10 settembre 2015

Sperling&Kupfer e Sonzogno: Nuove uscite



Nuove uscite Sonzogno e Sperling & Kupfer... cosa aspettate a recarvi in libreria?

UNO È UN CASO


DUE SONO UNA COINCIDENZA

TRE SONO UN SEGNO

Sarah Lotz
IL SEGNO

Lotz_Il segno.jpgTitolo Orig.: The Three
Traduzione: Laura Prandino
pagine: 464 - prezzo: € 18,00
ebook: € 9,99

12 gennaio 2012, il giorno che ha cambiato la Storia. Il giorno in cui quattro aerei di linea si sono schiantati al suolo: in quattro continenti diversi e quasi nello stesso istante. Nessun atto di terrorismo, solo un’assurda, tragica fatalità. O forse no. Perché, contro ogni logica, in tre casi ci sono stati dei superstiti. Tre bambini, usciti senza nemmeno un graffio dai rottami. E ben presto quei bambini sono diventati prima un mistero inspiegabile, poi un enigma inquietante. 
Nel disastro aereo in Giappone, infatti, un altro passeggero è sopravvissuto all’impatto, sebbene solo per pochi istanti, riuscendo a registrare un messaggio vocale sul cellulare: «Eccoli… Il bambino guarda i morti ossignore quanti sono... Adesso vengono a cercarmi. Presto ce ne andremo tutti… Il bambino, lui non deve…»
Sono passati mesi da quel maledetto giorno, eppure i Tre – come sono stati chiamati i bambini superstiti – sono ancora al centro del dibattito mondiale. Per fare luce sul mistero, alla giornalista Elspeth Martins non rimane che raccogliere tutte le informazioni disponibili, comprese le interviste rilasciate nel corso del tempo da chi si è preso cura di loro dopo gli incidenti aerei. E una cosa ben presto risulta chiara. I Tre hanno una forte influenza su chi sta loro vicino. A volte è un’influenza positiva, a volte invece è come se emanassero una forza malefica. E più Elspeth indaga sulla storia dei Tre, più gli interrogativi si accavallano. Chi sono – o cosa sono − davvero quei bambini? Una semplice anomalia statistica? Messaggeri di Dio, inviati sulla terra per uno scopo ancora oscuro? O il Segno premonitore della fine dei tempi? 

Sarah Lotz è una giovane sceneggiatrice sudafricana. Il Segno è il suo esordio nella narrativa e si è subito imposto come caso letterario alla fiera di Francoforte, dove è stato acquistato da oltre 20 PUBBLICATO CON SUCCESSO IN OLTRE 20 PAESI:

«Il segno è veramente magnifico.
Difficile interrompere la lettura:
è troppo avvincente.»
STEPHEN KING

«Un thriller coinvolgente e raffinato,
una scoperta eccezionale.»
THE GUARDIAN

«Sarah Lotz trasporta il lettore in una storia ambigua
e caratterizzata da momenti ad altissima tensione.
Il segno è un romanzo travolgente.»
THE INDEPENDENT

«Un’idea inquietante, un romanzo difficile da dimenticare.»
BOOKLIST

«Il segno vi costringerà a una lettura compulsiva. Preparatevi.»
MARIE-CLAIRE

BOOK TRAILER



Nell Dunn
È la vita, Joy

Bittersweet riscopre il romanzo cult della Swinging London.
I sogni di una ragazza madre tutta rossetto fucsia, minigonna e canzoni anni ‘60

«Un romanzo crudo, schietto, selvaggio, adorabile» Morning Telegraph

Un personaggio femminile che ancora oggi commuove per la sua tormentata modernità


Esce  OGGI per Sonzogno nella collana Bittersweet diretta da Irene Bignardi (€15.00, pp. 128; postfazione di Mariarosa Mancuso; traduzione di Marinella Magrì) È la vita, Joy di Nell Dunn. Pubblicato in Inghilterra nel 1967, il libro all’epoca fece molto clamore. Da questo romanzo, nello stesso anno, Ken Loach ha tratto il film Poor Cow con Carol White e Terence Stamp.


Londra, anni Sessanta. Joy, detta Fiorellino, porta una finta coda di cavallo bionda, ha gambe magre su scarpe di camoscio dai tacchi alti, il corpo esile, i seni grossi. Non esce di casa senza le sue ciglia finte e i riccioli alla Cleopatra sistemati dietro le orecchie. A vederla passeggiare per strada guardando le vetrine, scherzando con le amiche, facendo battute sugli uomini, non si direbbe che la sua è una vita di stenti, costellata di guai. Si è sposata presto, Joy, con un rapinatore, attratta dall’avventura e dai soldi facili. Invece i soldi un giorno ci sono e quello dopo no. E quando suo marito finisce in prigione lei, rimasta incinta del piccolo Jonny, è costretta a crescerlo da sola. Eppure Joy non si arrende, anche perché a ventidue anni è ancora troppo giovane per rinunciare all’amore. Allora arriva Dave, di nuovo un poco di buono, così più affettuoso e divertente del marito da farla sentire una regina anche quando se ne stanno soli tra quattro mura a fumare, suonare la chitarra o ascoltare le hit preferite alla radio. D’altra parte, poco importa che sia Dave il vero amore: quando le cose si mettono male anche per lui, povero cristo, ancora una volta Joy non intende rassegnarsi. E ora, più di prima, dovrà imparare ad arrangiarsi da sola, tra lavoretti precari, storie di una notte, sogni a occhi aperti, scelte difficili, ma anche la forza e la testardaggine di imparare.
L’autrice
Nell Dunn (Londra 1936) divenne celebre con i racconti di Up the Junction (1963) e questo romanzo (1967), entrambi adattati per il grande schermo.


Dalla postfazione di Mariarosa Mancuso: «Con grande bravura, per nulla esibita, Nell Dunn ha un tono per le lettere e uno per i monologhi. Con sapienza e senza retorica affronta le molte scene d’amor materno, Joy e Jonny sono complici, dormono appiccicati, giocano sdraiati sulla moquette, «come aveva visto fare nelle pubblicità». Non capita mai che la scrittrice rubi spazio alla protagonista.»


È la vita, Joy di Nell Dunn
Sonzogno Editori
ISBN 978-88-454-2603-2
€ 15.00; ebook €9.99
pp. 128

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