Qui in Calabria ormai freddo,
nevicate e gelate sono all’ordine del giorno e quale miglior modo di
trascorrere queste giornate invernali se non in compagnia di un ottimo libro?
Andiamo a vedere insieme cosa vi propongo oggi.
Io sto leggendo la trilogia in
formato flipback, ma m sono sentita in dovere di farvi conoscere il mio
pensiero per ogni singolo libro.
Ho iniziato a leggere questa
trilogia (che in realtà mi aspettava da un po’ placidamente adagiata sul
comodino) dopo aver visto qualche settimana fa il film in Tv, come in tanti
saprete questa è la storia di 12 Distretti, 13 in realtà, ma il tredicesimo è
stato distrutto e raso al suolo in passato, tutti facenti capo alla maestosa
Capitol City, città di lussi e sfarzi.
Ogni anno, da ormai 74 lunghi
anni, vengono istituiti gli Hunger Games, i giochi della fame tradotto in
italiano, e sembra quasi uno scherzo visto che la maggior parte dei Distretti
vive in condizioni al limite della soglia di povertà, i giochi altro non sono
che un modo diverso per affermare la supremazia di Capitol City, ma andiamo a
vedere in cosa consistono:
24 persone, ovvero 12 coppie
(maschio e femmina) chiamate Tributi, vengono
scelte tramite un pubblico sorteggio, in ogni Distretto e queste verranno poi
inserite in una realtà parallela creata ad hoc dagli strateghi della Capitale,
una cosa carina starete pensando (dite la verità vi sono subito venuti in mente
i reality che vengono trasmessi da noi), se non fosse che i Tributi dovranno
patire la fame, contrastare le intemperie (create artificialmente da chi
conduce i fili del gioco), ma soprattutto se non si dovesse lottare, uccidere
gli altri Tributi per poter sopravvivere e vincere già, il vincitore sarà solo
uno.
E questo lo sa bene Katniss,
quando decide di prendere il posto della piccola sorella Primm, primo nome
sorteggiato, sa che dovrà sopportare, patire tanto, sempre che non venga uccisa
prima… ma tutto il dolore del mondo non è nulla davanti all’amore per la
sorella, per la famiglia, privata prematuramente dalla presenza del
capofamiglia a causa di una forte esplosione in miniera, divenendo lei stessa
unica fonte di sostentamento per Primm e per sua madre.
Ad accompagnarla in questa
“avventura” sarà Peeta, un dolce giovanotto legata a Katniss da una vicenda
avvenuta quando erano solo due bambini, vicenda forse dimenticata da entrambi,
o forse no!?
Un libro che affascina fin dalle
prime battute, un susseguirsi di vicissitudini che ci fanno sobbalzare, uno
scritto così egregio da farci sentire l’odore del sangue, il freddo sulla
pelle, la paura della notte, la solitudine nella folla. Descrizioni minuziose
dei luoghi, dei personaggi, dell’abbigliamento vi accompagneranno in
un’avventura che faticherete a dimenticare, così da portarvi dietro non solo una
nuova storia ma tanti nuovi amici, da Katniss a Gale, da Peeta a Haymitch, da
Madge a Rue e tutti i protagonisti, principali e non, perché tutti in un modo o
nell’altro contribuiscono in modo profondo alla tessitura dell’intera storia.
ATTENZIONE SPOILER!!!
Avendo visto il film, avendolo
amato, non potevo aspettarmi una sensazione diversa leggendo il libro, eppure
posso assicurarvi che la rappresentazione sullo schermo è stata fatta in
maniera eccellente, piccoli particolari a parte:
- · gli ibridi nel film sono solo 3 e non hanno le sembianze dei tributi caduti;
- · Thresh uccide il tributo con un masso e non sbattendo ripetutamente la testa alla cornucopia;
- · Haymitch manda a Katniss per aiutare Peeta e la sua brutta ferita non una pomata ma una siringa
Eccetto queste piccolezze, grazie
al film visto in precedenze, ho potuto “ascoltare”, leggendo, il canto che le
ghiandaie imitatrici ripatevano grazie alle quattro note intonate dalla piccola
Rue…
Ho amato l’intero libro e tutte
le sequenze del film, ma un gesto, oltre alle quattro note, mi è rimasto
dentro:
Prima uno, poi un altro, poi quasi tutti i componenti del pubblico
portano le tre dita di mezzo della mano sinistra alle labbra e le tendono verso
di me. È un antico gesto del nostro distretto […] Significa grazie, significa
ammirazione, significa dire addio a una persona a cui vuoi bene.
Non ho letto i libri, ma ho visto il film in tv,inizialmemte ero un pò scettica, non che mi abbia fatto impazzire come altri film, ma... mi è piaciuto. Forse, in un futuro, leggerò anche i libri. 😊 Mai dire mai 😊
RispondiEliminaAnarel, te li consiglio davvero di cuore, conoscendo i tuoi gusti ti lascerebbero davvero senza parole!
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