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2 novembre 2017

[Review Party] Il piccolo negozio della felicità hygge di Rosie Blake



Il piccolo negozio della felicità hygge
Rosie Blake

L'hygge mania diventa un imperdibile romanzo

È autunno nella cittadina di Yulethorpe, e una pioggerella gelata scende da giorni. A rendere ancora più tristi gli animi arriva la notizia che l’ultima bottega del centro, l’adorabile negozietto di giocattoli della signora Louisa, sta per chiudere i battenti. Per Yulethorpe sarà un inverno più gelido del solito, ma la speranza ha il volto di un angelo biondo di nome Clara Kristensen. In paese per una vacanza, la ragazza è il ritratto della salute e della felicità. In lei tutto è hygge, come dicono i danesi: è allegra, solare, con un senso profondo della famiglia, ama le candele profumate, i bambini, i cani e i libri. Clara si rimbocca le maniche e rivoluziona il negozio, trasformandolo in un luogo magico e accogliente. In mezzo all’entusiasmo che ha contagiato grandi e piccini, però, salta fuori Joe. È il figlio della proprietaria, un tipo tutto business, sposato con il suo smartphone, e teme che quella di Clara sia una manovra per mettere le mani sugli affari della madre. Del resto, nessuno si darebbe tanto da fare solo per restituire il sorriso ai bambini, no? Tra esilaranti malintesi e scontri all’ultimo fendente, riuscirà Clara, con i suoi occhi azzurri e i modi scandinavi, a convincere lo scostante e ruvido Joe che il segreto della felicità non è il denaro?

«Divertente e ben scritto.»
Heat

«Semplicemente stupendo.»
Fabulous magazine

«Un romanzo che scalda e mette allegria.»

Hello

Clara, dopo sei anni trascorsi in un ufficio finanziario londinese perennemente sotto pressione, e soprattutto sotto stress, capisce che essere felice è il vero obiettivo della vita, arriva a Yulenthorpe, un paesino quasi completamente deserto, che la gente abbandona per recarsi altrove lasciando tante serrande abbassate; alloggia in un B&B che fatica anche a trovare ed è proprio nel pub di fronte, illuminato all'esterno solo da una lampadina pendente che la sua vita prenderà una piega differente.ù

Un litigio tra la particolare donna che ha fatto irruzione nel pub con i capelli completamente fradici e la signora che la accusa di avere solamente una nuova follia passeggera, attonita e stranita da tale comportamento Clara puòsolamente raggiungere la propria stanza e sperare che il giorno seguente sia migliore, e lo diventa quando Lauren, un'autoctona incontrata per caso per strada, le racconta che Louisa, la donna che la sera prima era entrata nel pub tutta bagnata, vuole chiudere il negozio di giocattoli - Alden Toys - per partire alla volta di Madrid, le bastano questi pochi elementi e Clara si presenta di corsa alla porta di Louisa, proponendosi come la persona che potrebbe badare alla sua casa - pappagallo e gatto compresi - e gestire il negozio di giocattoli... una strana richiesta che però le viene subito accettata da Louisa che anzichè riflettere sulla proposta appena ricevuta decide di accoglierla senza batter ciglio e di fiondarsi in strada dove la attende il taxi.

Il mattino seguente Clara è già all'opera con le modifiche al negozio e, dopo alcuni giorni di dro e intenso lavoro è pronta a mostrarlo al mondo... ma una cosa colpisce l'attenzione di un bimbo, un grande cartello con impresso il numero 6 e Clara spiega subito al piccolo curioso che il cartello altro non è che il countdown per la prossima vetrina, sì perchè una delle meravigliose idee avute dalla giovane donna danese per dare nuova vita al negozio è quella di cambiare settimanalmente il tema della vetrina e questo ottiene l'attenzione sperata, nuovi arrivi, sempre più gente in negozio che oltre alla mera attività di vendita si trasforma anche in un centro per attività ludiche.

Tutto va per il verso giusto se non fosse per l'arrivo di Joe, bussinesman, figlio di Louisa che ne rivendica la proprietà ed esprime la volontà di venderlo a chi presenterà la migliore offerta, fino ad allora però l'intento di Clara sarà quello di hyggezzare quel giovane uomo d'affari tutto soldi, pc e cellulari.
Ma cosa vuol dire vivere hygge?

La risposta ci viene data dalla stessa Clara - Hygge è qualcosa di bello. Significa... Bè non esiste una parola specifica con lo stesso significato in inglese, ma è simile a ciò che voi definite cozy. Il fuoco del camino, bere qualcosa di gustoso in buona compagnia, a luci soffuse... è hygge"

E chi può sapere meglio di Clara il significato della parola hygge? Del resto poco tempo fa le testate giornalistiche non informavano il mondo che i danesi sono il popolo più felice del mondo? Ora capirete il perchè... Hygge non è uno stato, è uno stile di vita!


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