Ciao a tutti, si è conclusa alle prime luci dell'alba questa grande notte degli Oscar, tanta l'emozione nel Dolby Theatre di Los Angeles, ma andiamo a vedere quali sono i film tratti dai libri che hanno vinto l'ambita statuetta...
Iniziamo da Revenant - Redivivo, già vincitore di tre Golden Globes come miglior film drammatico, miglior regia e miglior attore protagonista, Revenant,.
La pellicola è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Michael Punke.
Questa è la storia vera di Hugh Glass.
Di come è stato abbandonato da compagni che credeva amici e invece erano traditori. Di come è sfuggito alla morte quando tutti lo pensavano spacciato. Di come è sopravvissuto a un'odissea di tremila miglia nell'immensità ostile della Frontiera americana.
Questa è una storia di salvezza e avventura, di ferocia e redenzione.
Questa è la storia di una vendetta.
Di come è stato abbandonato da compagni che credeva amici e invece erano traditori. Di come è sfuggito alla morte quando tutti lo pensavano spacciato. Di come è sopravvissuto a un'odissea di tremila miglia nell'immensità ostile della Frontiera americana.
Questa è una storia di salvezza e avventura, di ferocia e redenzione.
Questa è la storia di una vendetta.
Vincitore dell’Oscar come miglior attore protagonista: Leonardo DiCaprio (Per il quale io tifavo), il film viene inoltre premiato per la miglior regia e la miglior fotografia.
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La storia vera che ha ispirato il film Il Ponte delle spie
«Un libro avvincente e straordinario.»
The New York Times Book Review
«Uno spy thriller eccezionale.»
Time
LA PIÙ TRAVOLGENTE AVVENTURA DELLA GUERRA FREDDA
La mattina del 10 febbraio 1962, James Donovan è in missione sulla Glienicke Brücke, il celebre Ponte delle Spie che collega Berlino Ovest con l'Est comunista. Al suo fianco c'è Rudolf Abel, la più misteriosa ed efficiente spia del Ventesimo secolo, per anni clandestinamente negli Stati Uniti a capo dello spionaggio russo. Dall'altra parte del ponte, i sovietici tengono in ostaggio Francis Powers, il pilota di un aereo-spia U-2 americano abbattuto mentre era in volo segreto sull'URSS: Donovan ha ricevuto dal presidente Kennedy l'incarico di riportarlo in patria a ogni costo. La verità sul caso Rudolf Abel ci catapulta nelle drammatiche giornate vissute per realizzare lo scambio di prigionieri, nelle lunghe e pericolose trattative diplomatiche, nei momenti concitati e avventurosi della guerra fredda tra due blocchi con le armi costantemente puntate. Tra le pagine di questo diario rivive così un mondo di ambiguità, inganni e cospirazioni, raccontato in prima persona dall'eccezionale protagonista della più avventurosa spy story mai svoltasi a cavallo della Cortina di ferro.
«Un libro avvincente e straordinario.»
The New York Times Book Review
«Uno spy thriller eccezionale.»
Time
LA PIÙ TRAVOLGENTE AVVENTURA DELLA GUERRA FREDDA
La mattina del 10 febbraio 1962, James Donovan è in missione sulla Glienicke Brücke, il celebre Ponte delle Spie che collega Berlino Ovest con l'Est comunista. Al suo fianco c'è Rudolf Abel, la più misteriosa ed efficiente spia del Ventesimo secolo, per anni clandestinamente negli Stati Uniti a capo dello spionaggio russo. Dall'altra parte del ponte, i sovietici tengono in ostaggio Francis Powers, il pilota di un aereo-spia U-2 americano abbattuto mentre era in volo segreto sull'URSS: Donovan ha ricevuto dal presidente Kennedy l'incarico di riportarlo in patria a ogni costo. La verità sul caso Rudolf Abel ci catapulta nelle drammatiche giornate vissute per realizzare lo scambio di prigionieri, nelle lunghe e pericolose trattative diplomatiche, nei momenti concitati e avventurosi della guerra fredda tra due blocchi con le armi costantemente puntate. Tra le pagine di questo diario rivive così un mondo di ambiguità, inganni e cospirazioni, raccontato in prima persona dall'eccezionale protagonista della più avventurosa spy story mai svoltasi a cavallo della Cortina di ferro.
Stiamo parlando del Film "Il ponte delle spie", la pellicola è diretta dal grande Steven Spielberg, scritta da Matt Charman e dai fratelli Coen e interpretata da Tom Hanks e Mark Rylance.
Per questo film a ricevere l'Oscar di Migliore Attore non protagonista è: Mark Rylance
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Scommettere contro il sistema e guadagnarci. È quello che ha fatto un
piccolo gruppo di speculatori visionari che hanno intuito che cosa stava
succedendo sul mercato ben prima dello scoppio della crisi mondiale nel
2008 e ne hanno approfittato, facendo a volte precipitare gli eventi e
uscendone vincenti. The Big Short - Il grande scoperto è la storia della
crisi dal loro punto di vista di personaggi fuori dagli schemi, "eroi"
dai caratteri difficili, sconosciuti ai più ma fondamentali per capire
che cosa è successo veramente. Una coppia di ragazzi partita con 100
mila dollari da un garage; un medico che gioca a investire a tempo perso
nelle (pochissime) ore libere e divulga consigli finanziari in un
forum; il finanziere arrogante che pensava di saperne una più degli
altri... e che scoprirà di aver ragione. In comune, una certa
"eccentricità" che lì ha portati a non ascoltare il senso comune, la
droga collettiva elle spingeva tutto il resto del mercato a pensare che i
rendimenti sui mutui e sui derivati non sarebbero mai finiti...
E' da questo libro che è tratto il film "La grande scommessa", che si porta a casa l'Oscar per la Migliore Sceneggiatura non originale.
Continuiamo con una storia che suona le corde dell'anima:
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Jack ha cinque anni e la Stanza è l'unico mondo che conosce. È in quel
luogo chiuso all'esterno che è nato e cresciuto, è lì che vive con Ma',
senza esserne mai uscito. Con Ma' impara, legge, mangia, dorme, gioca. I
suoi compagni sono gli oggetti contenuti nella Stanza, si chiamano
Letto, Specchio, Piumone, Labirinto. Di notte a volte Ma' lo chiude
dentro Armadio e spera che lui dorma quando Old Nick viene a farle
visita.
La Stanza è la casa di Jack, ma per Ma' è la prigione dove Old Nick la tiene rinchiusa da sette anni. Grazie al suo amore e alla sua determinazione, Ma' ha creato per Jack una straordinaria possibilità di vita, gli ha costruito intorno un mondo forse migliore del nostro.
Per lui non esiste altra realtà, e quella che filtra dalla Tv non esiste davvero. Però Ma' sa che non potrà mai essere abbastanza, né per lei né per Jack. E così escogita un piano per fuggire, contando sul coraggio di quel bambino un po' speciale, e su una buona dose di fortuna.
Ma non sa quanto sarà difficile il passaggio da quell'universo chiuso al mondo là fuori...
La Stanza è la casa di Jack, ma per Ma' è la prigione dove Old Nick la tiene rinchiusa da sette anni. Grazie al suo amore e alla sua determinazione, Ma' ha creato per Jack una straordinaria possibilità di vita, gli ha costruito intorno un mondo forse migliore del nostro.
Per lui non esiste altra realtà, e quella che filtra dalla Tv non esiste davvero. Però Ma' sa che non potrà mai essere abbastanza, né per lei né per Jack. E così escogita un piano per fuggire, contando sul coraggio di quel bambino un po' speciale, e su una buona dose di fortuna.
Ma non sa quanto sarà difficile il passaggio da quell'universo chiuso al mondo là fuori...
Brie Larson si aggiudica l'Oscar per migliore attrice protagonista.
Infine due le storie più attuali che mai: La Danese edito Guanda e Giunti, da cui è stato tratto il meraviglioso film "The Danish Girl".
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Copenaghen, anni Venti. Greta è una giovane americana iscritta all'Accademia
delle Belle Arti. Lì conosce Einar, il suo timido e taciturno insegnante, di
cui si invaghisce. I due giovani si sposano e dedicano la loro vita comune
alla pittura. Greta si specializza nei ritratti e quando una sua amica non può
posare per gli ultimi ritocchi, Einar si presta come modello. Indossati gli
abiti femminili, il pittore finisce per immedesimarsi a tal punto da assumere
un'altra identità e il nome di Lili. Da quel giorno Lili compare sempre più
spesso nella vita privata e sociale della coppia fino alla decisione
definitiva di Einar di affrontare un'operazione chirurgica per diventare
donna.
Per questo film l'Oscar va a Alicia Vikander, attrice non protagonista.
Ed infine ma non per ordine di importanza, anzi voglio portare alla vostra conoscenza il film sulla vera inchiesta sui preti pedofili di Boston: Il Caso Spotlight premiato come Miglior Film e Migliore Sceneggiatura Originale.
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Porsi continuamente interrogativi
e non smettere mai di cercare le risposte: è il credo dei giornalisti
di Spotlight, lo staff investigativo del quotidiano Boston Globe. Così,
incappando nelle vicende di un solo sacerdote, accusato per molestie e
violenze da centinaia di vittime, non si sono limitati a raccontare la
storia di una “mela marcia”. Hanno proseguito a fare e farsi tutte le
domande, per giungere alla più scomoda: fino a che punto la Chiesa era
al corrente?
L’indagine ha alla fine disvelato il più
grande scandalo di pedofilia nella Chiesa cattolica e costretto alle
dimissioni il potente arcivescovo di Boston, Bernard Law. È emerso che
il caso di quel prete non era che la punta dell’iceberg di un sistema di
omertà e violenze. Che i vertici della Chiesa americana erano al
corrente dei crimini di quello e di altri sacerdoti e non solo si erano
limitati a spostare di parrocchia in parrocchia i responsabili,
accompagnandoli con parole di riconoscenza e di referenze, ma avevano
anche comprato il silenzio delle vittime per evitare lo scandalo, usando
la propria influenza in ogni direzione. Per oltre trent’anni.
I giornalisti di Spotlight non si sono
arresi di fronte all’omertà, alle minacce legali, alla connivenza di
istituzioni compiacenti che hanno messo sotto sigillo documentazioni
importanti. Sapevano che se l’opinione pubblica non fosse stata
informata, altre “mele marce” avrebbero continuato ad approfittare della
fiducia dei fedeli.
Per la portata delle sue rivelazioni, che
hanno coinvolto non solo gli Stati Uniti ma anche l’America Latina,
l’Africa e l’Europa, per giungere fino a Roma, toccando decine di città e
102 diocesi in tutto il mondo, non si vedeva un’inchiesta cosi
inappuntabile, documentata e clamorosa dai tempi del Watergate. E
nonostante il risultato, e il Premio Pulitzer vinto, lo staff di
Spotlight non smette di porre domande scomode, perché il lavoro non è
mai finito.
Cosa ne pensate di queste opere? Siete d'accordo con la scelta dei vincitori/ici?
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