8 marzo 2021

Divergent di V. Roth [Recensione]

Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza.



Ciao a tutti, mentre leggevo il libro prendevo appunti e pensavo a come avrei impostato la recensione, a cosa vi avrei scritto, a quali elementi avrei inserito, il tutto ovviamente senza leggere la trama presente sulla quarta di copertina e sugli store on line, bene, oggi, preparando questo post ho compreso che h creato nella mia mente una recensione non valida, io non avrei svelato quale delle cinque fazioni Beatrice Prior avrebbe scelto, lo avrei lasciato come incognita da scoprire, invece è già presente nella quarta pertanto dovrò modificare la mia idea iniziale di recensione.

Inizio col dirvi che Beatrice Prior è la protagonista di questo distopico, che la sua città, Chicago, è suddivisa in cinque fazioni che si contraddistinguono sia per gli ideali che per i simboli associati a ciascuna di essa:

1.       Abneganti: coltivano l’altruismo, negano la loro esistenza per quella altrui, elemento simbolo, le pietre grigie;

2.       Eruditi: coltivano la conoscenza, elemento simbolo, l’acqua;

3.       Pacifici: coltivano la serenità, non riconoscono la violenza come stile di vita, elemento simbolo, la terra;

4.       Intrepidi: coltivano il coraggio in tutte le sue forme, elemento simbolo, i carboni ardenti;

5.       Candidi: coltivano l’onestà e vedono la verità, in questa fazione non si può mentire, elemento simbolo, il vetro.

Beatrice è la figlia maggiore di una famiglia di Abneganti, famiglia in cui ci si aiuta l’un l’altro, a turno si cucina e ci si dedica alle pulizie, si parla e soprattutto non si pongono domande se non si è espressamente chiamati in causa da uno dei due genitori.

Ormai all’età di sedici anni sia Beatrice che il fratello Caleb sono pronti, come vuole la tradizione, a scegliere quale sarà la fazione che diventerà la sua famiglia per il resto della vita. Grazie ad un test attitudinale al quale viene sottoposto ciascun ragazzo sedicenne, ad ognuno viene suggerito quale fazione sarebbe più indicata tenendo conto delle attitudini di ciascuno, anche se tale scelta non sarà affatto obbligatoria, un Candido potrà finire nei Pacifici, un Abnegante negli Intrepidi, abbandonando quindi la fazione d’origine, divenendo così un trasfazione…

E’ proprio questo ciò che diventerà Beatrice (che assumerà il nuovo nome di Tris), una trasfazione,  anche se c’è qualcosa di strano nel suo test attitudinale, il risultato infatti indica che lei è una DIVERGENTE, ovvero una persone che ha pari disposizioni per far parte di più fazioni, nello specifico Abneganti, Eruditi ed Intrepidi, ed è proprio quest’ultima fazione la scelta di Tris.

Benvenuti alla Cerimonia della Scelta.

Benvenuti alla cerimonia in cui onoriamo la filosofia democratica dei nostri antenati, che riconosce a ciascuno di noi il diritto di scegliere la propria strada nella vita.

Per essere un vero e proprio membro di una fazione ciascun “nuovo arrivato” dovrà sottoporsi ad alcuni test, che differiscono da fazione a fazione, chi non riuscirà a terminare tutti i moduli o non raggiungerà le prime dieci posizioni verrà mandato via dalla fazione e diventerà un Escluso, un reietto.

Per Tris non sarà semplice, aveva osservato tante volte gli Intrepidi saltare da un treno in corsa, ma questo sarà solo l’inizio di ciò che realmente si cela dietro a quei ragazzi pieni di Piercing e tatuaggi che ha sempre ammirato.

L’inizio di una serie che si preannuncia, a mio avviso, un vero portento. Prima di iniziare la lettura ho chiesto pareri tra le mie amiche lettrici, senza spoiler ovviamente, e quasi tutte facevano un paragone, in bene o in male con un altro distopico che ho amato, Hunger Games, bene, io non mi sento di metterli a paragone, è vero, sono entrambi distopici e pertanto avranno degli elementi in comune, però oltre a questo e ad un siero a parer mio sono due serie diverse, e non sto a dirvi per quali motivi, distogllierei l’attenzione dal protagonista del post.

Divergent mi ha presa talmente tanto da iniziarlo e terminarlo in circa 2 sere, ho divorato questo libro, mi ha affascinato la scelta coraggiosa di Tris e di Caleb, la crescita di Tris, che da Abnegante non convinta, si guarda allo specchio e si vede abbastanza coraggiosa da essere tra gli Intrepidi, eppure c’è qualcosa che non riesce a perdere, la sua voglia di difendere il debole, e questo la metterà spesso in pericolo e la farà diventare un bersaglio per chi sulle ossa degli altri ci balla. Costretta a nascondere chi è veramente forse incarna ciascuno di noi, spesso obbligato a nascondersi dietro una maschera per celare ai più la propria vera natura.

Ora vi lascio, il secondo libro sta attendendo impaziente di essere letto!





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