Direi una bugia se non affermassi
che leggendo il libro ho sempre visto nella mente Johnny Depp nei panni del
signor Wonka, ho visto più volte il film (di cui ricordo in modo grossolano la
trama) ma non avevo mai letto il libro, e quindi eccomi qui, ad approfittare
del libro edito centauria e primo di tante uscite per la biblioteca dei ragazzi,
a parlarvi di una storia che ha del magico.
Il libro inizia col presentarci la
famiglia Bucket: il giovane Charlie Bucket, i suoi genitori, i nonni materni e i
nonni paterni, tutti stipati in una
piccolissima casa, una famiglia povera che nelle ultime settimane non aveva
neppure cibo da mettere a tavola.
Charlie cresce con due certezza,
le storielle raccontate dagli anziani di casa e il regalo di compleanno una
barretta del cioccolato Wonka tutta per sé. La fabbrica di cioccolato era da
qualche giorno protagonista dei racconti dei nonni e della curiosità del
piccolo Charlie, ma mai questi avrebbe pensato che una sera il papà, al rientro
del lavoro dalla fabbrica di dentifricio nella quale faceva l’impiegato, gli
avrebbe dato una speranza… il signor Wonka avrebbe permesso a cinque bambini di
tutto il mondo di visitare la sua misteriosa fabbrica, i cinque bambini
sarebbero stati scelti a caso, solo coloro che avrebbero trovato i biglietti d’oro
nascosti nelle stecche di cioccolato avrebbero avuto questo enorme privilegio.
Il compleanno di Charlie era
vicino e con esso la speranza di trovare il suo biglietto d’oro, scartare il
cioccolato quell’anno avrebbe avuto un sapore diverso, ma la fortuna non gira
dalla parte di Charlie, nessun biglietto d’oro per lui, né nella sua barretta, né
in quella acquistata di nascosto con i soldi che gli aveva dato il nonno, né nella
prima barretta acquistata con il denaro trovato a terra, ma… fermi tutti, perché
non tentare di nuovo la fortuna con i soldi rimanenti? Un’ultima magica
barretta, quella contenente l’ultimo biglietto d’oro.
Come un tesoro da custodire
Charlie si reca a casa e mostra il biglietto d’oro, sarà lui il quinto e ultimo
bambino a varcare la soglia della fabbrica Wonka e a sperare di vincere per
avere una riserva di cioccolato per tutta la vita.
Ad accompagnarlo in quest’avventura
sarà Nonno Joe .
È così che il lettore inizia ad
imbattersi in una storia fantastica, dove gli operai sono piccolissimi,
provenienti da un’isola lontana, sono gli Umpa – Lumpa, che il signor Wonka
paga con chicchi di cacao e grazie al quale può creare quel buonissimo e unico
cioccolato che delizia il palato del mondo intero, ma non solo, Charlie e gli
altri quattro bambini scopriranno altre leccornie non ancora in commercio come
i confetti senza confini e i croccantini piliferi o ancora le caramelle a
cubetto che si girano e tante altre delizie.
A fine lettura ho inserito anche
questo libro tra quelli che bisogna leggere o rileggere da adulti, quando non
solo si ritorna bambini e si fantastica sulla fabbrica di cioccolato o si
canticchia assieme agli strampalati Umpa – Lumpa, ma si da il giusto peso al
messaggio che Dahl vuole trasmettere, egli infatti parla, anche esagerando, di
bambini che hanno tutto ciò che vogliono, che con i loro comportamenti hanno
messo “a zerbino” i loro genitori, i quali obbediscono… una società in cui i
ruoli sono cambiati, i figli ordinano e i genitori eseguono, ciò che succede
ora, nel XXI secolo, forse Dahl aveva già guardato al di là del proprio naso.
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