Esce per Sonzogno (pp 320; € 17.50; traduzione di Silvia Cosimini) il 12 marzo Reykjavík Café,
una commedia brillante che mescola sapientemente l’esotismo del grande nord con gli amori
scombinati di quattro giovani simpatiche donne
Per una donna i trent’anni sono un’età meravigliosa, si comincia a fare sul serio e ad assaporare il bello della vita. Peccato che non sia quasi mai veramente così. Hervör, Karen, Silja e Mía, ad esempio, sono tutte alle prese con situazioni sentimentali caotiche e insoddisfacenti. C’è quella che si accontenta di saltuarie notti di sesso con l’ex professore di università, chi vive dai nonni, trascorrendo i weekend in discoteca e svegliandosi ogni volta in un letto diverso. Oppure quella che, essendo medico, è spesso costretta a turni fuori casa e, guarda un po’, la volta che rientra senza avvisare sorprende il neo marito con una biondina. E poi c’è la più scombinata di tutte: è stata lasciata dal fi danzato, un avvocato benestante, e ora vive in una mansarda in mezzo agli scatoloni del trasloco, faticando a trovare un lavoro e una direzione nella vita. Le quattro giovani donne non si conoscono né sembrano avere molti punti in comune. A unirle è la pausa obbligata al Reykjavík Café dove, nel buio gennaio islandese, vanno a cercare un po’ di calore e dove le loro storie finiranno per intrecciarsi. Finché, fra un latte macchiato e un cocktail di troppo, rovesci del destino e risate condite da improbabili consigli, ognuna troverà per sé il modo di raggiungere la propria felicità, o qualcosa di molto vicino.
«Il bestseller che ha scalato le classifiche islandesi. Non c’è da stupirsi: una lettura spiritosa, arguta, intelligente. Da buttare giù come un ottimo caffè» Buchmarkt
«Divertimento assicurato e una trama che ti avvolge dall’inizio alla fine» Fréttatíminn Weekly
«I lettori si scalderanno il cuore con questa storia di amori e passioni nel freddo Nord» Nordis
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