L'isola di Liten è presa d'assalto dai turisti. Dopo il caso delle tre ragazze trovate morte nelle acque del lago vulcanico, in molti desiderano visitare quel luogo sperduto, dal fascino tetro. La vita degli isolani, poco avvezzi a ricevere così tante attenzioni, è cambiata. La figlia del capo della polizia, Malin Dahlberg, è diventata una star del web: con le sue cronache della vicenda e le sue challenge macabre diventate virali, ha visto i suoi follower moltiplicarsi, fino a diventare migliaia. Quando un suo compagno di scuola, Åke, precipita da una rupe mentre si riprende con il telefono, nel tentativo di imitarla e portare all'estremo uno dei suoi video, Malin viene investita da un'ondata di accuse. La ragazza è certa che non sia stato un incidente, che si tratti di un omicidio. È curioso però che le indagini convergano sempre più su di lei, che ha un movente: odiava Åke, lo odiava davvero. Malin deve provare a scagionarsi. Ma con il suo comportamento, capriccioso e contraddittorio, si sta facendo terra bruciata intorno, allontanando amici e parenti, mentre le accuse nei suoi confronti si fanno sempre più gravi. In molti sull'isola non la vedono di buon occhio, e qualcuno inizia a convincersi che la sua smania di essere sempre al centro dell'attenzione l'abbia spinta persino a uccidere...
"Le scelte sono sempre solo due"
[...]
"Da un lato puoi decidere di tener duro. Di resistere."
[...]
"Oppure... puoi lasciarti andare"
Staccò l'indice e precipitò.
Arwin J. Seaman ci porta nuovamente dull'isola di Liten, Un giorno di calma apparente è infatti il seguito di Omicidio fuori stagione , un thriller che mi era piaciuto un bel po', ma ora parliamo di questa nuova opera.
Da quando Jary aveva deciso di porre fine alla sua vita, Malin Dahlberg è sempre più sola, non ha amici, nessuno su cui contare, le rimangono solo il suo esercito e il padre, capo della polizia isolana, Owe Dahlberg. Riempie le sue giornate girando strani e oscuri video e leggendo i commenti sotto gli stessi, del resto: anche se se ne parla male, basta che se ne parli, e Malin questo lo sa bene perchè maggiori sono i commenti accusatori e che la deridono, più alto è il numero di follower, maggiore è la sua popolarità.
Ma quanto costa essere popolari? Qual è il valore della fama se per averla qualcuno perde la vita? Quanto di vero c'è nell'accusa di inneggiare al suicidio, soprattutto se è una storia che si ripete?
Ancora una vita andata perduta, ancora una volta per emularla, Liten perde un giovane ragazzo, Ake. Ancora una volta l'odio dell'isola si riversa su di lei, ma Malin sa che Ake è troppo legato alla vita per perderla in modo così sciocco, è troppo egocentrico per porre fine alla sua esistenza solo per aver scelto in modo errato il punto dal quale lanciarsi... ma il resto dell'isola e le centinaia di giornalisti riversatisi a Liten non la pensano affatto così dando vita ad un vero e proprio linciaggio, tale da far credere ad Owe che l'unico posto sicuro è proprio la tana del lupo, il complesso resindenziale degli Anderson, lì Malin non si sentirà affatto al sicuro anzi, è proprio lì che scoprirà agghiaccianti verità, troverà alleati... purtroppo però non basterà stare attenti ai segnali di pericolo se il pericolo è proprio accanto a te.
Ancora una volta la penna che si nasconde dietro lo pseudonimo di Arwin J. Seaman ha colpito la mia curiosità e ha soddisfatto le mie aspettative, solitamente i seguiti di una saga tendono a perdere interesse, ma la serie ambientata nell'isola di Liten mantiene ancora una volta un alto standard, speriamo continui così.
Anche in questo capitolo i nuovi protagonisti sono ben caratterizzati, mentre per quelli già conosciuti l'autore non si limita a ricalcare gli aspetti che ci aveva mostrato nel precedente capitolo ma arricchisce le loro personalità tanto da renderne maggiormente comprensibili alcuni aspetti del carattere che precedentemente ci avevano fatto amare poco alcuni di loro, parlo di Annelie, di Olson e dello stesso Owe, per non parlare dei colpi di scena e dei segreti svelati su qualcuno che fa parte dell'esercito di Malin... insomma se cercate un thriller dalle atmosfere nordiche per trascorrete qualche ora di suspence siete davvero sulla retta via, Un giorno di calma apparente è il libro che fa per voi.
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