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31 luglio 2015

A... mare un libro!!!! (Segnalazione)



Siamo giunti all'ultima puntata di questa rubrica, già anche il blog va in ferie e si gode l'estate... di certo ci saranno le news e le segnalazioni ma per le recensioni, seppur non termineremo di leggere, vi rifaranno compagnia a partire da settembre...

Ma non perdiamo tempo in chiacchiere,quest'oggi vi propongo due libri che ho letto da poco e uno che lessi un po' d tempo fa...

Autore: Tiziana Lia
Titolo: Ai confini del cuore
Editore: SELF-PUBLISHING - CREATESPACE
Data di pubblicazione: 2015
Genere: Romance

Pagine: 189


Sinossi: A quasi trent’anni, Fanny desidera soltanto un lavoro sicuro per ottenere l’affido di suo figlio Ben. L’amore non è tra le sue priorità ma l’incontro con Ray sconvolge i suoi equilibri. Separato e padre di due bambine, lui comprende le sue paure i ei suoi sbalzi d’umore. E non chiede che amarla. Il passato, però, soffoca Fanny: abbandonarsi a un uomo significa perdere il controllo della propria vita. Come lasciarsi andare ai sentimenti? Ray non è disposto a restare ai margini della sua vita: amarlo o lasciarlo. Convinta di non essere la persona che possa rendere felice un uomo speciale come lui, Fanny sceglie la carriera e lascia San Diego per Los Angeles. E quando rischia di perdere suo figlio, affronterà il suo peggiore incubo da sola. Ma lo sarà davvero?

A differenza delle solite recensioni, per questo romanzo non voglio  soffermarmi sulla sinossi, in quanto ritengo che quella offertaci sul retro della copertina sia abbastanza esaustiva e riesca a innescare nel lettore la giusta curiosità da spingerlo alla lettura, voglio invece dirvi quali sono le sensazioni che hanno accompagnato la mia lettura e come questo romanzo è stato scritto e pubblicato.

Inizio col dirvi che questo libro è stato un omaggio della gentilissima Tiziana con tanto di dedica (Grazieeeee), ho iniziato a leggere questo libro e, dopo solo un giorno, mi sono trovata sulla pagina dei ringraziamenti... di certo non è accaduto per magia, bensì lo stesso è scritto in modo così scorrevole, e la stori affascina così tanto il lettore, che lo si termina senza neppure accorgersene, ci si sente partecipi della storia che ruota attorno a Fanny, Ben, Ray e le figlie di quest'ultimo, a volte ho anche dato dei consigli a Fanny quasi come fosse una mia amica, l'ho esortata a riflettere su quelle azioni che avrebbero potuto rivelarsi inadatte in quella situazione.

Tiziana in poco meno di duecento pagine riesce ad emozionare i lettori facendogli vivere non solo l'amore carnale, la passione tra sessi opposti, ma anche l'amore materno e quell'amore che si instaura tra persone  che neppure si conoscono ma che colmano quei vuoti che si hanno anche solo attraverso uno sguardo.

Concludo spendendo qualche parola per la piattaforma CreateSpace, una piattaforma Free Publishing, della quale ho avuto modo d leggere anche altri romanzi e che credo sia una piattaforma abbastanza seria e professionale... e voi, cosa ne pensate del self publishing?


Titolo: L'antiesorcista

Autore: Paolo Grugni
Editore: Novecento Edizioni
Prezzo copertina 9,90 € 
Pagine 240
Isbn 978-88-95411-95-8
Prima edizione: Febbraio 2015

Sinossi: Chi è Josh Maine? Un serial-killer ossessionato dai prelati? Un angelo sterminatore? L’Anticristo in persona? O forse semplicemente un uomo alla ricerca della vendetta conclusiva, un uomo consapevole di una verità troppo assurda, troppo feroce perfino per essere sussurrata tra le ombre di un confessionale? Contro Maine, contro il suo mentore, padre Richard, si erge un misterioso, onnipotente uffizio della Chiesa cattolica demandato alla missione estrema: la lotta contro il Demonio.
Una Roma livida, inquietante, oscurantista fa da sfondo alla mattanza. Mentre il massacro raggiunge nuovi abissi di violenza, anche Maine inizia una discesa nei meandri di una cospirazione che scavalca ogni parametro della fede, allargandosi a un progetto di dominio globale delle coscienze che va ben oltre il demoniaco.

«L'inferno in Terra ha una porta.
Si chiama Vaticano. Da un autore-culto l'opera più eretica di sempre».
       Alan D. Altieri

Prologo
Stoccolma, 27 settembre

Pioveva ininterrottamente da due giorni. Faceva un freddo che gelava ossa, pensieri e azioni. Maine non aveva mai capito cosa ci trovasse di bello la gente a Stoccolma.
Nel miglior ristorante della città le uniche cose che gli rifilavano erano quattro puzzolenti aringhe con patate
inacidite e anelli di cipolla cruda. C’era sempre un tempo di merda e non azzeccavano mai, nemmeno per sbaglio, un Nobel per la pace.
Si trovava in Trångsundsgatan, davanti alla cattedrale. Aspettava da tre ore che padre Olaffson uscisse. Il campanile aveva da poco rintoccato le dieci e il sacerdote non si decideva a tornare al convento delle Brigidine di Djursholm dove si fermava in occasione dei suoi soggiorni nella capitale.
Era nella cattedrale che Olaffson praticava i suoi esorcismi. Con ogni probabilità in quel momento aspergeva il malcapitato di turno con acqua benedetta accompagnata da quattro formule in latino, certo che il Diavolo fosse passato prima dall’antica Roma e avesse avuto il tempo di studiarlo.
Un fatto era però certo: quello sarebbe stato l’ultimo. Olaffson spuntò un’ora dopo da un’uscita laterale. Negli ultimi anni era invecchiato parecchio, ora la barba era un ammasso di sterpi bianche e allo sguardo sembrava avessero tolto la corrente.
Aprì l’ombrello con la pubblicità dei pneumatici Pirelli e si avviò lungo Hantverkargatan. Maine iniziò a seguirlo per ponti e vicoli di Stoccolma. In giro poca gente, intirizzita, frettolosa e con nessun interesse per i fatti altrui. Tutti avevano voglia di casa e di un letto caldo.
Li capiva fin troppo bene: anche lui avrebbe voluto essere sotto le coperte, magari con una donna, invece la sua vita aveva uno scopo ben preciso, l’unico rimastogli. E aveva intenzione di raggiungerlo. A qualsiasi costo.
“O io o loro, alla fine qualcuno dovrà soccombere”, pensò Maine mentre Olaffson dribblava con atletismo una coppia contro la quale stava andando a sbattere. Olaffson si fermò davanti alla vetrina di una pasticceria in periferia. Un trionfo di kanelbullar, lussekatter e di semlor. Era sempre stato goloso. Maine se lo ricordava
dai tempi di Roma quando lo vedeva abbuffarsi alla mensa di servizio del Governatorato.
Decise che era il momento buono per agire, nessuno per strada e zero telecamere. La luce illuminava il viso di Olaffson di giallo e rosso e lo trasformava in quello di uno spettro. Era quello il vero volto dell’esorcista: dietro l’aria pacifica si nascondevano crudeltà e violenza.
Olaffson si voltò di scatto. Aveva avvertito qualcuno alle spalle. Nonostante il cappuccio della felpa celasse i
tratti della figura di fronte a lui, riconobbe la minaccia. Gli bastò una frazione di secondo e il terrore lo attraversò da capo a piedi. “Tu?” “Spiacente”.
“Ci siamo sempre domandati chi fosse a darci la caccia.
Nessuno ha mai pensato a te”.
“Per questo sono ancora vivo. Spostati dalla luce”.
Istupidito dalla paura, Olaffson ubbidì ed entrò in una zona d’ombra. Firmò così la sua condanna a morte. Maine lo afferrò per un braccio costringendolo a una torsione che ricordava un passo di tango. Quando sentì il contatto con quel corpo ancora tenace, usò il braccio sinistro per impedire i movimenti degli arti superiori. Al tempo stesso si assicurò la collaborazione passiva del sacerdote: lo colpì con una ginocchiata all’altezza del rene destro.
Il risultato fu un lamento simile al latrato di un cane. Dal fodero sul fianco sinistro estrasse un coltello da pesca subacquea: lama a stiletto di dieci centimetri, acciaio bombardato da nano-particelle in ceramica, antiriflesso, filo liscio da una parte, seghettato dall’altra.
Grazie alla dragona, il coltello gli sarebbe rimasto attaccato alla mano senza il rischio di perderlo. Un’arma letale, sicura e silenziosa, per un’unica mossa rapida ed efficiente.
Trapassò il collo del prete sfondando con facilità la carotide. Ne seguì un rantolo terrificante. Pensò che se l’avessero ascoltato i presunti invasati avrebbero capito che se mai esisteva qualcuno di posseduto, era il loro esorcista.
Sfilò il coltello dalla gola con una rotazione del polso in senso orario per infliggere, grazie alle seghettature, il
massimo danno possibile ai tessuti cartilaginosi. Il sangue sgorgò violento dall’unico foro. La bocca del vecchio si contrasse alla ricerca di quell’aria che non avrebbe più respirato. Il sangue scivolò denso sull’asfalto. Si confuse con la notte, incrociò la grata di un tombino e subito si immerse in un’altra fogna.
Rimise l’arma nel fodero e se ne andò senza voltarsi. 
Era una lotta senza fine, un esorcista ucciso veniva immediatamente sostituito da un altro, più cattivo, più maligno, più perverso. Avrebbero dovuto essere in molti a ripulire il mondo dagli esorcisti per sperare di poter, un giorno, cantare vittoria. Ma Maine era solo e tale sarebbe rimasto.
Tornò in albergo a piedi. Con calma, in modo da riordinare i pensieri che gli sfrecciavano nella testa come razzi senza controllo. Il freddo si era fatto ancora più intenso.
Aveva smesso di piovere. Sottili lastre di ghiaccio andavano formandosi al posto delle pozzanghere. Venti minuti dopo era in camera. Una modesta singola nella zona di Solna. Si fece una lunga doccia e si rimise nei panni del turista dall’aria svagata. Berretto calato sulle orecchie. Il coltello sigillato nell’intercapedine della valigetta diplomatica. Un volo privato stava per decollare dall’aeroporto di Arlanda. Destinazione Roma.

Bene, se stessi qui a dirvi cosa accade nel libro, chi è realmente Josh Maine, come fa a conoscere così bene la vita di coloro che a suo modo di pensare, "sono la feccia"... non farei altro che sminuire il libro, avete capito bene, proprio così, questo non è un libro da raccontare, è un libro da leggere, un libro dove la cruda vendetta scivolerà sulla vostra pelle riuscendo a provocare un senso di allontanamento dalla realtà che siete soliti vivere.

Grugni con "L'antiesorcista" ha creato un giallo - noir unico nella sua specie... 


Ed ora terzo ed ultimo consiglio:

Burn in hell. Ediz. italiana
RECENSIONE
Titolo: Burn in Hell
Autore: Angela Tambaro
Editore: EUS
Pagine: 259
Prezzo: 22,90 euro


Sinossi: La storia non ha un luogo preciso dove i personaggi si muovono, e tale scelta è dovuta al fatto che il lettore possa scegliere il luogo, in quanto l’epoca, quella è quasi contemporanea, di fatto siamo nel 2014, che vede Fiamma ragazza dal passato difficile, dai legami familiari quasi inesistenti, imprigionata in un mondo di insicurezze e sofferenze; si trova a vivere una realtà in cui i sentimenti, l'amore e l'amicizia, sembrano essere chimere complesse, e incomprensibili.
Il desiderio di abbandonarsi alla morte, di fuggire alla vita, facendo del male a se stessa, si fa pressante al mondo distorto di una realtà da sogno irreale e demoniaco di Fiamma; difatti saranno questi due angeli, questi due sconosciuti a sorvegliare la sua esistenza e a proteggerla da scelte estreme.

Ed ora non mi rimane che augurarvi:
                                                               

3 commenti:

  1. Grazie Elisa per la tua recensione e per i tuoi consigli ai lettori. Spero davvero che il mio romanzo possa regalare ad altri appassionati di storie romantiche le tue stesse emozioni nelle 189 pagine per l'ebook e 300 in cartaceo... Buona estate a tutti! A presto!

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  2. Grazie a te per aver scritto questa storia così bella e per avermi regalato un sacco di emozioni!

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  3. Grazie a te per aver scritto questa storia così bella e per avermi regalato un sacco di emozioni!

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