Si è concluso giorno 15 Novembre
il week end dedicato alla cultura ed al folklore “IL GIARDINO DELLE ESPERIDI”,
tenutosi a Zagarise, un piccolo borgo in provincia di Catanzaro.
Vi starete chiedendo come mai ne
stiamo parlando solo oggi, seppur sono già trascorsi dieci giorni… lo
scoprirete a breve, andiamo per step.
La prima cosa di cui vorrei
parlarvi è del titolo che racchiude questi tre giorni di eventi.
Cos’è il giardino delle Esperidi?
“Tra Catanzaro e il mare si trovano i Giardini delle Esperidi”
George Gissing
Il Giardino delle Esperidi è un
luogo leggendario della mitologia greca, in esso cresceva l’albero dei pomi
d’oro, dono di Gea per le nozze di Zeus con Era, custodito dal Drago Ladone
(serpente dalle cento teste) e dalle Esperidi (Egle, Erisia, Esperaretusa),
figlie di Atlante il quale aveva il compito di reggere la volta celeste.
Si narra inoltre che nella sua
undicesima fatica, Eracle (Ercole) si
offrì di reggere il cielo affinchè Atlante potesse portargli i frutti d’oro, ma
quest’ultimo si fece beffa di Eracle e non volle riprendere quel peso sulle sue
spalle, Eracle fu sorpreso da questo suo comportamento ma, anziché adirarsi
propose ad Atlante di reggere la volta celeste per un momento, affinchè lui
potesse sistemare al meglio il carico sulle proprie spalle, Atlante cadde nel
suo tranello e, una volta legato il Titano all’albero Eracle prese le mele e
scappò via.
Spero di non avervi annoiato con
questa chicca, ma ora è arrivato il momento di dirvi come mai ho deciso di
pubblicare questo articolo oggi.
Come ben sapete il 17 Dicembre
del 1999 l’Assemblea delle Nazioni Unite ha designato il 25 Novembre come
Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne, ebbene domenica
15 Novembre ho partecipato alla presentazione del libro “Il Sangue Rosa. La
strage delle donne” di Francesca Porco.
In questo romanzo l’autrice
affronta il tema della violenza sulle donne, uno dei fenomeni maggiormente
diffuso negli ultimi anni e lo fa in modo molto diretto, mostrandoci dei
numeri:
-
Nel 2013 sono
state 177 le vittime di femminicidio in Italia. Nel mondo, 125 milioni di
bambine e donne hanno subito una forma di mutilazione genitale e ogni anno in
India si verificano sovente casi di infanticidio e aborto selettivo.
Numeri che ci fanno rabbrividire,
numeri che devono farci riflettere, perché nessuno è padrone della vita altrui,
nessuno può decidere come e quando una donna debba morire, non si può perdere
la vita solo perché si è deciso di ribellarsi a quell’amore malato che spingerà
poi i partner o gli ex partner a
compiere vere e proprie barbarie, perché – come afferma l’autrice – “L’amore non può essere una gabbia di
cristallo”, ognuno di noi deve essere libero di vivere il proprio amore.
L’amore è libertà.
Francesca Porco ne “Il sangue
rosa” racconta la storia della giovane Fabiana Luzzi, sedicenne di Corigliano,
paesino in provincia di Cosenza, sul cui corpo si accanì per ben 24 volte il
fidanzatino Davide Morrone, e che poi bruciò utilizzando una tanica di benzina.
L’autrice con questo libro tocca
le corde più profonde dell’animo umano, di chi un’anima ce l’ha… e lo fa anche grazie all’aiuto ed al supporto
di professionisti quali criminologi, psicologi e autorità, non lascia nulla al
caso, anzi, fa di questo titolo la creazione di un progetto volto ad arginare
tale fenomeno, rivolgendosi alle scuole, alle famiglie, per far sì che tutte le
donne diventino DONNE – CORAGGIO, è con questo nomigliolo che l’autrice esalta
quelle donne che prendono ed hanno preso in mano la situazione e dicono BASTA
all’inferno che sono costrette a vivere.
Vi lascio con queste meravigliose
citazioni del sociologo e psicoanalista tedesco Erich Fromm:
“In contrasto con l’unione simbiotica, l’amore maturo è unione a
condizione di preservare la propria integrità, la propria individualità.
L’amore è un potere attivo dell’uomo; un potere che annulla le pareti che lo
separano dai suoi simili, che gli fa superare il senso di isolamento e
separazione, e tuttavia gli permette di essere se stesso e di conservare la
propria integrità. Sembra un paradosso, ma nell’amore due esseri diventano uno,
tuttavia restano due.”
“Rispetto non è timore né terrore; esso denota, nel
verso senso dalla parola (respicere = guardare), la capacità di vedere una
persona com’è, di conoscerne la vera individualità. Rispetto significa
desiderare che l’altra persona cresca e si sviluppi per quello che è.”
Nessun commento:
Posta un commento