Buon pomeriggio a tutti, il weekend sta per iniziare e con il blog oggi e domani vi terremo compagnia parlando di:
DREPANUM
La Falce Insanguinata
Alessia Piemonte
Collana: Madre Shipton
Genere: Thriller
Formato: cm 14,8 x 21, pp. 370
ISBN: 978-8831240-15-4
Ebook: 5,90
Cartaceo: 13,50 €
Editore: Dark Abyss Edizioni
Data Uscita: 31 Ottobre 2021(Cartaceo) –
15 Novembre 2021 (Ebook)
Trapani, la città dei due mari, la città delle panelle, delle busiate al pesto... la città della Mano Nera.
A Mano Niura, così il commissario Alberto Baldarotta ha chiamato lo spietato killer che da anni imperversa in città, mietendo vittime. L’omicidio della giovane Letizia Gandolfo si intreccia con la scomparsa del cronista Cesare Bonanno, e le indagini portano dritto alla Mano Nera.
Sarà solo l’inizio di un incubo che stringerà gli investigatori nella spirale mortale del crudele assassino.
Ogni tessera del puzzle chiede, però, un tributo di sangue; le prede cadono in trappola, una dopo l’altra.
Il Commissario e la sua squadra scaveranno nella malavita di Trapani, fra i dedali sordidi e nefandi di una città che respira il mare mentre è ferita senza tregua dalla bestiale malvagità dell’uomo. Baldarotta, investigatore tenace e testardo, padre affettuoso e amico sincero, non si arrenderà fino a quando non sarà certo che A Mano Niura non potrà più nuocere.
Come avete potuto leggere dal titolo principale di questo post, la tappa di oggi, nonchè l'ultima tappa del blog tour si concentra sulle mie impressioni, sul mio pensiero circa lo stile di scrittura dell'autrice.
Non aspettatevi grandi paroloni, non ho studiato lettere e filosofia per cui il mio sarà un giudizio personale non una critica letteraria dello stile di scrittura, ma prima di questo vorrei lasciarvi i link delle altre tappe così da vivere il libro a 360°:
Ed ora eccoci qui, questa tappa del blog tour mi è stata assegnata per esclusione o meglio gli altri blog hanno scelto le tappe, io sono arrivata, come sempre in ritardo e mi sono beccata questa, ma devo confessarvi che ne sono contenta perchè avendo questo compito ho letto il libro cercando di stare più attenta al modo in cui l'autrice racconta la sua storia.
Fin da subito il lettore lascia la poltrona su cui è comodamente seduto a leggere e inizia a viaggiare sull'isola siciliana, e non vi approda in modo delicato ma la Piemonte ci fa arrivare a Trapani non da turisti ma da gente del posto, lo scritto fluido, il lessico poco complesso e la scelta di mantenere a volte le espressioni dialettali ci catapulta nel sole siciliano e ci fa vivere un tour di Trapani, dei locali che i protagonisti, principali e non, visitano e dentro i quali assaggiamo le leccornie trapanesi e partecipiamo ai battibecchi siciliani.
Vi è però, come sempre, l'altra parte della medaglia, l'autrice ci presenta anche il cancro che purtroppo prende vita proprio nel Sud dell'Italia (sono calabrese per cui con questa affermazione non vuole essere dispregiativa per la nostra magnifica terra) per diramarsi in tutta Italia e nel mondo, La Piemonte ci fa conoscere la Manu Niura - Mano nera - che miete vittime anche in modo brutale... la Manu Niura altro non è che la mafia siciliana...
Un libro che non solo fa sorridere per le espressioni spesso colorite e in siciliano che il lettore incontra nel corso della lettura ma un libro che, attraverso torture e omicidi, non ci fa dimenticare una realtà che ultimamente sembra essere più in auge del passato.
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