L'ostilità era ovunque, negli occhi degli uomini, delle donne e anche dei bambini. Sembrava che tutta la popolazione dell'isola si fosse raccolta nelle vie strette di Mörkrets con l'unico scopo di impedire allo straniero di passare. Henning Olsson non aveva mai messo piede sull'isola in veste ufficiale, ovvero come ispettore della Scientifica. Tutte le altre volte era uno svedese come tanti che veniva in gita, giusto un po' fuori stagione. Ma oggi, chiamato ad assolvere il suo lavoro, stava invadendo un territorio sacro, che non aveva a che fare con i luoghi ma con l'anima di quel posto.
Da quattro lunghi anni ormai Henning aveva voltato le spalle a Liten, consapevole che non ci sarebbe più tornato, eppure si sa, nella vita mai dire mai...
Una chiamata condurrà Olson di nuovo su quell'isola, una giovane ragazza è stata ritrovata morta nelle acque ghiacciate del lago Okänd, il caso si risolverà con un semplice "è stata una ragazzata", del resto Erika Lundström ha in corpo una miscela di alcool e droghe varie che avrebbero steso anche un cavallo, ma il personale "caso" di Henning si riaprirà, Annelie infatti sarà sul luogo del delitto e fin dal principio dovrà lavorare spalla a spalla con la sua vecchia fiamma, una sola domanda riempie i silenzi che si creano, perché Liten, perché ha scelto di vivere in quella terra in cui ancora venivano definiti stranieri gli abitanti della terra ferma?
Nessuna risposta, solo silenzio, eppure non servirà tanto tempo a Henning per capire che neppure a Liten Annelie ha trovato il suo posto, anche lì continua ad essere l'ombra di se stessa e dei suoi colleghi uomini.
Henning è sicuro che non metterà più piede su quell'isola, ma una seconda vittima lo costringe a salpare nuovamente e a interfacciarsi ancora una volta con gli isolani che, anziché vedere lui e il suo sottoposto Kaj come coloro che possono riportare la tranquillità a Liten, continuano a guardarli dall'alto in basso come se fossero loro ad aver portato scompiglio su quel lembo di terra, eppure con la seconda vittima anche Owe Dahlberg inizia a credere che tra di loro ci sia un serial killer, del resto tutte le vittime vengono trovate nelle acque ghiacciate del lago con le gambe e le braccia legate così da formare una stella, ed è proprio da questo particolare che la squadra capirà, dopo un po' di tempo, che ad aver ispirato questo efferati omicidi è stato un video girato da Malin Dahlberg, figlia del capo della polizia che, per avere un po'di visibilità gira dei video utilizzando il cellulare, video in cui si diverte a "parlare male" di Liten, delle abitudini, dei cittadini, ma anche dei suoi coetanei, di quelle stelle di ghiaccio che enfatizzano in modo positivo o negativo le proprie vite.
Due adolescenti hanno già perso la vita, Olson, Annelie, Tuva, Owe, Carola non vogliono che vi siano altre perdite, fototrappole, coprifuoco, ronde notturne queste solo alcune delle misure messe in atto per salvaguardare gli abitanti dell'isola eppure la scia di sangue porterà con sé altre due giovani vite... del resto si sa, su Liten:
Se vuoi essere qualcuno
devi morire.
Omicidio fuori stagione è un libro che non si legge, si divora, ci si trova catapultati nel clima gelido di questa isola. I protagonisti ben caratterizzati, il mio preferito? Kaj, un ragazzo loquace, che vive all'ombra del suo superiore ma che osserva tanto e a volte centra l'obiettivo, Malin Dahlberg?! Una tipica quindicenne alla ricerca della propria identità che si ritroverà in mezzo ad un tornado mediatico e non solo!
Che dire di Henning e Annelie?! Troppo orgoglioso il primo e poco pretenziosa l'altra...
Un libro ben fatto, complimenti a chi si nasconde dietro questo pseudonimo perché con questo scritto è riuscito a farmi viaggiare lontano dalla mia terra!
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