L'Imperatore Mapidéré è stato il primo a unire i diversi regni dell'arcipelago di Dara sotto il dominio della sua isola d'origine, Xana. Dopo ventitré anni, tuttavia, l'Impero di Xana mostra segni di debolezza. Mapidéré è sul letto di morte, i suoi consiglieri complottano mirando ciascuno al proprio interesse, persino gli dèi sembrano adirati. Come se non bastasse, decenni di crudeli angherie e di dispotico potere hanno fatto sì che la popolazione non abbia nulla da perdere da una rivolta, ma molto da guadagnare.
È questo il mondo in cui vivono Kuni Garu, un affascinante perditempo poco propenso alla vita onesta, e Mata Zyndu, l'impavido figlio di un duca deposto, discendente di una nobile stirpe particolarmente colpita dalla ferocia di Mapidéré, che ha giurato di vendicarsi. Sembrano l'uno l'opposto dell'altro, ma durante la ribellione contro il potere imperiale i loro sentieri si incrociano in modo imprevedibile: diventano amici inseparabili, fratelli, e insieme combattono contro immensi eserciti, serici vascelli volanti, libri magici e divinità dalle forme mutevoli. Ma una volta che l'imperatore è stato rovesciato, Kuni e Mata si trovano a capeggiare fazioni rivali, con idee molto diverse su come si dovrebbe guidare il mondo, e su cosa sia la giustizia.
Buon lunedì a tutti, quest'oggi il blog propone la recensione di un librone che per certi versi ho faticato a terminare perchè lungo e a volte poco comprensibile.
La storia inizia narrando un attacco all'imperatore, un attacco venuto dal cielo, da un uomo alato, un attacco che però non scalfisce l'imperatore ben protetto dalle guardie, ma ferisce un sacco di civili giunti da ogni dove per portare i suoi omaggi al grande imperatore, a colui che è riuscito a unificare i regni di Dara sotto il suo potere.
Buon lunedì a tutti, quest'oggi il blog propone la recensione di un librone che per certi versi ho faticato a terminare perchè lungo e a volte poco comprensibile.
La storia inizia narrando un attacco all'imperatore, un attacco venuto dal cielo, da un uomo alato, un attacco che però non scalfisce l'imperatore ben protetto dalle guardie, ma ferisce un sacco di civili giunti da ogni dove per portare i suoi omaggi al grande imperatore, a colui che è riuscito a unificare i regni di Dara sotto il suo potere.
I quattro piani della Pagoda del Trono erano pieni di intricati congegno meccanici, simili a gioielli, i cui movimenti illustravano i Quattro Reami dell'Universo: Il Mondo del Fuoco negli abissi, abitato da demoni che estraggono oro e diamanti dalla pietra; il Mondo dell'Acqua, ricolmo di pesci, serpenti e meduse luminescenti; il Mondo della Terra, nel quale vivono gli uomini, su isole che galleggiano sopra i quattro mari; e infine, più in alto di ogni cosa, il Mondo dell'Aria, il dominio di spiriti e uccelli.
E' in questi primi capitoli che conosciamo due dei più importanti protagonisti della storia, Kuni Garu e Mata Zyndo, due amici, che per essere onorati della vista dell'imperatore, saltano la scuola senza dire nulla ai genitori e si recano sul percorso che Mapideré percorrerà quello stesso giorno. Già dalle prime pagine l'autore ci mostra che i due ragazzi hanno pensieri opposti circa la situazione politica del regno, Kuni sogna il cambiamento che potrebbe avvenire se ci fosse una rivoluzione, Mata invece è più legato al passato e agli imperatori che ci sono, che ci sono stati e che ci saranno. Ed è quando l'imperatore muore che i due si troveranno parte di una stessa guerra ma in fazioni diverse.
Ken Liu mette su carta l'intreccio tra storia e fantasia, crea un nuovo mondo ispirandosi alla guerra che vide cadere la dinastia Han nel II secolo d.C., purtroppo la storia per circa centocinquanta, duecento pagine è un po' lenta, storie si susseguono quasi senza un senza un nesso, ho pensato anche di abbandonare la lettura, perchè non riuscivo a provare l'interesse giusto che mi permettesse di andare avanti, però non l'ho fatto, ho deciso di proseguire, certa che quest'opera potesse darmi di più ed in effetti andando avanti la storia smette di essere "noiosa" e i tasselli che prima sembravano messi a caso piano piano hanno preso forma dando un tono diverso alla seconda parte del libro per poi terminare in un finale che mi ha lasciata con l'amaro in bocca perchè ora voglio sapere di più su Jia, una delle poche donne che hanno un ruolo nella storia, colei che mi ha fatto pensare alla forza e alla caparbietà di Mulan, il personaggio creato dalla Disney, se vi state chiedendo perchè dico questo non ve lo dico, dovrei dirvi troppo su questo libro che vi consiglio di non abbandonare, ma di perseverare nella lettura perchè darà i suoi frutti.
Un libro che si snocciola tra guerre, disparità, pensieri e divinità, se dovessi descriverlo con una sola parola questa sarebbe CRESCENDO, sì perchè La Grazia dei Re è un crescendo di sensazioni che attraversano il lettore.
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