dal duplice significato di genio e follia, di profeta visionario e buffone. E' l'anima umana alla ricerca di sè, pura energia in potenza e imprevedibilità.

Arcana, un libro che racchiude tanto, dall'esoterismo alla conoscenza, dalla solitudine di ciascun protagonista alla possibilità di riscatto, di cambiamento, ma quanti sono disposti a mettersi in gioco in prima fila per stravolgere la propria vita? Quanti avranno il coraggio di guardarsi nello specchio e scoprire il vero IO?

Una lettura particolare, che si allontana dagli stereotipi dei libri di fantasia, ma che tesse una storia fantastica su basi reali, su antichi riti e saperi, sull'arte dell'alchimia e della lettura dei tarocchi...

"è bene avvicinarsi alla nobile arte della lettura degli Arcani con la consapevolezza che non prevedono il futuro, bensì rispecchiano l'animo dell'uomo, come l'uomo rispecchia l'universo in un continuo e affascinante gioco di riflessi!"

Grazie per avermi dato la possibilità di leggere questo gioiellino...


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