14 marzo 2017

L'imbroglio dell'Anima di Debora De Lorenzi (Recensione)

Buon Martedì, pronti per entrare in un mondo magico? continuate a leggere!


Un’antica profezia introduce alla lettura di questo romanzo di stile Gotico - fantasy. La narratrice, Charlotte Mcdonnell una giovane di origini Irlandesi, si trova catapultata in un’Italia dei gironi nostri, insieme con la madre, senza ricordare nulla del suo passato, se non immagini di luoghi e sensazioni. Strani e inspiegabili eventi caratterizzano la sua attuale esistenza, così come innumerevoli misteri, convincendola a rifiutare la parvenza di “normalità” che dalla madre le viene imposta, e decidere di ritrovare se stessa. L’unica cosa che sa per certo, è che deve assolutamente far ritorno a casa. L’Irlanda è la chiave del suo incredibile passato, il punto di partenza da cui lanciarsi a capofitto verso un mirabolante e inimmaginabile destino.



Provincia di Pavia, una vasta zona verde e collinare – Kinsale, contea di Cork, Irlanda, cosa possono avere in comune questi due Paesi? Nulla penserete voi, non è così, infatti la giovane Charlotte che lavora in uno studio pubblicitario sente una strana attrazione per quel posto oltre mare, non la mera voglia di scoprire nuovi mondi, di viaggiare, di apprendere, bensì un’esigenza che avverte dal profondo della sua anima.

Ma chi è Charlotte? È una “semplice” ragazza di ventiquattro anni che abita in provincia di Pavia con la mamma, Eilise, lavora in uno studio pubblicitario da un po’ di tempo alla mercè di un capo, Manuel, che penso tutti vorremmo avere, quello che viene spesso detto “bello e dannato”, un uomo misterioso, fugace, taciturno… e, l’unica persona di cui si fida ciecamente è Sofia, una ragazza che ha accettato fin da subito senza “batter ciglia” le stramberie che avvenivano spesso attorno a Charlotte, già perché sovente capitava che il porta spezie si dirigesse verso Charlotte quasi come fosse vivo, la fastidiosa nebbia si diradava al volgere dello sguardo di quella donna dagli occhi smeraldo, accadimenti questi che, come è ovvio che fosse, avevano da sempre spaventato e allontanato gli altri, ma non Sofia, lei era sempre rimasta al fianco di Charlotte a rassicurarla, a rasserenarla, a consolarla quando anche la stessa Eilise cercava di mettere in ombra ciò che di fantastico accadeva alla figlia.

Charlotte è cresciuta senza il papà ed ha un vago ricordo degli anni trascorsi nella lontana Irlanda, rimembra un anziano volto, quel viso solcato da tanta esperienza ma colmo ancora di una bellezza ultraterrena, quello stesso viso accostato ad un nome: Bleine, il nome della nonna materna, per la quale non riesce a provare quasi nulla, della quale appare solo un labile flashback della sua morte.

Chiedere risposte, avere certezze, confrontarsi con la mamma era per lei impossibile pertanto continuò a vivere la propria vita senza dar tanto peso a ciò che le accadeva sempre più spesso, fin quando un giorno, spinta da Sofia non accetta di affrontare la sfida e di recarsi in Irlanda per cercare di trovare il capo di quel fil rouge dal quale si sentiva condotta e condottiera ma, prima di lasciare la città che l’aveva accolta in modo materno sente di doversi recare in una radura, in cui succede l’incredibile, un uomo dalla bellezza disarmante, lunghi capelli biondi che gli ricadono sulle spalle, occhi di un azzurro irreale la guardano e da lì tutto ciò che prima era un mistero celato, diventa realtà concreta, tangibile.

Tutti i pezzi del puzzle si intrecciano fornendo un quadro ben preciso:

Charlotte Mcdonnell, l’ultima Signora della Luce e delle Tenebre, l’ultima combattente della stirpe ultracentenaria dei Mcdonnell (genealogia che ebbe origine attorno al 1620), con il potere di mandare negli Inferi per sempre (forse) Maèdoc, servo di Lucifero, demone potente e senza cuore, nonché suo padre.

…Colei che ancora deve venire, di sangue Mcdonnel, spalancherà il Portale, aprirà gli accessi del mondo conosciuto agli spiriti sospesi: destinerà alla luce; sigillerà la tenebra. Sconfiggerà il servo di Lucifero al fianco dell’immortale, ai suoi ordini lotteranno gli spiriti del bene, gli elementi saranno la sua forza. Sarà la Signora della Luce e delle Tenebre.
La Profezia.

E Manuel? Perché all’udir quel nome anche il viso angelico di Damien si apre in una sorte di irrequietezza?

Il viaggio verso Cork è programmato, così come lo scontro finale, al quale la donna si dovrà preparare al meglio, nell’attesa di sconfiggere per sempre le tenebre… 31 Ottobre, la notte in cui gli Spiriti scendono sulla Terra, la notte in cui molte vite verranno spezzate e spazzate per sempre.

Damien…

Così terminava la storia originale, lasciando all’immaginazione del lettore se far apparire o meno Damien al cospetto della bella Charlotte. Per i più esigenti… l’invito a voltare pagine.

Ammetto di aver voltato pagina e di aver scoperto il resto, ed ammetto anche di aver volutamente occultato gran parte della storia, portandovi a conoscenza dell’1% della stessa, i motivi sono molto semplici:
  • ·         Se vi avessi svelato altro non avrebbe avuto senso per voi acquistare il libro;
  • ·         Ci sono dei libri le cui pagine mi trasmettono così tanto, e qualcosa di così profondo, magico, che non riesco ad esternare ma che tengo gelosamente per me.

In questo caso la seconda motivazione mi porta a non dirvi null’altro, ma a spostare la mia e la vostra attenzione al romanzo in sé e al perché dovete (e dico dovete) acquistarlo:
premetto che è il terzo libro che leggo di questa autrice che amo e stimo tantissimo, una persona dolce e sempre disponibile al confronto, piena di gioia di vivere e grata verso quanto la vita le offre ogni giorno e che spero di poter incontrare presto ma, tralasciando ciò e analizzando lo scritto mi sento di poter affermare che Debora De Lorenzi riuscirebbe a rendere mistico, magico, misterioso anche la ricetta di “come friggere un uovo”…

L’imbroglio dell’anima è uscito da poco in un’edizione rivista e rivisitata, rispetto alla precedente non cambia solo la cover ma anche il corpo del libro, lo scritto è più maturo, lo stile è delineato, la scrittura è fluida, l’uso di note a piè di pagina permettono a tutti i lettori di avvicinarsi al mondo della magia; Immancabili gli elementi distintivi, a parer mio, dell’autrice, il binomio Bene VS Male, la presenza delle Streghe e dei loro più fedeli amici, i gatti.


Ancora una volta Debora è riuscita a portarmi in un mondo parallelo, in cui la lotta fra Bene e Male viene combattuta nella natura incontaminata, in cui valori reali fortificano, uniscono, in cui il diverso è accettato e non denigrato, ancora una volta mi sento di dire grazie Debora perché tu scrivi, io sogno!


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