24 novembre 2016

La casa per bambini speciali di Miss Peregrine di Ransom Riggs (Recensione)

Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d’altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora?
Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l’oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all’orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d’epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che – protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo – si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro? 


La casa per bambini speciali di miss peregrine è un libro introvabile quasi, causa l’uscita al cinema del primo volume, già il primo volume, perché per chi non lo sapesse la saga di Miss Peregrine è una trilogia e colgo l’occasione per ringraziare la casa editrice per avermi omaggiata dei tre libri in formato digitale, ma anche qui devo fare una precisazione, purtroppo non possedendo un e reader devo leggere gli e book dal cellulare e questo ha rallentato di molto la mia lettura, fin quando un’amica non ha deciso di regalarmi il primo volume, ho pensato pertanto che la lettura sarebbe stata spedita e invece ahimè, pur avendolo in formato cartaceo la lettura andava a rilento inizialmente a causa di impegni personali, in seguito perché trovavo il libro piatto, lento e con troppi “giri di parole” ma è bastato arrivare al sesto capitolo affinchè il libro divenisse interessantissimo e la lettura tutta in discesa…

Mi ero appena rassegnato ad un’esistenza noiosa quando iniziarono a succedere cose straordinarie. La prima fu davvero traumatica… spaccò la mia vita a metà: il Prima e il Dopo.

Jacob, un ragazzo la cui infanzia, anziché essere riempita dalle storie dalle quali la Walt Disney ne trasse degli eterni capolavori, fu segnata da strambe storie del nonno Abe, il quale gli mostrava strane foto, di ragazzi diversi da quelli che popolavano la realtà, ragazzi invisibili, donne con una forza sovraumana, un giovane con il corpo ricoperto di api… insomma ragazzi e ragazze che parevano provenire da un altro mondo.

Gli anni passavo e Jacob faceva sempre più fatica a credere ai racconti del nonno e si era ormai convinto che il nonno fosse affetto da qualche malattia mentale, fin quando non fu ucciso… sbranato da alcuni animali selvatici recitavano i giornali e suggerivano i TG, ma gli occhi di Jacob avevano visto ben altro nel altro bosco, un mostro… uno di quelli da cui il nonno lo aveva sempre messo in guardia, fu proprio la sua determinazione nel sostenere le cause della morte di Abe che convinsero i genitori di Jacob a portare il ragazzo da uno psichiatra… il quale lo seguì per un periodo abbastanza lungo.

Quando una persona muore si sa, si piange, ci si dispiace ma poi si torna alla vita reale, e tra le azioni da compiere c’è la vendita di quelle abitazioni che se non fossero messe in vendita rimarrebbero vuote per sempre e fu la stessa cose che accadde per nonno Abe, ma da quella casa riemerse ben altro, una lettera indirizzata a Jacob e con un unico indizio, un timbro postale che riportava la dicitura: CAIRNHOLM IS.,CYRUM, UK.

Con questo indizio e con le parole del nonno Abe che gli risuonavano nelle orecchie < trova il falco >, Jacob e il padre partirono alla volta di quel luogo sconosciuto, strano, quasi anacronistico e lì, dopo un po’ di ricerche, di strani incontri inizia a trovare un senso alle parole del nonno, le stesse parole che fino a qualche mese pria sembravano solo fandonie di un vecchio pazzo.


È proprio lì che si troverà faccia a faccia con Miss Peregrine, la balia dei bambini speciali confinati in un anello temporale… là, dove i giorni si ripetono instancabilmente uguali sorge la loro umile dimora, là, dove gli anni e le persone rimangono immutate  vivono i bambini speciali di Miss Peregrine la cui vita, da decenni monotona viene messa a repentaglio dall’arrivo di Jacob, o meglio dalle persone che senza saperlo lui stesso ha messo sul loro cammino.

I bambini speciali di Miss Peregrine, un libro che ho letto a singhiozzi, che mi è piaciuto a tratti, fin quando non ha catturato tutta la mia attenzione lasciandomi con la voglia di scoprire cos’altro accadrà, ed è per questo che inizierò da subito il secondo volume della saga.





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