27 agosto 2015

Conosciamo il libro... Elanor di Anna Beccani (Segnalazione)



Ciao a tutti, quest'oggi voglio farvi un regalo, oltre a indicarvi come è suddiviso il meraviglioso libro di Anna Beccani, vi sottoporrò una parte del primo capitolo così da stuzzicarvi la fantasia e la voglia di leggerlo...

1 Profezia

Libro Primo
2 La Nuova Terra
3 Zargot
4 Incontro
5 Landril e i lunghi anni dell’addestramento
6 Fandor e il viaggio verso Narsigal
7 Narsigal e il sovrano degli Uomini
8 Una minaccia
9 La Strega Grigia
10 La battaglia di Narsigal
11 La magia di Nefar
12 Tritan
13 Veleno

Libro secondo
14 Farsin
15 Rivelazione
16 Fuga
17 Il Gran Consiglio
18 Le Montagne Rocciose
19 La Gemma Terrestre
20 La Palude
21 Prias e il Medaglione della Nuova Terra
22 Il rapimento

Libro terzo
23 Le Miniere di Traver
24 Nimar
25 I demoni
26 Lo Spirito di Zargot
27 Il grande assedio
28 L’esercito degli elfi
29 Ilion, il sovrano di tutte le razze
30 Càstora lo spirito delle terre selvagge
31 La Lacrima di Cristallo
32 Il giuramento

Libro quarto
33 La Donna Immortale
34 La Nuova Terra
35 Il lupo
36 I Troll
37 Lo Spirito della Terra
38 Amore crudele
39 Verso Narsigal
40 L’unione fa la forza
41 La battaglia finale
42 Ator
43 Gli occhi della terra

44 Richiamo

Risultati immagini per buona lettura

1. Profezia

L’alba era velata da sottili nubi quella mattina e una lieve foschia permaneva tra gli alberi come una presenza inquieta.
Arden camminava scalza sull’erba bagnata dalla notte, nutrendosi dell’essenza che la Terra desiderava donarle e serena compiva quei gesti rituali, che scandivano i giorni della sua interminabile vita.
L’aria umida e fresca le sfiorò il viso, le agitò la veste, le penetrò nei polmoni e un leggero senso di soffocamento la fece barcollare.
Lo sguardo della giovane si spinse lontano mentre ascoltava quel vento messaggero, ma le notizie che le furono rivelate turbarono profondamente il suo spirito antico.
Lesta risalì il sentiero e raggiunta la fontana che decorava il giardino della bella città, vide un vecchio seduto sui freddi scalini di marmo.
La lunga barba canuta e il fisico stanco rivelavano un’età indefinita, ma gli occhi, ancora vivaci, esprimevano serenità e saggezza.
- Finalmente sei tornato. - lo salutò Arden sedendosi accanto a lui - Ormai sono alcune lune che ti attendo. -
- Sono vecchio, mia Signora. Il passo è lento e la fine vicina. -
- Posso rimediare a questo; più volte ti ho trasmesso la mia energia. -
- È tardi. La terra ha bisogno di cambiamenti e io non ho più la capacità di assecondarla. Il Nuovo è in agguato. L’evoluzione incombe e solo vite giovani e fresche possono assolvere il compito che da tempo mi compete. -
Un silenzio allarmante seguì le parole del vecchio.
- Nessuno tra noi può prendere il tuo posto. - lo informò Arden preoccupata - La popolazione ha raggiunto ormai da molto l’era della sapienza e i nuovi nati non trovano collocazione nell’insieme delle cose. -
- Lo so. I giovani non possiedono l’intraprendenza di un tempo; ma se non vi verrà posto rimedio, il Nuovo dilagherà e per tutti noi sarà la fine. -
Il sole si alzò all’orizzonte e il calore dei suoi raggi riscaldò l’aria, scacciando la foschia che rendeva più cupa quella giornata autunnale.
Arden aveva lo sguardo fisso sui bei palazzi della città che, liberi dalla coltre nebbiosa, si confondevano tra la ricca vegetazione, ma nonostante la gravità della situazione, nessuna emozione turbava il suo volto.
- Non puoi lasciarci. - sussurrò la giovane - Tu sei la nostra primavera, senza di te avremo solo inverni nel nostro futuro. -
- Ogni cosa può ripetersi, mia signora. Tutto può essere rifatto evitando gli errori compiuti. -
- Detesto la morte e mi ero ripromessa di non vederla mai più. -
- Ora, però, la vedrai in me - la corresse il vecchio - e se non farai qualcosa, il tuo popolo si estinguerà. -
Arden, scacciò le lacrime che volevano scenderle sulle guance e come una bambina trovò conforto tra le braccia stanche e tremanti dell’amico.
- Sei stato la mia guida da sempre. - affermò la giovane mostrando una lieve emozione - In ogni momento ho avuto il tuo sostegno. Dimmi cosa devo fare e io lo farò. -
- Devi concedermi la morte - sostenne l’umano con tono di supplica -e, affinché la mia esistenza non risulti vana, devi ordinare alla tua gente di colonizzare una terra vergine e dare origine alla nuova razza. Solo così diverremo un popolo capace di sopravvivere al trascorrere del tempo. -
Arden fissò il volto rugoso del vecchio e in silenzio annuì.
Non voleva turbarlo con parole che potevano trasmettere solo timore e seduta sugli scalini della fontana lo lasciò libero di seguire il suo destino.
..... to be continued...

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