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15 maggio 2020

Hunger Games S. Collins [Review Tour]


Hunger Games - 1. di [Suzanne Collins, Fabio Paracchini, Simona Brogli]
Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo. CHE LA FORTUNA SIA SEMPRE CON TE. Hunger Games è un libro unico che combina straordinariamente azione, amore e amicizia. È un pugno nello stomaco, una storia che lascia aperte molte inquietanti domande.




A pochi giorni dall'uscita del prequel - Ballata dell'Usignolo e del Serpente - assieme ad altri blog abbiamo deciso di creare un mega evento ripercorrendo la trilogia di Hunger games, c'è ancora qualcuno che non ha letto questa trilogia? Beh, vi dico che rileggerlo dopo tanti anni è stato come leggerlo per la prima volta, con la stessa passione, la stessa emozione.

Un mondo distopico composto da 13 distretti, uno dei quali raso al suolo negli Anni Bui, e dalla città del lusso che li governa, Capitol City che ogni anno, da ormai settantaquattro anni organizza quelli che vengono chiamati HUNGER GAMES ovvero due tributi, un maschio ed una femmina, di ciascun distretto vengono mandati in un'arena costruita di tutto punto a combattere gli uni contro gli altri affinchè vi sia un solo vincitore, questa brutta sorte nel Distretto 12 tocca alla piccola Prim Everdeen, prontamente sostituita dalla sorella, Katniss Everdeen che, per non mettere in pericolo la vita della sorella, decide di offrirsi come tributo donna volontario, ad accompagnarla in questa sfida Peeta Mellark, il ragazzo che una volta decise di bruciare le pagnotte, prendersi una strigliata dai genitori solo per poterli lanciare alla piccola Katniss affamata e senza un soldo per pagarli.

Da quando il padre è morto in miniera tutto nella sua vita è cambiato, quel giorno non solo perse suo padre ma perse anche sua madre che cadde in depressione. Da quel giorno Katniss dovette farsi carico della famiglia e del suo sostentamento, imparò a cacciare in modo eccelso e conobbe Gale, un ragazzo di qualche anno più grande ma che le insegnò un sacco di segreti legati alla caccia.

Ciascuna coppia di ciascun distretto avrà il proprio mentore, per loro ci sarà Haymitch, uno sporco ubriacone ma con tantissime qualità nascoste, inizia così il viaggio verso la morte, ventiquattro mucche che vanno verso al macello, consapevoli di dover lottare per vincere e sopravvivere, già perchè seppure i giochi terminano nessun tributo ne esce vincitore, ciascuno sarà segnato da eventi, circostanze ed esperienze che solo nell'arena si possono fare.

Un libro che riesce ad emozionarmi ancora nonostante sapessi la storia e nonostante questa fosse la mia terza lettura dell'intera trilogia, del resto ci sono passaggi rimasti indelebili nella mia mente, quattro note e un gesto

Prima uno, poi un altro, poi quasi tutti i componenti del pubblico portano le tre dita di mezzo della mano sinistra alle labbra e le tendono verso di me. È un antico gesto del nostro distretto […] Significa grazie, significa ammirazione, significa dire addio a una persona a cui vuoi bene.

e passaggi che invece ho nuovamente assaporato.


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