Ciao a tutti, mentre leggevo il
libro prendevo appunti e pensavo a come avrei impostato la recensione, a cosa
vi avrei scritto, a quali elementi avrei inserito, il tutto ovviamente senza
leggere la trama presente sulla quarta di copertina e sugli store on line,
bene, oggi, preparando questo post ho compreso che h creato nella mia mente una
recensione non valida, io non avrei svelato quale delle cinque fazioni Beatrice
Prior avrebbe scelto, lo avrei lasciato come incognita da scoprire, invece è
già presente nella quarta pertanto dovrò modificare la mia idea iniziale di
recensione.
Inizio col dirvi che Beatrice
Prior è la protagonista di questo distopico, che la sua città, Chicago, è
suddivisa in cinque fazioni che si contraddistinguono sia per gli ideali che
per i simboli associati a ciascuna di essa:
1. Abneganti:
coltivano l’altruismo, negano la loro esistenza per quella altrui, elemento
simbolo, le pietre grigie;
2. Eruditi:
coltivano la conoscenza, elemento simbolo, l’acqua;
3. Pacifici:
coltivano la serenità, non riconoscono la violenza come stile di vita, elemento
simbolo, la terra;
4. Intrepidi:
coltivano il coraggio in tutte le sue forme, elemento simbolo, i carboni
ardenti;
5. Candidi:
coltivano l’onestà e vedono la verità, in questa fazione non si può mentire, elemento
simbolo, il vetro.
Beatrice è la figlia maggiore di
una famiglia di Abneganti, famiglia in cui ci si aiuta l’un l’altro, a turno si
cucina e ci si dedica alle pulizie, si parla e soprattutto non si pongono
domande se non si è espressamente chiamati in causa da uno dei due genitori.
Ormai all’età di sedici anni sia
Beatrice che il fratello Caleb sono pronti, come vuole la tradizione, a
scegliere quale sarà la fazione che diventerà la sua famiglia per il resto della
vita. Grazie ad un test attitudinale al quale viene sottoposto ciascun ragazzo
sedicenne, ad ognuno viene suggerito quale fazione sarebbe più indicata tenendo
conto delle attitudini di ciascuno, anche se tale scelta non sarà affatto
obbligatoria, un Candido potrà finire nei Pacifici, un Abnegante negli
Intrepidi, abbandonando quindi la fazione d’origine, divenendo così un trasfazione…
E’ proprio questo ciò che
diventerà Beatrice (che assumerà il nuovo nome di Tris), una trasfazione, anche se c’è qualcosa di strano nel suo test
attitudinale, il risultato infatti indica che lei è una DIVERGENTE, ovvero una
persone che ha pari disposizioni per far parte di più fazioni, nello specifico
Abneganti, Eruditi ed Intrepidi, ed è proprio quest’ultima fazione la scelta di
Tris.
Benvenuti alla Cerimonia della Scelta.
Benvenuti alla cerimonia in cui onoriamo la filosofia democratica
dei nostri antenati, che riconosce a ciascuno di noi il diritto di scegliere la
propria strada nella vita.
Per essere un vero e proprio membro
di una fazione ciascun “nuovo arrivato” dovrà sottoporsi ad alcuni test, che
differiscono da fazione a fazione, chi non riuscirà a terminare tutti i moduli
o non raggiungerà le prime dieci posizioni verrà mandato via dalla fazione e
diventerà un Escluso, un reietto.
Per Tris non sarà semplice, aveva
osservato tante volte gli Intrepidi saltare da un treno in corsa, ma questo
sarà solo l’inizio di ciò che realmente si cela dietro a quei ragazzi pieni di
Piercing e tatuaggi che ha sempre ammirato.
L’inizio di una serie che si
preannuncia, a mio avviso, un vero portento. Prima di iniziare la lettura ho
chiesto pareri tra le mie amiche lettrici, senza spoiler ovviamente, e quasi
tutte facevano un paragone, in bene o in male con un altro distopico che ho
amato, Hunger Games, bene, io non mi sento di metterli a paragone, è vero, sono
entrambi distopici e pertanto avranno degli elementi in comune, però oltre a
questo e ad un siero a parer mio sono due serie diverse, e non sto a dirvi per
quali motivi, distogllierei l’attenzione dal protagonista del post.
Divergent mi ha presa talmente
tanto da iniziarlo e terminarlo in circa 2 sere, ho divorato questo libro, mi
ha affascinato la scelta coraggiosa di Tris e di Caleb, la crescita di Tris,
che da Abnegante non convinta, si guarda allo specchio e si vede abbastanza
coraggiosa da essere tra gli Intrepidi, eppure c’è qualcosa che non riesce a perdere,
la sua voglia di difendere il debole, e questo la metterà spesso in pericolo e
la farà diventare un bersaglio per chi sulle ossa degli altri ci balla. Costretta
a nascondere chi è veramente forse incarna ciascuno di noi, spesso obbligato a
nascondersi dietro una maschera per celare ai più la propria vera natura.
Ora vi lascio, il secondo libro
sta attendendo impaziente di essere letto!
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