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8 settembre 2020

I giorni del ferro e del sangue di S. Laganà [Review Party]

 

Patrimonio di San Pietro, 960 d.C.

Sul trono papale siede un adolescente perverso e corrotto, ciò che resta dell'Italia indipendente è allo sbando dilaniata da lotte intestine e le campagne sono una terra di nessuno dove la violenza e il sopruso la fanno da padroni.

Anna è una contadina di quindici anni che conduce un'esistenza misera e asservita. Quando la sua famiglia viene trucidata e l'ultimo fratello rapito per essere ridotto in schiavitù, decide di continuare a vivere per inseguire quell'ultimo brandello di affetti e, sorretta da una volontà indomita, inizia una dolorosa peregrinazione per terre sconosciute e ostili, tra aiuti misericordiosi e feroci violenze.

Nel suo tormentato cammino incontrerà un cavaliere dall'oscuro passato e un improbabile presente, un vecchio dall'aria mansueta che nasconde insospettabili risorse e un giovane vagabondo sfrontato e generoso: una strana compagnia con cui cercherà di farsi giustizia fin dentro i palazzi più segreti di Roma.

Ambientato in uno dei periodi meno conosciuti e più bui della nostra Storia, I giorni del ferro e del sangue è un affresco senza filtri né retorica di un'epoca brutale quanto affascinante, ma anche la straordinaria parabola di una memorabile protagonista: una giovane donna che nel più maschilista dei mondi non si rassegna a un destino già scritto e tenacemente lotta per conquistarsi il diritto a una vita migliore.


In un momento in cui il blog aveva quasi tutti i giorni della settimana pieni, Beatrice (che ringrazio per aver permesso al blog di partecipare e colgo l'occasione anche per ringraziare la CE Mondadori per la Copia digitale) sottopone all'attenzione dei bloggers l'uscita di questo romanzo storico, certa di dover rifiutare visti i tanti impegni librosi, ho letto la trama e poi ho letto il nome e l'origine dello scrittore, come si può non recensire l'opera di un corregionale?


Anche Santi Laganà come me è calabrese, è bastato questo particolare per farmi tuffare a capofitto sul suo romanzo d'esordio e ovviamente appena terminato ho capito che avevo fatto la cosa giusta.


Santi Laganà ci conduce nell'alto Medioevo, un momento storico in cui la violenza e la corruzione fanno da padrone, e Santi non ci risparmia neppure le lotte cruente e sanguinare, descrivendole con tanto di particolari, così come lo scenario che le si pone d'avanti alla giovane Anna, quando rientrando a casa trova in un lago di sangue i componenti della sua famiglia, tutti tranne uno, il fratello - Martello - preso come "ostaggio", rapito dallo stesso uomo senza pietà che aveva preso parte a quello scempio perpetrato solo per non aver trovato la giovane donna a casa.


Non appena Anna varcherà la soglia di casa e vedrà quanto accaduto il suo mondo va in frantumi, una sola speranza la mantiene in vita e la induce a reagire: il fratello è vivo e lei DEVE salvarlo.


È con questa determinazione che Anna lascerà la sua casa natìa alla volta del mondo a lei sconosciuto, un mondo fatto di sangue, peccato e violenza, un mondo che forse, se non fosse per Arnolfo, Furio ed Ezio, che si uniscono alla sua battaglia, non le avrebbe lasciato scampo. 


Un libro la cui trama non penso sia adatta a tutti, il lettore si troverà di fronte ad un'epoca diversa, non vi nego che mi sono ritrovata spesso a pensare alla saga di Martin... Come lui Santi Laganà non ha rinunciato a quelle descrizioni crude, utili a far comprendere appieno il momento, a far accelerare il battito cardiaco del lettore che a tratti si indigna per la verità degli anni di Ferro e per altri versi ringrazia di essere nato in un'epoca diversa. Un solo neo, a volte le descrizioni, a parer mio, sono un po' troppo lente e lunghe, del resto un libro che deve essere letto.


Di seguito vi lascio gli altri blog che si sono occupati del libro:



2 commenti:

  1. Ciao Elija! Sembra interessante, ma effettivamente non sono sicura che potrebbe fare al caso mio! :)

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    1. È un libro al quale ci si approccia in modo diverso dai generi che recensisco di solito, eppure è un libro che con i suoi intrecci cattura il lettore... Perché pensi non possa fare al caso tuo?

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