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10 febbraio 2021

Sorcery of Thorns di M. Rogerson [Recensione]

ED ELISABETH LO SA DA SEMPRE.

Trovatella allevata in una delle Grandi Biblioteche di Austermeer, è cresciuta in mezzo agli strumenti della stregoneria: grimori magici che sussurrano e sferragliano catene. Se provocati, si trasformano in mostri inquietanti di cuoio e di inchiostro. Ciò cui Elisabeth ambisce è diventare una guardiana, incaricata di proteggere il regno dalle minacce della magia.

Il suo disperato tentativo di impedire l'atto di sabotaggio che libera il grimorio più pericoloso della biblioteca finisce per ritorcersi contro di lei: ritenuta coinvolta nel crimine, viene condotta nella capitale, in attesa di interrogatorio. L'unica persona su cui può fare affidamento è il suo nemico di sempre, il Magister Nathaniel Thorn, con il suo misterioso servitore; ma tutto sembra intrappolarla in una congiura secolare, che potrebbe radere al suolo non solo le Grandi Biblioteche, ma anche il mondo intero.

A mano a mano che la sua alleanza con Nathaniel si rafforza, Elisabeth inizia a mettere in discussione tutto quello che le hanno insegnato sui maghi, sulle biblioteche che ama così tanto, e soprattutto su se stessa. Perché Elisabeth ha un potere che non avrebbe mai sospettato, e un destino che non avrebbe mai potuto immaginare.



Ogni amante dei libri vorrebbe lavorare in una libreria o in una biblioteca, pensate se invece vi trovassero d’avanti al cancello di una delle Grandi Biblioteche di Austermeer, luogo in cui non vi sono “normali” libri bensì Grimori appartenenti a diverse classi, classificati in base ai contenuti e alla loro pericolosità, tanto che alcuni occupano un posto speciale nelle segrete della biblioteca stessa.

 

Quando ti trovai sui gradini e ti presi i braccio per portarti dentro, ero certa che avresti pianto. Invece ti guardasti intorno e cominciasti a ridere. Non avevi paura. In quel momento capii che non potevo mandarti in un orfanotrofio. Il tuo poto era in biblioteca, come lo è per i libri.

Sono ben cinque le biblioteche facenti parte delle Grandi Biblioteche di Austermeer ed in una di queste, nella Biblioteca di Summerhall, è stata cresciuta Elisabeth, che ora ricopre l’importante ruolo di aspirante guardiana, beh, non pensavate mica che a proteggere queste opere di valore inestimabile non ci fosse nessuno… Ciascuna Biblioteca è dotata di un sistema di sicurezza costituito da una guardiana e dalla sua spada magica e da tante guardie, bene, è questo ciò che Elisabeth vuole fare, donare la sua vita per salvaguardare i grimori eppure qualcosa va storto, dopo aver fatto la conoscenza del Magister Thorn, un mago, e del suo assistente Silas, durante la notte, il suo sesto senso le dice che qualcosa nelle segrete sta accadendo, in fondo è strano che durante il tragitto non abbia incontrato neppure una guardia, solo uno sguardo e la guardiana della sua biblioteca è a terra esangue… deve fare qualcosa, un malefict scorrazza libero col rischio di mietere tante vittime.

Cos’è un malefict??? Semplice, un grimorio che ha subito un’alterazione, basta solo una goccia d’acqua sullo stesso per alterarne la natura e trasformare una raccolta di incantesimi in un mostro. Ma chi avrà ucciso la guardiana, compromesso il grimorio e liberato il malefict? Tutte le prove sono contro la giovane Elisabeth, la quale si troverà presto rinchiusa nelle celle più recondite della Biblioteca, la sua casa era diventata anche la sua prigione, ma questo è solo l’inizio di ciò che dovrà patire, la stessa infatti verrà portata d’avanti ad un uomo il cui potere e la cui magia superano l’immaginazione: il Cancelliere Ashcroft, l’uomo a capo del Magisterium – il Governo dei Maghi e sarà proprio il Magister Thorn ad accompagnarla.

Cosa ne sarà dell’aspirante guardiana che cerca di urlare – invano – la sua innocenza? E perché mai Ashcroft la dichiara matta e la spedisce in un manicomio?

Tra grimori, malefict, biblioteche, superstizioni, magie, maghi e demoni la trama prende vita ammaliando il lettore, il quale cerca di comprendere qual è il vero ruolo di Elisabeth in quello che sembra essere un disastro di dimensioni inimmaginabili, ma sarà lo stesso libro a darci la risposta:

Era questo lo scopo di Elisabeth. Era la volontà della biblioteca personificata.

Abituata ormai alle infinite saghe fantasy mi sono stupita non appena ho visto che invece questo volume fosse autoconclusivo, una scelta che se da un lato spinge il lettore all’immediata lettura in quanto non dovrà attendere mesi per vedere come prosegue o termina la storia, dall’altro lato, e aggiungo purtroppo, l’essere autoconclusivo, a parer mio ha gravato sulla trama in sé, l’autrice infatti non si dilunga su tanti aspetti che risulterebbero essere un surplus visto che non verranno trattati nuovamente, ad esempio a me sarebbe piaciuto conoscere un po’ di più i grimori, la storia della Direttrice di Summerhall, la storia di Ketrien, la storia di Silas, aspetti che invece sono stati argomentati il giusto necessario per un libro che inizia e termina in meno di cinquecento pagine.






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