tag:blogger.com,1999:blog-9417596251689025492024-03-17T19:19:16.749+01:00The Enchanted LibrarySelenehttp://www.blogger.com/profile/00784070402659062119noreply@blogger.comBlogger645125tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-12506647634075436872024-03-17T19:18:00.000+01:002024-03-17T19:18:15.763+01:00La vera storia di Capin Uncino di P.D. Baccalario<p><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKdj-smNgnHdRt9l0gdCLaJPOAaRedvhAY9ir42Q2VzQ-08-FJ21nDt-K-4UH2l2hVy5QfygAcuo6RdLAgMXqxhIB9FrNZnTMsywLZaiCTnfsfHDhEwDJyGzDtTsSCQauGpITz883R7_RW8_iYlm53S5wHMMOaowJMsb0E8YMmiSUwbhJadwXso0Tm9WGa/s425/ca.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="425" data-original-width="306" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKdj-smNgnHdRt9l0gdCLaJPOAaRedvhAY9ir42Q2VzQ-08-FJ21nDt-K-4UH2l2hVy5QfygAcuo6RdLAgMXqxhIB9FrNZnTMsywLZaiCTnfsfHDhEwDJyGzDtTsSCQauGpITz883R7_RW8_iYlm53S5wHMMOaowJMsb0E8YMmiSUwbhJadwXso0Tm9WGa/w144-h200/ca.jpg" width="144" /></a></span></div><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;">Il 28 aprile del 1829 una delle amanti segrete di Giorgio IV, re d'Inghilterra, dà alla luce un bambino, che viene immediatamente mandato a vivere in Oriente con la madre. Cresciuto sulla costa occidentale dell'India, davanti al mar di Malabar, infestato dai pirati, James Fry prende il mare a soli tredici anni: lo aspettano avventure, naufragi, lotte con i coccodrilli, ammutinamenti e una carriera da pirata che ne faranno l'uomo più ricercato di tutte le Indie Orientali, riconoscibile da un inconfondibile uncino al posto della mano sinistra. La sua ossessione resteranno sempre l'Inghilterra, l'isola che non può esistere senza di lui, e il suo più acerrimo nemico, il giovane principe che gli ha usurpato il trono, Peter Pan.</span><div><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;"><span><a name='more'></a></span></span><p></p><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSqzXbjQRDKiCWMEhQi4uSzpa1nsQSkoJ4QFzp-EeGT4LxSrizDgUQR80cFGF6gZfwvC8CPrzT5jvMkFviCBw187uAY2tbruPWVfmKByTOUoO3iP_uQvPL0584-0YkEu_6mD86SFU3UHZP2U-vh4B2FFKGaofBeLyIWsfOfdAOSz5neRcSL7Gv_Fe4YI9W/s320/recensioni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="144" data-original-width="320" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSqzXbjQRDKiCWMEhQi4uSzpa1nsQSkoJ4QFzp-EeGT4LxSrizDgUQR80cFGF6gZfwvC8CPrzT5jvMkFviCBw187uAY2tbruPWVfmKByTOUoO3iP_uQvPL0584-0YkEu_6mD86SFU3UHZP2U-vh4B2FFKGaofBeLyIWsfOfdAOSz5neRcSL7Gv_Fe4YI9W/s1600/recensioni.jpg" width="320" /></a></div><br /><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;">Come nasce la storia di Capitan Uncino, il terribile pirata che solca i mari e cerca di catturare Peter Pan? </span></div></div><div><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;">A dare una risposta a questo quesito è Pierdomenico Baccalario, il quale ci racconta di una donna alla quale viene data un'opportunità molto importante, quella di continuare a vivere, May infatti porta in grembo il figlio di Re Giorgio IV, figlio illegittimo ovviamente e che andrebbe a scombussolare la corona, così un medico, il rettore di Eaton e il fratello del re decidono che questa donna e suo figlio non debbano sopravvivere e pagano il dottore per i suoi servigi con un orologio da taschino d'oro, ma l'umanità supera la ricchezza e fortunatamente il Dottore decide che la donna non può e non deve morire, basta farla salire su una nave che si dirige verso le Indie, darle una grossa somma di denaro e consegnarle l'orologio d'oro.</span></div><div><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;"><br /></span></div><div><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;">May dà alla luce James Fry, un bambino tenero ed ubbidiente, che però ama il mare, ama le navi e ama l'avventura e a soli 13 anni scapperò di casa per salire su una nave, quella stessa nave che, oltre ad iniziarlo alla vita di marinaio, gli mostrerà anche la crudeltà della natura, quando una tempesta affonderà la stessa e lui, assieme a pochi altri dell'equipaggio, saranno naufraghi su di un'isola apparentemente deserta...</span></div><div><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;"><br /></span></div><div><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;">Molte saranno le avventure che James dovrà vivere per diventare il temibile pirata che conosciamo, se volete conoscerle non vi resta che leggere questo libro.</span></div><div><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;"><br /></span></div><div><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;">Il libro di Baccalario è ovviamente un libro per un pubblico giovane, ma non vi nego che leggo tanti libri rivolti ai bambini di 9/12/15 anni... Di questa collana ne lessi due che mai, e pensavo che questo mi avrebbe rapita come i precedenti, invece purtroppo non mi ha presa per come mi aspettavo, apprezzo il modo in cui l'autore ha disegnato questo pirata ma non è riuscito a coinvolgermi a pieno come mi sarei aspettata! </span></div>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-5830894299268152352024-01-08T19:55:00.008+01:002024-01-08T20:29:50.139+01:00Un buon posto in cui fermarsi di M. Bussola [Recensione]<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span class="a-text-bold" face=""Amazon Ember", Arial, sans-serif" style="box-sizing: border-box; color: #0f1111; font-weight: 700;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both;"><span style="font-family: inherit;"><span class="a-text-bold" face=""Amazon Ember", Arial, sans-serif" style="color: #0f1111;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw5MbvEjkwL57-enOTccIaR8hB6tD4FuPjQZMpQ3yN250NBwg-dysZ5WOZFGFx7Xjl-bJYvhZe92W0KN4an52EbF1owISpRKKvmI3KKZYawViIR0VXFtbREBYQecWRtBNFIE2U8I3hHn9uzIv8NzBIUaANLEo4Zj2AtPQ6r6lJ_3ZYqzCo7abw1hcHuRPQ/s425/Bussola.jpg" style="box-sizing: border-box; clear: left; float: left; font-weight: 700; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="425" data-original-width="272" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw5MbvEjkwL57-enOTccIaR8hB6tD4FuPjQZMpQ3yN250NBwg-dysZ5WOZFGFx7Xjl-bJYvhZe92W0KN4an52EbF1owISpRKKvmI3KKZYawViIR0VXFtbREBYQecWRtBNFIE2U8I3hHn9uzIv8NzBIUaANLEo4Zj2AtPQ6r6lJ_3ZYqzCo7abw1hcHuRPQ/s320/Bussola.jpg" width="205" /></a></span></span><div style="text-align: justify;">A volte la vita ci colpisce fino ad abbatterci. E se invece di rialzarci, provassimo a guardare il mondo con gli occhi di chi è a terra? Forse proprio la resa può regalare un’inaspettata felicità. Dopo “Il rosmarino non capisce l’inverno”, il nuovo commovente romanzo di Matteo Bussola. In pochi hanno saputo raccontare la fragilità maschile senza stereotipi, senza pregiudizi, senza vergogna. Matteo Bussola sa farlo con schiettezza e umanità. In queste pagine lancinanti eppure piene di luce, un uomo trova il coraggio di disertare la propria esistenza e costruire un sogno. Un padre in neuropsichiatria con il figlio impara ad accogliere la ferita di chi ha messo al mondo. Un anziano marito, prendendosi cura della moglie malata di Alzheimer, si domanda che cosa rimanga di una relazione quando chi amiamo sparisce, anche se possiamo ancora toccarlo. Un hikikomori che si è innamorato online vorrebbe incontrare chi è diventato per lui così importante, ma la paura di uscire lo imprigiona. Un bambino ubbidiente scopre la bellezza inattesa di deludere le aspettative. Incrinati, piegati, sconfitti, capaci però di cercare un senso, di intravederlo lì dove mai avrebbero creduto, questi protagonisti trovano ognuno un modo personale, autentico, spudoratamente onesto, di rispondere alla domanda: «Che cosa fa di un uomo un uomo?»</div><span style="font-family: inherit;"><div><span style="color: #0f1111;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJn7R0dV3essulc6Yzi5xIhimhK26bSaYiIYJyykkx-pR2Ltw4OPRWxVVNSOahE5ql8DwiB2qUjo9-qaxZ-LVtCdgd6dilrpyBQ5G27x6RdtPCW6BoTx0OAR4c7gaJQmO9ETcAUpyz8D3yphDgVdUSjC3lHo_5_NaMWvMVwNCm29cmp8lBPrqW8Lm6T-_2/s320/recensioni.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="144" data-original-width="320" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJn7R0dV3essulc6Yzi5xIhimhK26bSaYiIYJyykkx-pR2Ltw4OPRWxVVNSOahE5ql8DwiB2qUjo9-qaxZ-LVtCdgd6dilrpyBQ5G27x6RdtPCW6BoTx0OAR4c7gaJQmO9ETcAUpyz8D3yphDgVdUSjC3lHo_5_NaMWvMVwNCm29cmp8lBPrqW8Lm6T-_2/s1600/recensioni.jpg" width="320" /></a></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Ed eccoci qui con la prima recensione dell'anno, del nuovo anno, quindi intanto buon anno passato e buona epifania, il mio anno è iniziato con una lettura di Bussola, un autore al quale mi sono avvicinata quasi per caso e del quale ho letto altre sue opere, ma oggi vi parlo di "Un buon posto in cui fermarsi".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Questa nuova storia, come le altre, è un insieme di racconti che si susseguono e, come in un cerchio perfetto, seppur ogni storia è a sè, tutto si concatena senza mai mischiarsi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">il libro mi ha incuriosito perchè mentre i precedenti parlavano di storie di donne prevalentemente, questa parla di uomini, ed inizia con una domanda che un padre pone al figlio Stefano:</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Che cosa fa di un uomo un uomo?" </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Stefano, trentaseienne, direttore di banca, una vita perfetta, una donna da amare e una figlia in arrivo, cosa si vuole di più!? Eppure basterà una chiamata di un vecchio compagno di classe, l'incontro con un uomo che ha perso un braccio in azienda, per iniziare a dubitare delle sue scelte, della sua vita, della sua felicità, che ad un tratto sembra effimera...</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Questa la prima storia che Bussola ci propone, per poi farci conoscere il Sig. Arnaldo e la moglie Ada, con la quale condivide la sua vita da ben cinquantadue anni, una coppia che ha tanti ricordi da condividere ma che non può a causa dell'Alzheimer di cui Ada è affetta e a causa del quale ormai, troppo spesso, non riconosce il suo unico amore anzi addirittura a volte anche se Arnoldo è proprio accanto a lei, quest'ultima si rivolge a Solomon, pensando sia suo marito, e c'è ancora una storia di tradimento, di un bimbo affetto da emofilia, di due ragazzi, uno autolesiaonista, l'altro un Hikikomori....</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Ancora una volta, non appena ho iniziato il libro, mi sono sentita vicina a ciascun personaggio, Bussola affronta come sempre tanti temi forti sui quali ci si trova a riflettere, dalla felicità al tradimento, dall'isolamento sociale all'autopunizione per sentire di nuovo un'emozione, un brivido, dall'emarginazione al riscatto... insomma ancora una volta Bussola ha centrato il Nord!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Ovviamente nel libro c'è la risposta al quesito iniziale, ma che senso avrebbe darvi la risposta senza leggere tutto ciò che ci sta nel mezzo? Quindi, cosa state aspettando, correte in libreria, biblioteca, negli store on line e non perdetevi questo nuovo libro.</div></div></span></div>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-69740358990211706892023-11-28T18:27:00.000+01:002023-11-28T18:27:24.545+01:00La casa delle luci di D. Carrisi<p style="text-align: justify;"><span face=""Amazon Ember", Arial, sans-serif" style=" box-sizing: border-box; color: #0f1111; font-size: 15px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5UlOuB5hdUNUgMohmrnJMa-jtShWUx-_wr8dvxBhW_guKSzISBLzFtwQ9RB7rZnyfMrFGMHx2XZ1d3miHdSv4f-H9qq8yF7yi-Ic4ObKbe7FTvwDnZifCT-hFrgrL8sKBp3XrhLSZgytMEhRPf5MvV-pFSDhn-U1kxPtUJaZPNZ0IQXFb6Ex-N6pzWHHZ/s795/9788830453524_0_536_0_75.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="795" data-original-width="536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5UlOuB5hdUNUgMohmrnJMa-jtShWUx-_wr8dvxBhW_guKSzISBLzFtwQ9RB7rZnyfMrFGMHx2XZ1d3miHdSv4f-H9qq8yF7yi-Ic4ObKbe7FTvwDnZifCT-hFrgrL8sKBp3XrhLSZgytMEhRPf5MvV-pFSDhn-U1kxPtUJaZPNZ0IQXFb6Ex-N6pzWHHZ/s320/9788830453524_0_536_0_75.jpg" width="216" /></a></div><div style="text-align: justify;">DAL MAESTRO DEL THRILLER ITALIANO, UN NUOVO, OSCURO ENIGMA DA DECIFRARE. <span class="a-text-italic" face=""Amazon Ember", Arial, sans-serif" style="box-sizing: border-box; color: #0f1111; font-size: 15px; font-style: italic;">Nella grande casa spenta in cima alla collina, vive sempre sola una bambina</span><span face=""Amazon Ember", Arial, sans-serif" style="box-sizing: border-box; color: #0f1111; font-size: 15px;">... Si chiama Eva, ha dieci anni, e con lei ci sono soltanto una governante e una ragazza finlandese au pair, Maja Salo. Dei genitori nessuna traccia. È proprio Maja a cercare disperatamente l’aiuto di Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, l’addormentatore di bambini. Da qualche tempo Eva non è più </span><span class="a-text-italic" face=""Amazon Ember", Arial, sans-serif" style="box-sizing: border-box; color: #0f1111; font-size: 15px; font-style: italic;">davvero</span><span face=""Amazon Ember", Arial, sans-serif" style="box-sizing: border-box; color: #0f1111; font-size: 15px;"> sola. Con lei c’è un amichetto immaginario, senza nome e senza volto. E a causa di questa presenza, forse Eva è in pericolo. Ma la reputazione di Pietro Gerber è in rovina e, per certi versi, lo è lui stesso. Confuso e incerto sul proprio destino, Pietro accetta, pur con mille riserve, di confrontarsi con Eva. O meglio, con il suo amico immaginario. È in quel momento che si spalanca una porta invisibile davanti a lui. La voce del bambino perduto che parla attraverso Eva, quando lei è sotto ipnosi, non gli è sconosciuta.</span></div><p></p><span style="backgbox-sizing: border-box;"><div style="color: #0f1111; font-size: 15px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">E, soprattutto, quella voce conosce Pietro. Conosce il suo passato, e sembra possedere una verità rimasta celata troppo a lungo su qualcosa che è avvenuto in una calda estate di quando lui era un bambino.</span></div><div style="color: #0f1111; font-size: 15px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Perché a undici anni Pietro Gerber è morto.</span></div><div style="color: #0f1111; font-size: 15px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">E il misterioso fatto accaduto dopo la sua morte ancora lo tormenta.</span></div><span><a name='more'></a></span><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><i><b>Regole del gioco degli omini di cera o gioco dei ceri o gioco dei ceri (e non ci sei piú): </b></i></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><i><b><br /></b></i></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><i><b>1. L'omino di cera insegue i viventi. </b></i></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><i><b><br /></b></i></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><i><b>2. Chi viene toccato diventa un omino di cera e insegue i viventi. </b></i></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><i><b><br /></b></i></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><i><b>3. Agli omini di cera è proibito parlare. Possono solo fischiare. </b></i></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><i><b><br /></b></i></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><i><b>4. Il gioco finisce quando l'ultimo vivente dice la parola « Arimo». </b></i></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><i><b><br /></b></i></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><i><b>5. Se l'ultimo vivente non dice « Arimo», il gioco non finisce mai più.</b></i></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;">Ho terminato da un po' questa lettura eppure non mi sono sentita capace di recensirla subito, con la casa delle luci si chiude il cerchio dell'addormentatore di bambini, forse è proprio questo che mi ha frenata, questo è l'ultimo libro della trilogia, chiusa l'ultima pagina non incontreremo più Gerber, le sue paure, le sue ansie, la sua bravura...</div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;">Dal caso dell' affabulatore Pietro ha sempre meno clienti, meno bambini che entrano nella stanza dei giochi, meno bambini da addormentare, fin quando allo studio non si presenta una donna, Maja, Pietro è subito sconvolto e riporta alla luce una donna che lo ha messo in crisi, la donna che continua a perseguitarlo, Hanna Hall, così decide di non prendere questo caso, fin quando Maja non gli mostrerà una lettera scritta proprio da Eva, la bambina da aiutare, solo una parola su quel foglio sgualcito: ARIMO.</div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;">Ma come fa Eva a conoscere quel gioco? Il suo amico immaginario glielo ha suggerito, anche se non sarebbe servito altro a fare interessare Pietro a quel caso, doveva conoscere, doveva sapere chi altri fosse a conoscenza del suo segreto, della sua momentanea morte, della morte nel lontano 1997 del suo amichetto Batigol.</div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;">Una storia che ancora una volta tiene il lettore incollato alle pagine, che riprende la casa di Porto Ercole citata nei capitoli precedenti, che fa rivivere a Pietro quel passato che vorrebbe dimenticare e gli svela qualcosa che non avrebbe mai voluto sapere. </div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;">Eppure vorrei non dover mettere un punto su Pietro, vorrei sapere di più su lui e Hanna, vorrei veder riofire la sua carriera, conoscere ancora qualcosa di lui, spero che questo sia solo un arrivederci e non un the end.</div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;">E ora posso dedicarmi al suo ultimo capolavoro:</div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;">L'EDUCAZIONE DELLE FARFALLE </div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;">E ricordate:</div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: center;"><i>Nessuno cambia con gli anni, si diventa solo più abili a nascondere i difetti</i>.</div><div style="color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><br /></div></span>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-22928625402667061262023-11-19T10:30:00.001+01:002023-11-19T10:30:00.135+01:00La ragazza di neve di J. Castillo [Recensione]<p style="text-align: justify;"><span face=""Amazon Ember", Arial, sans-serif" style="color: #0f1111; font-size: 14px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face=""Amazon Ember", Arial, sans-serif" style="color: #0f1111; font-size: 14px;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv0PtT9Bc3hQ4h4gwQsMp0Fj0PucEsfM0ddGG2X_5RzanJtoYYm2YyKpyK_08K46w7B_U3ALbErUK_n5ryMsVQDDvTi1Pcex-CTrsImZDksvC1LJsFycycXXdUGwXaJgHwcj5dowmUjDO4MvV7srEKvDhe1u6VbU5nSE5FLjM_Cu01ygZ-lNu-GyKqAycK/s445/neve.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="445" data-original-width="287" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv0PtT9Bc3hQ4h4gwQsMp0Fj0PucEsfM0ddGG2X_5RzanJtoYYm2YyKpyK_08K46w7B_U3ALbErUK_n5ryMsVQDDvTi1Pcex-CTrsImZDksvC1LJsFycycXXdUGwXaJgHwcj5dowmUjDO4MvV7srEKvDhe1u6VbU5nSE5FLjM_Cu01ygZ-lNu-GyKqAycK/s320/neve.jpg" width="206" /></a></span></div><span face=""Amazon Ember", Arial, sans-serif" style="color: #0f1111; font-size: 14px;">1998, New York, parata del Giorno del Ringraziamento: Kiera Templeton, tre anni, sparisce. Succede tutto in un attimo: il padre perde la presa calda e leggera della mano di sua figlia e improvvisamente non la vede più, inghiottita dalla folla che si spintona. Inutile chiamarla, chiedere aiuto e disperarsi. Dopo lunghe ricerche, vengono ritrovati solo i suoi vestiti e delle ciocche di capelli. 2003, cinque anni dopo, il giorno del compleanno di Kiera: i suoi genitori ricevono uno strano pacchetto. Dentro c'è una videocassetta che mostra una bambina che sembra proprio essere Kiera, mentre gioca con una casa delle bambole in una stanza dai colori vivaci. Dopo pochissimo lo schermo torna a sgranarsi in un pulviscolo di puntini bianchi e neri, una neve di incertezza, speranza e dolore insieme. Davanti al video c'è anche Miren Triggs, che all'epoca del rapimento era una studentessa di giornalismo e da allora si è dedicata anima e corpo a questo caso. È lei che conduce un'indagine parallela, più profonda e pericolosa, in cui la scomparsa di Kiera si intreccia con la sua storia personale in un enigmatico gioco di specchi che lascia i lettori senza fiato. Un thriller perfetto che ribalta le regole del genere.</span><p></p><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZNsSUBGXnNsCPYAgFyBwNBwInMblTfKB-TN3VuQATW8k2l__LByJQ8bFbbLRsOqEkBH1X67OB16BCLpWGl3iHBCwiHEP-fgYDT8g4SqEB6UA7Ax0aYugIfgF4X73pyLZZSzIaWtz7u1s2T8ys07kqqU0YTBg6dykObwr02V-XSmttijSoNu_TTZYnz2yw/s320/recensioni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="144" data-original-width="320" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZNsSUBGXnNsCPYAgFyBwNBwInMblTfKB-TN3VuQATW8k2l__LByJQ8bFbbLRsOqEkBH1X67OB16BCLpWGl3iHBCwiHEP-fgYDT8g4SqEB6UA7Ax0aYugIfgF4X73pyLZZSzIaWtz7u1s2T8ys07kqqU0YTBg6dykObwr02V-XSmttijSoNu_TTZYnz2yw/s1600/recensioni.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">E' il giorno della 71° parata di Macy's, ovunque ci si giri c'è gente che si diverte, così come fa la famiglia Templeton, come riuscire a dire no ad una bellissima bambina di tre anni che vuole un palloncino? be', del resto raggiungere Mary Poppins e farsene dare uno è solo uno dei tanti gesti che i gemitori presenti stanno compiendo, eppure nel momento stesso in cui Kiera si libera dalla stretta del padre per afferrare il palloncino, lo scoppio che accompagna una cascata di coriandoli rossi provoca un po' di confusione, seguita da spintoni e urla, e dalla scomparsa della piccola Kiera.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><i><u>CHI HA VISTO KIERA TEMPLETON?</u></i></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><i><u><br /></u></i></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Questo il titolo del Manhattan Press l'uno Dicembre del 1998, perchè seppur le ricerche della piccola sono iniziate subito di lei non ci sarà traccia, solo i vestiti lasciati per strada e null'altro.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">E' così che si sgretola la famiglia Templeton, è così che Grace non si risolleverà più dall'abisso nel quale è caduta perchè anche la sua unica ancora di salvezza fisica ma soprattutto emotivo/psichica è scomparsa quando la dottoressa, qualche giorno più tardi, informa i coniugi che il bambino che Grace portava in grembo non ha più battito, è da questo momento che non esisterà più una famiglia ma solo languidi ricordi di ciò che sarebbe stato e che non potrà essere mai più.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Col passare dei giorni anche la storia di Kiera va nel dimenticatoio, del resto quanti bambini scompaiono ogni anno nella maestosa città che non dorme mai? Eppure Miren non si vuole arrendere, non può arrendersi d'avanti a quegli occhi che implorano giustizia...</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">E' così che anno dopo anno inizia ad accumulare testi, stralci di giornali, dichiarazioni e tutto ciò che pensa possa esserle utile per ritrovare la piccola Kiera, ma gli anni passano e della bambina neanche l'ombra, fin quando non compare un VHS nella quale si vede la piccola che gioca con una casa d bambole... il caso si riapre, la notizia fa scalpore, ma ben presto anche questa verrà dimenticata... sono tre le cassette che in dodici anni vengono recapitate alla famiglia Templeton, forse per far sapere ai genitori che Kiera è ancora viva, forse per mera mitomania o forse per burlarsi di Grace e Aaron che continuano a sperare nel suo ritrovamento.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Il libro, capitolo dopo capitolo, effettua diversi salti temporalli, da quel giorno del 1998, al 2003, al 2010, ad accompagnarci sono Miren Triggs e il professor Schmoer, gli unici due che non si arrenderanno di fronte all'ultima cassetta che ritrae una camera vuota.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Questo libro ha avuto un grande successo eppure non m ha convinta abbastanza, è un po' dispersivo, ci racconta diverse storie, quella dei Templeton, quella del professore, quella di Miren e della sua famiglia, quella di Kiera... la storia non ha grandi colpi di scena, se non quello finale...</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><i>VUOI GIOCARE?</i></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><i>...era una fotografia Polaroid: al centro una ragazza bionda e imbavagliata.</i></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><i>Nel margine inferiore si poteva leggere: GINA PEBLES, 2002</i></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><i><br /></i></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Ecco, questo finale che ovviamente fa riferimento al secondo capitolo che vede protagonista Miren Triggs, mi ha incuriosito, forse così tanto da farmi leggere "Il gioco dell'anima", non so se consiglierei questo libro, di certo non lo regalerei a chi ama i thriller. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><br /><p style="text-align: justify;"><br /><span face=""Amazon Ember", Arial, sans-serif" style="color: #0f1111; font-size: 14px;"><br /></span></p>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-45905598243863424552023-10-31T20:13:00.002+01:002023-10-31T20:13:42.437+01:00Ninfa Dormiente di I.Tuti [Recensione]<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5Gp4P6L47Y-Bml3MKyE0DGyFbrttJd3J3iVHBqGXnsQ2-XnZjNuNqAKC9FegFIW79CegyJJ8S4RBx6ZdQjFefv97R0qVvzF2tCOiOixMRhaJzItI0mPfY1ExyH8IhFmbyhjLG-9vLtyaAO530SAZCRysIFHQ9Pd5PNTLQ4ScQKb0gsqG6czpBDwH4h-HI/s425/ninfa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="425" data-original-width="287" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5Gp4P6L47Y-Bml3MKyE0DGyFbrttJd3J3iVHBqGXnsQ2-XnZjNuNqAKC9FegFIW79CegyJJ8S4RBx6ZdQjFefv97R0qVvzF2tCOiOixMRhaJzItI0mPfY1ExyH8IhFmbyhjLG-9vLtyaAO530SAZCRysIFHQ9Pd5PNTLQ4ScQKb0gsqG6czpBDwH4h-HI/s320/ninfa.jpg" width="216" /></a></div><span style="font-family: inherit;"><span face=""Amazon Ember", Arial, sans-serif" style="box-sizing: border-box; color: #0f1111;">Li chiamano «cold case», e sono gli unici di cui posso occuparmi, ormai. Casi freddi, come il vento che spira tra queste valli, come il ghiaccio che lambisce le cime delle montagne. Violenze sepolte dal tempo e che d’improvviso riaffiorano, con la crudele perentorietà di un enigma. Ma ciò che ho di fronte è qualcosa di più cupo e più complicato di quanto mi aspettavo. Il male ha tracciato un disegno e a me non resta che analizzarlo minuziosamente e seguire le tracce, nelle valli più profonde, nel folto del bosco che rinasce a primavera. Dovrò arrivare fin dove gli indizi mi porteranno. E fin dove le forze della mia mente mi sorreggeranno. Mi chiamo </span><span class="a-text-bold" face=""Amazon Ember", Arial, sans-serif" style="box-sizing: border-box; color: #0f1111; font-weight: 700;">Teresa Battaglia</span><span face=""Amazon Ember", Arial, sans-serif" style="box-sizing: border-box; color: #0f1111;"> e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Ogni giorno cammino sopra l’inferno, ogni giorno l’inferno mi abita e mi divora. Perché c’è qualcosa che, poco a poco, mi sta consumando come fuoco. Il mio lavoro, la mia squadra, sono tutto per me. Perderli sarebbe come se mi venisse strappato il cuore dal petto. Eppure, questa potrebbe essere l’ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa.</span></span><p></p><span face=""Amazon Ember", Arial, sans-serif" style="box-sizing: border-box; color: #0f1111;"><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1Aw9616fFz8YbWB0eJ3FYDUo7eu2FTmW7YIf2dHMUP0VZTaCk8LgN4146xLE8OCvrMNnxSbbK8NC2FuMUSAna4Qt4IbEwFkPbqvRh0duUPYkEVZs3T7FX3Y-6lR0c4XzFuCUlcrXlUJZ5AVExzBbydsjKTfJjtLy9cAS8-AmD3jBoPUBUXIsi35hoegvn/s320/recensioni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="144" data-original-width="320" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1Aw9616fFz8YbWB0eJ3FYDUo7eu2FTmW7YIf2dHMUP0VZTaCk8LgN4146xLE8OCvrMNnxSbbK8NC2FuMUSAna4Qt4IbEwFkPbqvRh0duUPYkEVZs3T7FX3Y-6lR0c4XzFuCUlcrXlUJZ5AVExzBbydsjKTfJjtLy9cAS8-AmD3jBoPUBUXIsi35hoegvn/s1600/recensioni.jpg" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><i><span style="color: #7f7f7f; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #7F7F7F; mso-style-textfill-fill-colortransforms: "lumm=50000 lumo=50000"; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-themecolor: text1; mso-themetint: 128;">Il ritratto
sembrava uscito dalla carta. Aveva una pienezza, una tridimensionalità che
sconvolgeva. Era il viso di una giovane donna , di una grazia talmente
singolare che coglieva impreparati.[…]<o:p></o:p></span></i></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><i><span style="color: #7f7f7f; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #7F7F7F; mso-style-textfill-fill-colortransforms: "lumm=50000 lumo=50000"; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-themecolor: text1; mso-themetint: 128;">Rossa e nera,
come la passione.<o:p></o:p></span></i></b></p>
<p class="MsoNormal">Una nuova indagine per Teresa
Battaglia e la sua squadra, una morte antica… chi era quella povera donna il
cui sangue fu utilizzato come tempere per dare vita al quadro stesso?<o:p></o:p></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><i><span style="color: #d99694; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #D99694; mso-style-textfill-fill-colortransforms: "lumm=60000 lumo=40000"; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent2; mso-themecolor: accent2; mso-themetint: 153;">Questo dipinto
è la Ninfa Dormiente di Alessio Andrian<o:p></o:p></span></i></b></p>
<p class="MsoNormal">Ottimo, se il quadro è di Alessio
Andrian, il caso è chiuso, di sicuro è stato lui l’assassino… ma se amate i
thriller, se avete letto già la Tuti sapete che l’ovvio non è mai la risposta
corretta in queste situazioni, come potrebbe aver ucciso lui la donna di cui ha
dipinto il volto con tanta grazia e maestria da farlo apparire come qualcosa di
reale e tangibile? Come si può accusare quell’uomo che da settant’anni e per
sua volontà, ormai vive come un
vegetale? Quell’uomo che non si è mai ripreso dal giorno in cui un taglialegna
e sua moglie lo trovarono in fin di vita, può davvero aver ucciso la donna che
amava (perché è questo che fuoriesce dal quadro, amore puro) e aver utilizzato
il suo sangue per completare l’opera?<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Alessio Andrian non ha figli, non
ha una moglie, l’unico parente è il nipote Raffaello, lo stesso ragazzo che
dopo aver trovato il dipinto si era recato al museo per stimarlo, senza pensare
di dar vita ad un teatro di morte.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Ricerche, ricordi, prove portano
alla Val di Resia e ai suoi abitanti, persone poco loquaci che vivono ancora in
tribù, che seguono una gerarchia matriarcale, in cui i momenti sono scanditi
dalla natura e le malattie curate dalle sciamane.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Che strani i resiani, uomini che
nel ventesimo secolo vivono ancora secondo i dettami della natura… luoghi in
cui il tempo sembra essersi fermato.<o:p></o:p></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><i><span style="color: #c0504d; mso-themecolor: accent2;">Tempus valet, volat, velat. <o:p></o:p></span></i></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><i><span style="color: #c0504d; mso-themecolor: accent2;">Il tempo vale, fugge, cela.<o:p></o:p></span></i></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><i><span style="color: #c0504d; mso-themecolor: accent2;">Il tempo nasconde sempre qualcosa . Un segreto, un
ricordo, una promessa mai mantenuta, il dolore. Si stende sui pensieri e sui
sentimenti, languido li ricopre della bruma amabile dell’oblio, mentre li
divora senza nemmeno che il loro padrone se ne accorga.<o:p></o:p></span></i></b></p>
<p class="MsoNormal">Tra inconsapevolezze, selvaggi
gesti, distrazioni e nuove scoperte si snoda la storia di questo macabro
quadro, ancora una volta Teresa dovrà fare i conti non solo con assassini e
ossessioni, ma anche con l’incedere della sua malattia che la lacera, la logora
da dentro, un taccuino il suo unico appiglio, e se dovesse cadere nelle mani
sbagliate? A chi appartengono quegli occhi che sembrano scrutarle l’anima, chi
conosce il suo segreto?<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Un libro in cui oltre a seguire
le vicissitudini della Battaglia conosciamo di più Marini, la sua storia, le
sue ombre, aspetti che donano un senso ad alcuni suoi atteggiamenti, Massimo,
la spalla di Teresa, quel figlio che non ha mai avuto. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Che dire, ancora una volta l’autrice
ha colto nel segno! </p><p class="MsoNormal">Voglio lasciarvi con la frase finale del libro:<o:p></o:p></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><i><span style="color: #632523; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #632523; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=50000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent2; mso-themecolor: accent2; mso-themeshade: 128;">Madre d’ossa. Stai attenta.<o:p></o:p></span></i></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b>Ma questa è un’altra storia…<o:p></o:p></b></p><span style="font-size: 14px;"><br /></span></div></span>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-18654648620471205572023-10-29T19:00:00.003+01:002023-10-29T19:04:31.537+01:00Il magico studio fotografico di Hirasaka di S. Hiiragi [Recensione]<p style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAjbctIYYHyIyN9NaDaGvFUi3XhPFAhkYs59j866NDWgzQ4fUQ8nmvBzf9yVOKcyS-xU2FLAvGGiBBTz-o1y3juGUgSdqtybwp5PNCXUcWn4350o7Dy-UuaBz4RijvvgOXf_udhHHFlcr61EwqmL-aZ6cFpobNRKIzfeF6UnWyQSzrBlTfwkx8KE9Yj06O/s425/studio.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="425" data-original-width="271" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAjbctIYYHyIyN9NaDaGvFUi3XhPFAhkYs59j866NDWgzQ4fUQ8nmvBzf9yVOKcyS-xU2FLAvGGiBBTz-o1y3juGUgSdqtybwp5PNCXUcWn4350o7Dy-UuaBz4RijvvgOXf_udhHHFlcr61EwqmL-aZ6cFpobNRKIzfeF6UnWyQSzrBlTfwkx8KE9Yj06O/s320/studio.jpg" width="204" /></a></span></div><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Lo studio fotografico del signor Hirasaka non è un luogo qualsiasi. Ogni visitatore viene accolto senza fretta, secondo un rituale preciso. In giardino, tante piccole lanterne brillano tra i ciliegi. A turno entrano nella stanza un’ex insegnante novantenne, un membro della yakuza e una ragazzina. Hirasaka li fa sedere su un comodo divano di pelle, prepara il tè e illustra i servizi speciali che offre lo studio. A tutti consegna degli scatoloni pieni di foto-ricordo della loro vita: potranno sceglierne una per ogni anno che hanno vissuto. Ma non solo: hanno l’opportunità straordinaria di rivivere il loro ricordo più prezioso e di scattare di nuovo la loro foto preferita. C’è una regola, però: non possono interagire con nessuno. Perché lo studio di Hirasaka si trova al confine tra questo mondo e quell’altro. In Giappone, infatti, fin dall’antichità si crede che ci siano dei luoghi di passaggio e che, prima di andare nell’aldilà, le persone abbiano dei flashback in cui ricordano la loro esistenza. La chiamano “somato”, lanterna girevole dei ricordi, ed è ciò che Hirasaka costruisce con le fotografie dei suoi ospiti. Cosa sceglieranno? Che vite hanno vissuto? E perché tutti vanno e vengono da quello studio, ma Hirasaka resta sempre lì? Una storia magica e consolatoria sulla vita e la morte, l’amore e la perdita, l’importanza di saper cogliere la bellezza in ogni attimo.</span></div></span><p></p><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjY12eOrVUzFWiK00xTaQjfSLmxbKRMZS1pgEP-X2TFGgxJYScBvNGFQg47jCJSigykonaWElUkqWQ8nDAItxE1PMKr-E58kBaV3lcujslxJsGMEujUavXg8UBvYoM78Ko2VuUlO645zML7ObmBU6-Qc_IC_WMEMKVegYdT78oAKNidk5g0sQL7OZcsNA_1/s320/recensioni.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="144" data-original-width="320" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjY12eOrVUzFWiK00xTaQjfSLmxbKRMZS1pgEP-X2TFGgxJYScBvNGFQg47jCJSigykonaWElUkqWQ8nDAItxE1PMKr-E58kBaV3lcujslxJsGMEujUavXg8UBvYoM78Ko2VuUlO645zML7ObmBU6-Qc_IC_WMEMKVegYdT78oAKNidk5g0sQL7OZcsNA_1/s1600/recensioni.jpg" width="320" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;">Buona Domenica, trascorso bene il week end? Questa sera vi parlo di un libro uscito ad agosto per Feltrinelli: Il magico studio fotografico di Hirasaka. </p><p style="text-align: justify;">Hirasaka lavora in uno studio fotografico molto particolare, in realtà è un limbo, un luogo dove le anime dei defunti sostano giusto il tempo di mettere in ordine i loro ricordi, per scegliere una fotografia che li rappresenta, una per ogni anno di vita; ad aiutare Hirasaka c'è uno strano fattorino di nome Yama, il cui compito è proprio quello di consegnare i faldoni con le foto della vita di ciascun defunto per cui la dimensione degli scatoloni che le contengono variano in base all'età anagrafica dei visitatori dello studio fotografico.</p><p style="text-align: justify;">La prima di cui faremo conoscenza è la signora Hatsue, con lei Yama ha un bel da fare, del resto la signora ha ben 92 anni, una vita piena che scopriremo guardando assieme a lei le foto, che la ritraggono da quando è in fasce a quando, con la mano stretta nella mano della sorella abbandona il mondo terreno per approdare nello studio fotografico.</p><p style="text-align: justify;">Ciò che fa Hirasaka è in un certo modo rendere meno confuso il trapasso, dare un ultimo momento ai visitatori per rivivere gli attimi più importanti e che forse per diverse ragioni sono ormai stipati nei meandri della mente, eppure ciascuno di loro avrà una fotografia sfuocata, quella più importante, il ricordo che la mente rievoca spesso...</p><p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: center;"><span style="color: #f1c232;"><b><i>"I ricordi: più sono importanti, più cerchiamo di rievocarli, e così facendo, poco alla volta, finiamo per dimenticarne i dettagli minimi."</i></b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #f1c232;"><b><i><br /></i></b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #f9cb9c;"><b><i>"Le è concesso di tornare indietro nel tempo e scattare di nuovo questa fotografia, ma potrà farlo solo una volta. E potrà usare la macchina fotografica che preferisce."</i></b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #f9cb9c;"><b><i><br /></i></b></span></div><div style="text-align: justify;">Ovviamente l'anima del visitatore/trice viaggerà nel tempo assieme ad Hirasaka, non potrà essere veduta da persona alcuna, né interferire con il tempo, potrà solo immortalare un'ultima volta il ricordo più prezioso, sarà proprio quella l'ultima immagine della lanterna girevole.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Hirasaka non ricorda da quanto tempo accoglie le anime nel suo studio, non ricorda come sia finito a ricoprire quel ruolo, non ricorda chi era quando era vivo, lui non possiede fotografie della sua vita terrena, non ha una bussola visiva che gli indichi chi fosse prima di diventare il "Caronte" fotografo... Non ricorda la propria identità ma i visitatori sono certo che lui fosse un uomo buono, forse un coltivatore di funghi, o almeno è così che lo definisce il secondo visitatore un uomo facente parte della Yakuza e apparso davanti ad Hirasaka in seguito ad un accoltellamento subito chissà per mano di chi! </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'ultima visitatrice è una giovane bambina alla quale Hirasaka in modo gioviale darà dei consigli celati dietro un pomeriggio di giochi insieme, giochi che salveranno lei ma getteranno nell'oblio eterno lui.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un bel libro, un libro diverso, che parla di defunti, di morti violente e non, di abusi, ma anche di amore per l'altro. Un libro che si legge molto velocemente, non solo per il ridotto numero di pagine ma anche perché la storia prende il lettore che vuole conoscere le storie dei protagonisti e curiosare nella loro vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se siete alla ricerca di una lettura veloce, che appassiona, di una storia che si discosta un po' dai soliti romanzi, da leggere nel tepore della coperta mentre fuori è buio, con il tintinnio della pioggia che batte sui vetri della finestra, scegliendo "il magico studio fotografico di Hirasaka" farete la scelta giusta! </div><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;"><br /></span><p></p>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-2921008367231632142023-10-27T21:08:00.003+02:002023-10-27T21:08:56.320+02:00Stanze parlanti di G. Kawamura e M. Kondo [Recensione]<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRaiLstgu2wJtzRuvdybaQNzExYRPRb1EjwFOokt5JDz42ciiZUjjgnbCoz5M5mwXN1ZS7zOVhJ311kMng-YH4rTsBP_TUcbcCd_Fm_4_u-NDJnyaAREV7OsH33vPH1jxR2-ry_-HvczQcRc-m4uSNzzRo7d0mLiyLQD8tUSlkS6oujmsactZFQzVBgAo2/s425/Stanze.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="425" data-original-width="272" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRaiLstgu2wJtzRuvdybaQNzExYRPRb1EjwFOokt5JDz42ciiZUjjgnbCoz5M5mwXN1ZS7zOVhJ311kMng-YH4rTsBP_TUcbcCd_Fm_4_u-NDJnyaAREV7OsH33vPH1jxR2-ry_-HvczQcRc-m4uSNzzRo7d0mLiyLQD8tUSlkS6oujmsactZFQzVBgAo2/s320/Stanze.jpg" width="205" /></a></span></span></div><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;">Sette stanze da rimettere in ordine. Sette vite che si credevano troppo ingarbugliate da sciogliere. Sette storie su quel momento preciso, simile ma sempre diverso, in cui finalmente capiamo come essere felici. Miko aiuta le persone a rimettere ordine nelle loro case. Una stanza dopo l’altra, un armadio dopo l’altro, uno scaffale dopo l’altro, insieme alle case Miko mette in ordine anche le vite dei suoi clienti, esistenze che a un certo punto si sono inceppate o hanno deragliato e di cui il disordine casalingo è l’immagine. Nessuno però sa che Miko è in grado di sentire gli oggetti parlare e raccontare i loro segreti, le loro storie, le loro versioni degli eventi. Una casalinga che non riesce a disfarsi dei vestiti vecchi – e dell’immagine di come la vedeva il marito; un giornalista che non riesce a buttare via i suoi libri; una coppia di accumulatori seriali in crisi; un’anziana signora che decide di mettere in ordine le vecchie foto prima dell’estremo commiato… Sette storie, sette vite, sette stanze misteriose in un libro tra la fiaba e l’apologo, con la stessa atmosfera magica di “Se i gatti scomparissero dal mondo”.</span></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWg74sDrzZ-VAlnot9f2G67mcDD85JkdAuU1VJ6H7VFqcVXqMrFoFnu8ZbJ7mnVaxF7XX6zmF7tpBaPU6dIZKlTiivmCB0cTM6pTNKjrIdwGKCS-SDe9x7OHDZpa0p-wRxKuqLX6mCjqo9zN88Aa7rfqJLDfUCQEmWYHee3DZVbJSv-_cdcAoOJCBM6AKp/s320/recensioni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="144" data-original-width="320" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWg74sDrzZ-VAlnot9f2G67mcDD85JkdAuU1VJ6H7VFqcVXqMrFoFnu8ZbJ7mnVaxF7XX6zmF7tpBaPU6dIZKlTiivmCB0cTM6pTNKjrIdwGKCS-SDe9x7OHDZpa0p-wRxKuqLX6mCjqo9zN88Aa7rfqJLDfUCQEmWYHee3DZVbJSv-_cdcAoOJCBM6AKp/s1600/recensioni.jpg" width="320" /></a></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><span style="font-family: inherit;">Buona sera, oggi una recensione in un' ora insolita, ma mi andava di parlarvi di questa lettura terminata da un po' e che per impegni vari ed eventuali non ho potuto recensire prima...</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Quanti lettori del blog hanno come me una soffitta in cui ci sono tanti ricordi? beh, lo ammetto, pur non essendo affatto materialista, mi affeziono alle cose, e ce ne sono alcune che al solo tocco rievocano nella mia mente momenti particolari della mia vita, dal quadernino della scuola materna, al Dolce Forno, al peuche a forma di coccinella e così via, eppure a volte si tende ad ammucchiare anche oggetti che non ci lasciano e non ci hanno lasciato nulla, succede spesso, troppo spesso con gli abiti, tutti abbiamo quella parte di armadio dedicato a: "quando dimagrisco lo metterò" o ancora "quando tornerà di moda lo metterò", bene, questo libro grazie a Miko, la protagonista, affronta proprio questo "problema": riordina le stanze e la vita di sette persone, sette storie, tanti consigli ...</span></p><p style="text-align: center;"><span style="color: #a64d79;"><i>Ci sono solo tre tipi di persone che mettono in disordine. Quelli che non riescono a buttare le cose, quelli che non riescono a rimetterle al loro posto e quelli che non riescono nè a buttarle nè a rimetterle a posto.</i></span></p><p style="text-align: justify;">Miko è una ragazza che fa un lavoro molto particolare, riordina e stanze, sì, proprio così chi pensa di dover mettere un po' in ordine la propria casa chiama Miko e lei, con un modo abbastanza particolare permette ai suoi "clienti" di riordinare la propria vita, dico particolare perchè Miko sente gli oggetti e ascolta in modo particolare una scatola che porta sempre con sè e che si chiama Box, quest'ultimo è un po' come la coperta di Linus, lo porta ovunque e scopriremo la storia solo alla fine del libro e proprio per questo non vi dico nulla in merito, ma attraverso alcuni pezzi voglio farvi immergere in questo libro.</p><p style="text-align: center;"><i style="color: #a64d79;">L'aspetto di una stanza è l'interiorità stessa della persona che vi abita. Ci sono cose dentro di noi. Non sono altro che il risultato delle scelte che abbiamo compiuto in passato. Far finta di non vedere quelle cose equivale ad abbandonare la propria vita. Solo confrontandoci con ognuna di quelle cose e affrontando i ricordi e i sentimenti in esse contenuti possiamo cominciare a comprendere noi stessi.</i></p><p style="text-align: justify;">Miko dà un consiglio a coloro che intraprendono il viaggio del riordino: lasciare andare tutto ciò che non li rende felici, è solo così che ciascuno di loro troverà la serenità.</p><p style="text-align: center;"><i style="color: #a64d79;">Ci sono solo due motivi per cui le persone non riescono a buttare le cose[...] </i><i style="color: #a64d79;">L'attaccamento al passato o l'ansia per il futuro. E ci sono tre strade che possiamo scegliere nel nostro rapporto con le cose. Affrontarle ora, lavorarci in futuro, o far finta di non vederle fino a quando moriremo.</i></p><p style="text-align: justify;">Dall'anziana signora che decide di riordinare le fotografia accumulate durante tutta la vita, all'accumulatore seriale, alla ragazza succube delle decisioni della mamma, queste alcune delle storie che vi accompagneranno durante la lettura.</p><p style="text-align: justify;">Un libro che pur avendo alcuni passaggi interessanti non è riuscito a prendermi, avevo alte aspettative che purtroppo non sono state soddisfatte, nella trama viene citato "Se i gatti scomparissero dal mondo", no, questo libro non vi si avvicina affatto, nè per l'atmosfera nè per la scrittura, nè per il tema trattato, ecco, quello se non lo avete letto recuperatelo, per me è un insieme di spunti di riflessioni, un libro ricco, completo.</p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></span></p>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-53406764840469703532023-10-27T16:30:00.053+02:002023-10-27T22:18:38.118+02:00Ci vediamo per un caffè di T. Kawaguchi [Recensione]<p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #0f1111;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO40sSJ5ik-qBQDptd0du0GolUKe5-XA7R-kWp_j-PtYnCqfsgkszXzuWtBsutk6ETdMI7LcZjorftS17SMgd5pCyc8sHfDQZk1o-E_EJF5Ez353w6JOgetUkQak0f9XFJYWX9ZfJ0fjNyF6xDO9KLwfLVxBll6bLRK-dFpXVB8P_0ZZlcqqdq3jyIVG09/s425/caff%C3%A8.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="425" data-original-width="276" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO40sSJ5ik-qBQDptd0du0GolUKe5-XA7R-kWp_j-PtYnCqfsgkszXzuWtBsutk6ETdMI7LcZjorftS17SMgd5pCyc8sHfDQZk1o-E_EJF5Ez353w6JOgetUkQak0f9XFJYWX9ZfJ0fjNyF6xDO9KLwfLVxBll6bLRK-dFpXVB8P_0ZZlcqqdq3jyIVG09/s320/caff%C3%A8.jpg" width="208" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Tra le montagne del Giappone si nasconde un luogo leggendario. Sono tanti coloro che lo cercano, perché si racconta che chi è abbastanza determinato possa riuscire a trovarvi le risposte di cui ha bisogno. Per raggiungerlo basta seguire l'aroma intenso del caffè, varcare la soglia, sedersi e ordinare una tazza fumante. Ma solo chi non lascerà raffreddare la bevanda potrà rivivere l'istante del suo passato in cui ha preso una scelta alla quale continua a ripensare, in cui è rimasto in silenzio quando avrebbe voluto dire la verità, in cui ha dato la risposta sbagliata. Sono pochissimi i fortunati che hanno saputo cogliere l'occasione. Tra di loro ci sono il professor Kadokura, che ha trascurato la famiglia per il lavoro; i coniugi Sunao e Mutsuo, addolorati per la scomparsa dell'amatissimo cane; Hikari, pentita di non aver accettato la proposta di matrimonio del fidanzato Yoji; e infine Michiko, che è tornata nel locale in cui aveva incontrato il padre. Ognuno ha una storia diversa, ma tutti hanno lo stesso sguardo rivolto all'indietro, verso il momento in cui avrebbero potuto agire diversamente. Solo chi ha il coraggio di rievocare quell'istante avrà la possibilità di vederlo sotto un'altra luce e vivere con serenità il presente. I libri di Toshikazu Kawaguchi sono un appuntamento irrinunciabile per il pubblico italiano. Dopo "Finché il caffè è caldo" Kawaguchi ci ha donato speranza e spensieratezza, diventando uno degli scrittori più apprezzati dai lettori e dalla stampa. Ora ci regala un nuovo episodio della caffetteria in cui ognuno di noi vorrebbe entrare, ritrovando alcuni personaggi del primo romanzo. Perché c'è sempre un modo per rimediare al primo errore, ma anche al secondo e al terzo. Possiamo sempre riscrivere la nostra vita.</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #0f1111;"><span></span></span></p><a name='more'></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTGyToylFcHKSeIHIDn8JhIvNlstWBHTWoVmR7Y9QY-a_urqxevwC7iLvDrYb6y1iNiSED8zRLRL9g4ssry98NF0x_HeBjouyjsX8bQxAV4W1UYMJ1kuCLXS-JVIEoCTJkLSUf-GivDjx0YYSHjaDk6qn3lftzSHD0gQSl5eIHOaxIWVRUpfxh0rYIh587/s320/recensioni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="144" data-original-width="320" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTGyToylFcHKSeIHIDn8JhIvNlstWBHTWoVmR7Y9QY-a_urqxevwC7iLvDrYb6y1iNiSED8zRLRL9g4ssry98NF0x_HeBjouyjsX8bQxAV4W1UYMJ1kuCLXS-JVIEoCTJkLSUf-GivDjx0YYSHjaDk6qn3lftzSHD0gQSl5eIHOaxIWVRUpfxh0rYIh587/s1600/recensioni.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Accomodatevi comodamente nel mio blog, questo pomeriggio vi offro un caffè, ma non uno qualunque, il caffè della speciale caffetteria che abbiamo conosciuto e amato (almeno io) con <a href="http://lalibreriaincantatadiselene.blogspot.com/2021/03/finche-il-caffe-e-caldo-di-t-kawaguchi.html">Finchè il caffè è caldo</a> e <a href="https://lalibreriaincantatadiselene.blogspot.com/2023/02/il-primo-caffe-della-giornata.html">Il primo caffè della giornata</a>.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Come nei precenti libri l'autore ci mostra quattro viaggi nel passato, un archeologo poco dedito alla vita famigliare decide di incontrare di nuovo la moglie, una donna torna indietro nel tempo per incontrare il suo cucciolone, una ragazza intraprende questo magico viaggio per vedere il ragazzo che non ha voluto sposare ed infine una ragazza pensa che incontrare il padre sia la cosa migliore da fare.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Poche pagine piene di sentimenti, che commuovono, portano il lettore a vivere ciascuna storia come fosse la propria, ancora una volta Kawaguchi mi stupisce per come, pur mantenendo intatti stile e ambientazione, riesce a ricreare sempre nuove emozionanti situazioni.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Tra tutte le storie ho prediletto quella che racconta l'amore tra due giovani coniugi e il loro cane, non che le altre storie non mi abbiano lasciato nulla, ma ho quattro gattini, di cui due da dieci anni e pensare che purtroppo la loro vita non è lunga come la nostra, e che vorrei accarezzarli fino al loro ultimo respiro, mi ha fatta entrare in piena empatia con questa storia, tanto da ritrovarmi a piangere come se stessi vivendo anche io quell'attimo e proprio mentre piangevo il mio micino Dante si è avvicinato miagolando e strusciando il suo caldo corpicino tra le mie gambe mi ha dato un po' di conforto, come solo loro sanno fare, in silenzio, senza essere invadenti....</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Leggerei questo autore sempre, tocca l'anima, se dovessi paragonarlo ad un autore italiano nominerei Bussola, le loro storie mi fanno lo stesso effetto.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">SUPERCONSIGLIATO!!!</div><br /><span style="font-family: inherit;"><br /></span><p></p>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-10928799380839827442023-10-04T14:03:00.000+02:002023-10-04T14:03:10.710+02:00Shiver - Una storia di amore e di lupi di M. Stiefvater [Recensione] <p style="text-align: left;"><span style="background-color: white; color: #0f1111; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf8SVT39-pIeFdLKPpXtx22jYO2xtDYtB5M6LzXDOLR-jARkMi5VXIG5nMF9Lst-7Cea0a0f2HFcQxJCCA2upjFn9NUtFLqF33RWj7oV8QWezYziNU6lr6n1xkF4w_HKoYRqko_W3HQck6a1YsnAQjBluTv5Du2GmeU18s7WNrKuEMmQkJLwxrulrQTY8B/s425/shiver.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="425" data-original-width="275" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf8SVT39-pIeFdLKPpXtx22jYO2xtDYtB5M6LzXDOLR-jARkMi5VXIG5nMF9Lst-7Cea0a0f2HFcQxJCCA2upjFn9NUtFLqF33RWj7oV8QWezYziNU6lr6n1xkF4w_HKoYRqko_W3HQck6a1YsnAQjBluTv5Du2GmeU18s7WNrKuEMmQkJLwxrulrQTY8B/s320/shiver.jpg" width="207" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Grace e Sam non si sono mai parlati, ma da sempre si prendono cura l'una
dell'altro. Non si conoscono, eppure lei rischierebbe la vita per lui, e lui
per lei. Perché Grace, fin da piccola, sorveglia i lupi che vivono nel bosco
dietro casa sua, e in particolare uno dotato di magnetici occhi gialli, che
negli anni è diventato il suo lupo. E perché Sam da quando era un bambino vive
una doppia vita: lupo d'inverno, umano d'estate. Il caldo gli regala pochi
preziosissimi mesi da essere umano prima che il freddo lo trasformi di nuovo.
Grace e Sam ancora non si conoscono, ma tutto è destinato a cambiare: un
ragazzo è stato ucciso, proprio dai lupi, e nella piccola città in cui vive
Grace monta il panico, e si scatena la caccia al branco. Grace corre nel bosco
per salvare il suo lupo e trova un ragazzo solo, ferito, smarrito, con due
magnetici occhi gialli. Non ha dubbi su chi sia, né su ciò che deve fare.
Perché Grace e Sam da sempre si prendono cura l'una dell'altro, e adesso hanno
una sola, breve stagione per stare insieme prima che gelo torni e si porti via
Sam un'altra volta. Forse per sempre.<span><a name='more'></a></span></span><p></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit; text-align: justify;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGfURnyhbr657iQ84LElniL9nMQu5IBI7clBUBI85vvd4Jix0eC6_7uf19o32k4kDmU44NV9YweLmRs6agq6qD1_Y2-buoaxjijKIgNqX13LMJF13YNO9tbo76aYi9sYx1qpxvgX9DuhLpARalx1D4Q1T6Dr13y03LnUZiQ6efTZczQCQKbnB73APcl-hh/s400/recensioni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="180" data-original-width="400" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGfURnyhbr657iQ84LElniL9nMQu5IBI7clBUBI85vvd4Jix0eC6_7uf19o32k4kDmU44NV9YweLmRs6agq6qD1_Y2-buoaxjijKIgNqX13LMJF13YNO9tbo76aYi9sYx1qpxvgX9DuhLpARalx1D4Q1T6Dr13y03LnUZiQ6efTZczQCQKbnB73APcl-hh/s320/recensioni.jpg" width="320" /></a></div><br />Era da un sacco di tempo che
avevo voglia di leggere Shiver, eppure non ho mai deciso di prendere in mano
questo libro e dedicargli del tempo, ma come sempre le challenge librose alle
quali partecipo mi danno l’input per spolverare vecchi libri e dargli una
possibilità.<p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Questa è stata la volta di
Shiver, un libro che racconta la storia di Grace e Sam, da quando Grace ne ha
ricordo la sua casa è sempre stata sul limitare del bosco, ed è proprio da
quegli alberi che, mentre si gode il panorama dall’altalena ricavata da uno
pneumatico, viene attaccata da un branco di lupi, uno fra tutti la colpisce mentre
inerme aspetta la sua dipartita, un lupo dagli occhi gialli, ipnotici, lo
stesso lupo che vedrà più volte durante gli anni immerso nella boscaglia, quasi
a volerla sorvegliare.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">I lupi sono per Grace un’ossessione,
l’unico argomento di cui vuole parlare, l’unico argomento che la farà litigare
con Olivia, la sua migliore amica, eppure lei sa che tra i lupi del suo bosco c’è
il SUO lupo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Le giornate di Grace passano
lente, tra lezioni, compiti e cene per i genitori, fin quando qualcosa non
sconvolge la cittadina di Mercy Falls, un ragazzo, Jack, viene sbranato dai
lupi, inizia così la caccia a questi ultimi, del resto il male va estirpato dalla
radice (ovviamente è un commento ironico). Grace sa che deve fare qualcosa,
anche il SUO lupo è in pericolo, e come se lo è, sarà proprio un ragazzo con un
colpo di fucile nella spalla, dagli occhi gialli, ad apparire e a chiedere
aiuto sulla veranda di Grace, è così che avrà inizio la scoperta di quegli
esseri di cui aveva sempre e solo sentito parlare ma che in fondo era sicura di
conoscerne l’esistenza. Grace ha appena conosciuto un licantropo, il suo lupo
altri non è che un bellissimo ragazzo che ha bisogno di aiuto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Un libro che grazie ai due POV
presenti ci mostra i pensieri di Grace e di Sam (è così che si chiama), ci fa
conoscere le loro paure, i loro desideri…<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ogni capitolo inizia con l’indicarci
chi leggeremo e quanti gradi ci sono all’esterno, strano, è questo che ho
pensato appena ho iniziato il libro, ma andando avanti con la lettura ho capito
che i gradi indicati erano molto importanti per la trama, perché più i gradi
sono bassi, maggiore è la possibilità che i licantropi si trasformino in lupi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Una lettura che scorre, leggera,
primo di una tetralogia che mi ha lasciata con la curiosità di scoprire cosa
succederà nel prossimo capitolo. Se cercate un libro che non impegno molto, che
sia piacevole, ed ovviamente se vi piacciono le storie sui licantropi Shiver
sarà un buon compagno di relax!</span><o:p></o:p></p>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-47641703338162027522023-09-20T14:25:00.001+02:002023-09-20T14:25:47.181+02:00E non vissero per sempre felici e contenti di S. Garber [Recensione]<p style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgdZbiiD9Wb0Z9NhbGtvIh1X3pFmiGKDgvt4CEIDpVrTi8zHFTnt1KE897GVxkH1d2ful5lxUnqJDqiOJ-qO-YQHnAG0-mmUykCxQrMsoEKaL6RXacmC6OQtAC7Hk15DdBBSyMbEZHIhl2H9l1WCuYvCggcyqwPZUxxUGm3NPz0dhqqGwzEutDqfP_nWrx/s499/e%20non.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="332" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgdZbiiD9Wb0Z9NhbGtvIh1X3pFmiGKDgvt4CEIDpVrTi8zHFTnt1KE897GVxkH1d2ful5lxUnqJDqiOJ-qO-YQHnAG0-mmUykCxQrMsoEKaL6RXacmC6OQtAC7Hk15DdBBSyMbEZHIhl2H9l1WCuYvCggcyqwPZUxxUGm3NPz0dhqqGwzEutDqfP_nWrx/s320/e%20non.jpg" width="213" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Dopo che Jack la tradisce, Evangeline Volpe giura che non si fiderà mai più di lui. E ora che ha scoperto la sua magia, può anche risolvere le situazioni rimaste in sospeso, e anche riscattare la possibilità di un lieto fine che Jack le aveva portato via. Ma deve continuare a fare i conti con la profezia che la condanna a essere la «chiave» capace di aprire il leggendario Arco del Valory. Eve si intestardisce a fare tutto da sola, ma deve rassegnarsi: non può. L’aiuto di Jacks le è necessario ma, al tempo stesso, questo aiuto diventa sempre più disinteressato. Man mano che i due si conoscono meglio, e si conoscono davvero, l’attrazione che li ha sempre, in fondo, legati, diventa sempre più forte e meno difficile da negare. Quali che fossero gli obiettivi di partenza di Jacks alla fine – e senza l’ausilio di alcuna magia – si riducono a uno solo, a inseguire la possibilità concreta di una felicità insieme a Eve. Il destino però, o meglio il Tempo, pare decidere diversamente. Insieme, dovranno combattere vecchi amici, nuovi nemici, e una magia che gioca con testa e cuore. Evangeline si è sempre fidata del suo cuore, ma questa volta non sa se può farlo…</span><p></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigOVmpDf5fZeYuaZpSksd_pOIkS-PVAmk8IJ6zTMK9tFQ0MU3-RQewACyHE9wDXQdwOGWvxxO3ADVQVTx297yoVEVP343fRQTd5XjwLTipdfuQnyIzKcPfWzmD2YgeZNJEiA2o2wZ4jHxZHGSpZHItgjAFM2hQdVPtB9EnLGeixy4GsGo_FAn-T3l-9y_U/s320/recensioni.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="144" data-original-width="320" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigOVmpDf5fZeYuaZpSksd_pOIkS-PVAmk8IJ6zTMK9tFQ0MU3-RQewACyHE9wDXQdwOGWvxxO3ADVQVTx297yoVEVP343fRQTd5XjwLTipdfuQnyIzKcPfWzmD2YgeZNJEiA2o2wZ4jHxZHGSpZHItgjAFM2hQdVPtB9EnLGeixy4GsGo_FAn-T3l-9y_U/s1600/recensioni.jpg" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;">E non vissero per sempre felici e contenti è il secondo libro della nuova saga creata dalla Garber, in questo capitolo ancora una volta i protagonisti principali sono Evangeline Volpe (ribadisco che avrei mantenuto il cognome in lingua originale: Fox) e il Fato di Cuori (Jacks) e ovviamente l'Arco dei Valory.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La Piccola Volpe, come ama chiamarla Jacks, è sempre più determinata ad evitare che l'Arco venga aperto, perchè non sa cosa possa celarsi dietro quel maestoso cancello, perchè nessun libro riesce a darle una risposta, del resto come potrebbero se ogni volta che una persona legge una pagina i libri decidono di cambiarne le parole, ma soprattutto non vuole aprirlo perchè a chiederle insistentemente di farlo è Jacks, lo spregevole Jacks che ha maledetto il suo amore, che ha fatto saltare le sue nozze, lo stesso Jacks da cui è follemente attratta... ma come amare un Fato che ti usa come una pedina? Come amare l'uomo il cui bacio è mortale? Evangeline può fare solo una cosa, dimenticarsi di lui e soprattutto non fidarsene, eppure le strade dei due saranno "stranamente" sempre collegate, anche quando la Piccola Volpe decide di proseguire l'avventura da sola, lui sarà sempre lì pronto a sostenerla, a incoraggiarla, a confonderla, a salvarla, anche se questo potrebbe dire perderla per sempre.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per aprire l'Arco servono delle particolari pietre:</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: center;"><b><i>"Una per la fortuna. Una per la verità. Una per la gioia. Una per la giovinezza. Ma badate: le pietre sono potenti, ingannevoli. [...]."</i></b></div><div style="text-align: center;"><b><i><br /></i></b></div><div style="text-align: justify;">E sarà Evangeline a doverle trovare, solo così riuscirà a liberare l'amato Apollo dalla maledizione che lo affligge e che lo costringe a seguire Eve al solo scopo di ucciderla.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il Fato di cuori, che già amavo dal primo libro si riconferma l'uomo spietato e strafottente che piace a noi lettrici, il cattivo che stravolge le vite di chi intercetta il suo cammino, mentre Evangeline continua a rimanere una giovane ingenua che cerca l'autonomia che non potrà mai avere, anche se nel corso della storia a volte sembra vedere qualche barlume di lucidità in lei...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ovviamente il libro termina lasciando il lettore con l'amaro in bocca, speravo in un finale diverso, cosa impossibile visto che ci sarà un seguito, ma a dir la verità l'ho sperato. </div><div style="text-align: justify;">Vi starete chiedendo se consiglio questo libro, beh, se avete letto il primo, continuate la saga, ma se dovessi indicare una saga da iniziare di sicuro non sarebbe questa, sappiamo bene che l'autrice può fare di più, attendiamo il seguito e speriamo in una svolta.</div>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-1647543619767472172023-06-26T16:39:00.002+02:002023-06-26T16:39:30.888+02:00Questa volta leggo... Figlia della cenere di I. Tuti [recensione] <p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">È il primo mese, e spero che non sarà l'ultimo, che il blog partecipa ad una rubrica molto carina e particolare: Questa volta leggo... Ogni fine mese, inizio di quello successivo, le organizzatrici scelgono un tema al quale i blog (trovate gli altri blog coinvolti al termine della recensione) che desiderano partecipare devono collegare una lettura ed ovviamente una recensione del libro scelto, la "parola d'ordine" di questo mese era UOMO, e io per questo tema ho scelto... (Rullo di tamburi!!!)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTQHq_SSCxqWd3HZdJGhA7w-kilovzALNM-flTHyCAOQjAlgesOO1WUmSmVIrVOFHV_BWo-9vtoMUqIB-MoPcM3L0DE-dM2Jzq0_HfnwOEVpteotjHTOUgPaTpPOld9xR-mJujPi0UVLRTd2MPzZHDFRjqDXQIJbhJip6AMQrvEEpX8B_g7yCYoCMKj0cS/s1000/71Iy9TYmukS._AC_UF1000,1000_QL80_FMwebp_.webp" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="674" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTQHq_SSCxqWd3HZdJGhA7w-kilovzALNM-flTHyCAOQjAlgesOO1WUmSmVIrVOFHV_BWo-9vtoMUqIB-MoPcM3L0DE-dM2Jzq0_HfnwOEVpteotjHTOUgPaTpPOld9xR-mJujPi0UVLRTd2MPzZHDFRjqDXQIJbhJip6AMQrvEEpX8B_g7yCYoCMKj0cS/s320/71Iy9TYmukS._AC_UF1000,1000_QL80_FMwebp_.webp" width="216" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">«La</span><span style="font-family: inherit;"> mia è una storia antica, scritta nelle ossa. Sono antiche le ceneri di cui sono figlia, ceneri da cui, troppe volte, sono rinata. E a tratti è un sollievo sapere che prima o poi la mia mente mi tradirà, che i ricordi sembreranno illusioni, racconti appartenenti a qualcun altro e non a me. È quasi un sollievo sapere che è giunto il momento di darmi una risposta, e darla soprattutto a chi ne ha più bisogno. Perché i miei giorni da commissario stanno per terminare. Eppure, nessun sollievo mi è concesso. Oggi il presente torna a scivolare verso il passato, come un piano inclinato che mi costringe a rotolare dentro un buco nero. Oggi capirò di dovere a me stessa, alla mia squadra, un ultimo atto, un ultimo scontro con la ferocia della verità. Perché oggi ascolterò un assassino, e l’assassino parlerà di me.» Dopo "Fiori sopra l’inferno" e "Ninfa Dormiente", torna il commissario Teresa Battaglia in una storia intrisa di spietatezza e compassione, di crudeltà e lealtà, di menzogna e gentilezza. L’indagine più pericolosa per Teresa, il caso che segna la fine di un’epoca.<span><a name='more'></a></span></span></div></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixZsBkX4alvqPqm4F7jnksVTo2QISwhvnNu3bZAxucl9IHD3KXEtX4kVhWlz1Q0JmVBRgSL5FJqldLx6wuSiuDtQGl5zZCtHNIt41nuVN5ctLpJEsYkYWbA-l0e54rMYCdvik6QS91A9CCAzYfc8DxX6M3EJ78eyZ1z2SrkqsKTWY99RS1x_yi9Z0YHvmC/s300/recensione-elija.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="161" data-original-width="300" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixZsBkX4alvqPqm4F7jnksVTo2QISwhvnNu3bZAxucl9IHD3KXEtX4kVhWlz1Q0JmVBRgSL5FJqldLx6wuSiuDtQGl5zZCtHNIt41nuVN5ctLpJEsYkYWbA-l0e54rMYCdvik6QS91A9CCAzYfc8DxX6M3EJ78eyZ1z2SrkqsKTWY99RS1x_yi9Z0YHvmC/s1600/recensione-elija.png" width="300" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Ammetto di aver saltato un tassello che però prometto di recuperare al più presto, non prima però di aver dedicato il mio tempo all'ultimo capolavoro di questa autrice, ergo aspettatevi un'altra recensione su Teresa Battaglia, dopo aver fatto questa breve premessa vi dico che, seppur mi è mancato la causa dello stato d salute fisica di Teresa, passate le prime 10 pag ci si immerge nella nuova storia per cui se qualcuno di voi si sta chiedendo se è possibile leggere -Figlia delle ossa- senza aver letto -ninfa dormiente- vi dico che si può fare, anche se qualche gap c'è! </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Figlia delle ossa non è una storia ma sono per la prima parte del testo due storie concatenate seppur una a distanza di 27 anni dall'altra, alle quali via via si interseca una terza storia risalente, pensate un po', al III secolo... </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">In questo libro la Tuti ci mostra una parte di Teresa tenuta nascosta nei primi due libri, ovvero la sua storia, la storia di Teresa donna, docile, sognatrice, speranzosa, con la voglia di crescere professionalmente e con la paura di contrariare l'uomo che ama e che ha scelto di sposare.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Costante che unisce le due storie? GIACOMO MAINARDI, un killer spietato che fa di parte delle sue vittime pezzi di mosaico da i castrare in maniera perfetta per riprodurre la donna che, a modo suo, pensa d amare, forse come una madre, forse come l'unica persona che lo ha sempre capito e mai giudicato, che ha cercato di scavare nel subconscio della mente di quell'uomo che per tutti altri non era che uno spietato assassino di vecchietti. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Eppure è proprio Giacomo l'uomo che Teresa va a trovare una volta al mese, è lui che dopo l'evasione si è costituito e ha deciso d parlare solo con lei, sono i racconti di cui Teresa non ha più memoria che lentamente accrescono quel macabro quadro...</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Ed è quella statuetta di osso che forse spingerà Teresa ancora una volta a mettersi in gioco, perché è così che ci lascia la Tuti con la non risoluzione del nuovo caso ma la visione futura della sua nuova opera e l'affacciarsi al suo passato per farci comprendere chi c'è dietro quella donna dalla maschera dura.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Un libro che mi ha preso tantissimo, tanto da averlo letto in soli tre giorni ma che ha impegnato la mia mente per un bel po', amo i thriller psicologici e i suoi ahimè sono sempre un po' titubante a leggerli, ho letto fiori sopra l'inferno dopo anni che m guardava in cagnesco dalla libreria, ho iniziato più volte ninfa dormiente, abbandonato dopo poche pagine, ho letto questo libro per una challenge, e ogni volta che leggo l'ultima pagina mi chiedo sempre perché non lo avessi iniziato prima e la risposta è sempre la stessa, per colpa delle copertine, sono cover che non m attirano, che non mi fanno assaporare quel gusto di mistero e psicologia che invece nasconde al suo interno, eppure ancora una volta la Tuti mi ha piacevolmente stupito, non mi rimane che catapultarmi su "MADRE D'OSSA" per poi tornare indietro e capire come Teresa Battaglia si trova a dover camminare reggendosi ad un bastone.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Ovviamente: ⭐⭐⭐⭐</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkBk3Qk1gWFbf5dvAVREM4QVZrg-CLP2_EJrVXewikXRYzcGh_0lIV0DYQlx4REMgc4gqaeEx019LNAd-hCbcU681EflPgaF4tV2bymOy4iqFEWbptLbQ7sLpAMPRndc4dMzgtc-x7xVxCsjA19T-aS5T0JWYZG7Xv_1edcd_8ZcIcUbfdcIdKBpYQwd9h/s1080/FB_IMG_1687789892004.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkBk3Qk1gWFbf5dvAVREM4QVZrg-CLP2_EJrVXewikXRYzcGh_0lIV0DYQlx4REMgc4gqaeEx019LNAd-hCbcU681EflPgaF4tV2bymOy4iqFEWbptLbQ7sLpAMPRndc4dMzgtc-x7xVxCsjA19T-aS5T0JWYZG7Xv_1edcd_8ZcIcUbfdcIdKBpYQwd9h/s320/FB_IMG_1687789892004.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><br />Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-28536039167478774752023-04-29T16:00:00.001+02:002023-04-29T16:00:00.130+02:00Le ricette perdute del ristorante Kamogawa di K. Hisashi<p style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq-ZjpdMQMHpZIG_KqISp5C5B930McFP88tWQRRLSWOE7bp3xIua6MfSbVdmabwSaVseqIntOwPnueAWYvkppIH0ScK0tleYtWiZLtxzEmX7D3EnELp0SkEyAK09GGAIXxp_cwCqxQyJXR8qtAyvoTi0bFZ5QOuFh9itypbLhGlSsXXeBkXxFNJ2BOdg/s1000/81B9AK5uarL._AC_UF894,1000_QL80_FMwebp_.webp" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="639" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq-ZjpdMQMHpZIG_KqISp5C5B930McFP88tWQRRLSWOE7bp3xIua6MfSbVdmabwSaVseqIntOwPnueAWYvkppIH0ScK0tleYtWiZLtxzEmX7D3EnELp0SkEyAK09GGAIXxp_cwCqxQyJXR8qtAyvoTi0bFZ5QOuFh9itypbLhGlSsXXeBkXxFNJ2BOdg/s320/81B9AK5uarL._AC_UF894,1000_QL80_FMwebp_.webp" width="204" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">In un vicoletto di Kyoto, tra vecchi templi e piccole botteghe, c'è il ristorante Kamogawa. Un locale accogliente dove, con ricette uniche e preparate a regola d'arte, un padre e una figlia aiutano i clienti a rivivere i momenti piú importanti della loro vita. Un libro caldo, evocativo, a tratti nostalgico, che mescola tutto il fascino fiabesco e rincuorante del Giappone al piacere e alla sensualità del cibo. A Kyoto, alle spalle del tempio Higashi Hongan, al riparo dalle folate del monte Hiei, c'è un'osteria gestita da Kamogawa Nagare e dalla figlia Koishi. È qui che clienti abituali e avventori di passaggio approdano per chiedere ai proprietari, che hanno fama di investigatori di enigmi culinari, di rintracciare le loro ricette del cuore: cibi unici, stravaganti, legati a un periodo speciale della loro vita. Da un uomo vedovo che vuole riassaggiare gli udon che gli cucinava la moglie scomparsa, allo stufato di manzo che una vecchina ricorda di aver mangiato all'unico appuntamento, finito male, con il suo primo amore. Un omaggio nipponico all'importanza dei ricordi, delle tradizioni e, naturalmente, alla cucina.</span></div></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111;"><span></span></span></p><a name='more'></a>Ultimamente, uscendo dalla mia confort zone sto apprezzando sempre di più questi romanzi ambientati nel lontano Giappone, amo immergermi nei colori dei ciliegi in fiore, nella generosità dei suoi abitanti e vivere le storie che gli autori ci propongono.<p></p><p style="text-align: justify;"><span style="">Quest'oggi vi parlo di un romanzo di poco più di 150 pagine, una lettura veloce e molto scorrevole capace però di allietarvi la giornata, ma prima di presentarvi il ristorante Kamogawa vorrei porvi una domanda: quale piatto collegate al ricordo di un caro/o, di un amore, di un'amicizia... Quale piatto ordinereste per rievocare il ricordo più prezioso che tenete nel cuore?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style=""><span>Strana domanda vero?! In effetti letta così lo potrebbe sembrare eppure vi assicuro che nel ristorante di Nagare e Koishi, rispettivamente padre e figlia, è questo che avviene; il ristorante è "nascosto" all'occhio di molti, vi si entra se è il destino a indicarvi la strada e questo perché nel ristorante Kamogawa non ci si reca solo per appagare il gusto ma, spesso e volentieri chi vi entra ha bisogno di appagare l'anima.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style=""><span>Il ristorante è molto particolare perché, dopo aver degustato le prelibatezze che Nagare e Koishi propongono ai clienti questi potranno recarsi nell'ufficio di Koishi e, dopo aver compilato un questionario con i propri dati personali sarà Koishi a formulare le domande che permetteranno al padre di riprodurre la pietanza scelta. In q</span></span><span>ueste pagine incontreremo l'ex collega di Nagare che vuole nuovamente gustare gli udon della defunta moglie, una donna che ha bisogno di gustare lo stufato di carne appena assaggiato durante l'incontro in cui riceverà la proposta di matrimonio, il primo ministro sotto falso nome che sente la necessità di sentire di nuovo il sapore del curry allo sgombro e ancora Asuka e i suoi spaghetti alla Napolitan in ricordo del nonno ed infine, ma non per ordine di importanza, conosceremo Hiroshi, un ragazzo che vuole assaggiare per un'ultima volta lo squisito brodo di carne che gli preparava la sua defunta mamma.</span></p><p style="text-align: justify;"><span>Ciascuno di loro ci racconta la propria storia, le proprie paure, insicurezze. L'autore affida a noi lettori uno spaccato di vita di ciascun protagonista e ci fa riflettere su come il senso del gusto, dell'olfatto, la cucina in sé possa rievocare in noi tante emozioni.</span></p><p style="text-align: justify;"><span></span></p>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-44979354590288413392023-04-29T14:30:00.001+02:002023-04-29T14:32:09.503+02:00Omicidio fuori stagione di Arwin J. Seaman<div><span style="color: #0f1111;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; font-family: inherit; font-size: 15px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuz_juXX1f9yUxg2gyWdZTg0HavIraP2vld4vw8CRPPSokpVZQpW92GoJdU71d5wBXu4EWrzQ7FEsdxD2dFGdR74JEfImS1DZ5UnZaNE_mkPWNf1NFhkEoXoB1-q--2-irO0NR_WFnd490R4x2VYJSJ8QL25e1bH02ugy8gxeAEtWLhaV2SCBGnSxBnA/s2229/108512912.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2229" data-original-width="1400" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuz_juXX1f9yUxg2gyWdZTg0HavIraP2vld4vw8CRPPSokpVZQpW92GoJdU71d5wBXu4EWrzQ7FEsdxD2dFGdR74JEfImS1DZ5UnZaNE_mkPWNf1NFhkEoXoB1-q--2-irO0NR_WFnd490R4x2VYJSJ8QL25e1bH02ugy8gxeAEtWLhaV2SCBGnSxBnA/s320/108512912.jpg" width="201" /></a></div>L'ostilità era ovunque, negli occhi degli uomini, delle donne e anche dei bambini. Sembrava che tutta la popolazione dell'isola si fosse raccolta nelle vie strette di Mörkrets con l'unico scopo di impedire allo straniero di passare. Henning Olsson non aveva mai messo piede sull'isola in veste ufficiale, ovvero come ispettore della Scientifica. Tutte le altre volte era uno svedese come tanti che veniva in gita, giusto un po' fuori stagione. Ma oggi, chiamato ad assolvere il suo lavoro, stava invadendo un territorio sacro, che non aveva a che fare con i luoghi ma con l'anima di quel posto.</span></div></div></span></div><div><span style="color: #0f1111;"><span><a name='more'></a></span></span><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Da quattro lunghi anni ormai Henning aveva voltato le spalle a Liten, consapevole che non ci sarebbe più tornato, eppure si sa, nella vita mai dire mai... </span></p><div style="text-align: justify;">Una chiamata condurrà Olson di nuovo su quell'isola, una giovane ragazza è stata ritrovata morta nelle acque ghiacciate del lago Okänd, il caso si risolverà con un semplice "è stata una ragazzata", del resto Erika Lundström ha in corpo una miscela di alcool e droghe varie che avrebbero steso anche un cavallo, ma il personale "caso" di Henning si riaprirà, Annelie infatti sarà sul luogo del delitto e fin dal principio dovrà lavorare spalla a spalla con la sua vecchia fiamma, una sola domanda riempie i silenzi che si creano, perché Liten, perché ha scelto di vivere in quella terra in cui ancora venivano definiti stranieri gli abitanti della terra ferma? </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nessuna risposta, solo silenzio, eppure non servirà tanto tempo a Henning per capire che neppure a Liten Annelie ha trovato il suo posto, anche lì continua ad essere l'ombra di se stessa e dei suoi colleghi uomini.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Henning è sicuro che non metterà più piede su quell'isola, ma una seconda vittima lo costringe a salpare nuovamente e a interfacciarsi ancora una volta con gli isolani che, anziché vedere lui e il suo sottoposto Kaj come coloro che possono riportare la tranquillità a Liten, continuano a guardarli dall'alto in basso come se fossero loro ad aver portato scompiglio su quel lembo di terra, eppure con la seconda vittima anche Owe Dahlberg inizia a credere che tra di loro ci sia un serial killer, del resto tutte le vittime vengono trovate nelle acque ghiacciate del lago con le gambe e le braccia legate così da formare una stella, ed è proprio da questo particolare che la squadra capirà, dopo un po' di tempo, che ad aver ispirato questo efferati omicidi è stato un video girato da Malin Dahlberg, figlia del capo della polizia che, per avere un po'di visibilità gira dei video utilizzando il cellulare, video in cui si diverte a "parlare male" di Liten, delle abitudini, dei cittadini, ma anche dei suoi coetanei, di quelle stelle di ghiaccio che enfatizzano in modo positivo o negativo le proprie vite.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Due adolescenti hanno già perso la vita, Olson, Annelie, Tuva, Owe, Carola non vogliono che vi siano altre perdite, fototrappole, coprifuoco, ronde notturne queste solo alcune delle misure messe in atto per salvaguardare gli abitanti dell'isola eppure la scia di sangue porterà con sé altre due giovani vite... del resto si sa, su Liten:</div><div><br /></div><div style="text-align: center;"><i><b>Se vuoi essere qualcuno</b></i></div><div style="text-align: center;"><i><b>devi morire.</b></i></div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">Omicidio fuori stagione è un libro che non si legge, si divora, ci si trova catapultati nel clima gelido di questa isola. I protagonisti ben caratterizzati, il mio preferito? Kaj, un ragazzo loquace, che vive all'ombra del suo superiore ma che osserva tanto e a volte centra l'obiettivo, Malin Dahlberg?! Una tipica quindicenne alla ricerca della propria identità che si ritroverà in mezzo ad un tornado mediatico e non solo! </div><div style="text-align: justify;">Che dire di Henning e Annelie?! Troppo orgoglioso il primo e poco pretenziosa l'altra...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;">Un libro ben fatto, complimenti a chi si nasconde dietro questo pseudonimo perché con questo scritto è riuscito a farmi viaggiare lontano dalla mia terra! </div><!--more--><p></p></div></div>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-57082148594045329932023-04-20T09:30:00.000+02:002023-04-20T09:30:00.184+02:00Aria di neve di S. Venditti [Recensione]<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj94plGA7aLJgItXbFhnQEJgO2mXyOEwotaMl_M6bUdBEJUdDKUF49G263MASF3BzHc8Bw1_oDSq0h46JI-W0sRttoMmtyQaZbqmK7zYU9_gJqYghG9giRLW8Kno6gecta26svAQFeSj192iiN30nKm9O6NP5rIJwOJ4_79NE_mk6haUEp2mT7yuahlBA/s1000/817Ra9k02tL._AC_UF1000,1000_QL80_FMwebp_.webp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="651" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj94plGA7aLJgItXbFhnQEJgO2mXyOEwotaMl_M6bUdBEJUdDKUF49G263MASF3BzHc8Bw1_oDSq0h46JI-W0sRttoMmtyQaZbqmK7zYU9_gJqYghG9giRLW8Kno6gecta26svAQFeSj192iiN30nKm9O6NP5rIJwOJ4_79NE_mk6haUEp2mT7yuahlBA/s320/817Ra9k02tL._AC_UF1000,1000_QL80_FMwebp_.webp" width="208" /></a></div>Ariel è una ragazza italo-americana che ha girato mezzo mondo e ora vive nell'adorata Napoli. Lavora come traduttrice di romanzi rosa dai titoli immancabilmente profumati di agrumi e, dopo quattro anni di fidanzamento e due di convivenza, è appena stata lasciata da Andrea, l'uomo perfetto, ispettore di polizia e compagno dolce e premuroso. In lei si aggrovigliano sconforto, delusione, rabbia, ma soprattutto la fastidiosa sensazione di vivere in una di quelle storie melense e scontate che le consentono di pagare l'affitto. È necessaria una svolta, qualcosa di tanto imprevisto quanto atteso. E così, facendosi coraggio Ariel si mette alla ricerca di un luogo dove ricominciare da zero, e presto si imbatte nel coloratissimo e disordinato appartamento di via Atri, dove vivono altri tre ragazzi: Malù, sagace archeologa con una passione per i romanzi gialli, Samuel, rappresentante di articoli per gelaterie di origini sardo-nigeriane, e Kobe, talentuoso quanto sgrammaticato pianista giapponese. Un terzetto strambo e caotico cui si aggiunge la presenza fissa di Mycroft, uno stupendo gatto nero dagli occhi verdi che, coi suoi eloquenti miagolii, non ha bisogno della parola per farsi capire alla perfezione. Ariel si sente subito a casa, e tra una chiacchiera in cucina, un concerto e una passeggiata in una Napoli infuocata di sole, le cose per lei riprendono a girare per il verso giusto, al punto che dimenticare Andrea sembra quasi possibile. Ma proprio allora un evento tragico che si consuma molto vicino ai coinquilini rimetterà tutto in gioco e sconvolgerà il microclima di via Atri. Un suicidio molto sospetto o un vero e proprio delitto della camera chiusa? Le "celluline grigie" di Malù non potranno che essere stuzzicate da questa sfida e l'archeologa-detective coinvolgerà tutto il gruppo nelle indagini, cui parteciperà anche Mycroft dando sfoggio di tutta la sua sottile, felina intelligenza.<p></p><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhciGF9A_HPeGQt7XB64AFMxpHXfXxT5aEHdYp0ZUXN_95GXm_zUphOConxq9vAywRrHGRZtHrK0A3__dbLBWoZ8WF27OgxegHV07w4ggeeqKQPoOr_1bOS1V-4JcL5-PjBY4ml97DN3EfB-wYll9krKl4LwokEl13WqToiHC0ZKnuzSJMMUlzKF1_HKw/s320/recensioni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="144" data-original-width="320" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhciGF9A_HPeGQt7XB64AFMxpHXfXxT5aEHdYp0ZUXN_95GXm_zUphOConxq9vAywRrHGRZtHrK0A3__dbLBWoZ8WF27OgxegHV07w4ggeeqKQPoOr_1bOS1V-4JcL5-PjBY4ml97DN3EfB-wYll9krKl4LwokEl13WqToiHC0ZKnuzSJMMUlzKF1_HKw/s1600/recensioni.jpg" width="320" /></a></div><p style="text-align: justify;">Cercate una lettura che vi faccia compagnia e vi faccia sorridere? Aria di neve è la risposta, un libro che in poco meno di 200 pagine vi farà desiderare di abitare all'interno 5 di via Atri, un appartamento che ospita quattro particolari inquilini: una ragazza che più che essere archeologa sembra a volte profiler, a volte una vera e propria detective, Magnum un ragazzo sardo dalla pelle color dell'ambra che lavora come rappresentante di prodotti di gelateria, da qui il suo soprannome (in realtà si chiama Samuel), poi c è Kobe, un ragazzo che per amore, o forse sarebbe più opportuno dire per gelosia, ha lasciato la sua terra, il Giappone, per seguire la dolce metà in Italia,anche se, per vari motivi che non sto qui a spiegare ma che scoprirete leggendo questo bel libro, continuano ad essere distanti pur abitando nella stessa nazione e poi c'è Mycroft, no, non sto parlando del fratello maggiore di Sherlock Holmes, bensì di un micione che comunica in modo molto esaustivo con la padroncina umana.</p><p style="text-align: justify;">A suggerire questo posto ad Ariel è stata Laura, una collega/amica alla quale dopo notti insonni confesserà che la casa nella quale conviveva con Andrea, quello che per lei sarebbe dovuto essere l'uomo col quale varcare la porta della chiesa, le appariva troppo grande, immensa, aveva bisogno di lasciarsi tutto alle spalle, solo così era sicura di riuscire a uscire dal baratro nel quale stava piano piano affondando! </p><p style="text-align: justify;">E così Ariel diventa la quinta ufficiale coinquilina dell'interno n°5 di via Atri, un palazzo che ospita anche un'arzilla professoressa di latino in pensione e una statuaria sudamericana dalle mille doti, quest'ultima però riserverà una brutta sorpresa all'intero palazzo, infatti un giorno il caro marito la troverà senza vita nel loro nido d'amore, Malù però non crede affatto al suicidio, la donna era troppo piena di vita per tentare un gesto così estremo e intraprenderà una vera e propria indagine affiancata ovviamente dall'inseparabile Mycroft che la spalleggerà in tutti i modi, questo caso vedrà però il ritorno di Andrea, l'ex di Ariel, pronto a ripartire da dove erano rimaste ma Ariel...</p><p style="text-align: justify;">No, mi fermo qui... Correte ad acquistare il libro così da conoscere l'allegra compagnia e scoprire se Malù ha ragione circa il suicidio, se Ariel si lascerà ammaliare da quell'ex che l'ha mollata in piena notte scappando come un ladro, io posso assicurarvi che è una piacevole lettura, fresca, che può trasformare un noioso pomeriggio in un pomeriggio di risate grazie a Kobe e al suo italiano improvvisato, alle marachelle di Mycroft e alle belle serate trascorse nell'afa napoletana!</p><p style="text-align: justify;"><br /></p>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-49558420693053450292023-04-19T17:00:00.001+02:002023-04-19T17:13:41.300+02:00The final Gambit di J.L. Barnes [Recensione]<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"> <span style="color: #0f1111;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjtkNsJ3tz-gevvFBylF9uv5VBjaG_vNokH52l5jm3XfO2aUOHq7N3Up6tsQDJw1Mvwg_T_lpegU-LXeslS1Fpihq67Qm9hVjQbEYD3Lx1EiPxOYXuLTIWrFBFL9TXyFQEpTlZsxVMCOTSwnZElD7UWU0Sn_U04D9TfCn6zZXKePQKwgwKL9tJB2GuWsQ" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="500" data-original-width="325" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjtkNsJ3tz-gevvFBylF9uv5VBjaG_vNokH52l5jm3XfO2aUOHq7N3Up6tsQDJw1Mvwg_T_lpegU-LXeslS1Fpihq67Qm9hVjQbEYD3Lx1EiPxOYXuLTIWrFBFL9TXyFQEpTlZsxVMCOTSwnZElD7UWU0Sn_U04D9TfCn6zZXKePQKwgwKL9tJB2GuWsQ" width="156" /></a></span></span></div><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;">«Scommetterei tutto quello che ho su di te, anzi, su di noi, contro tutto il mondo.» Avery e i fratelli Hawthorne sono tornati. E, in questa nuova sfida, chi vince prende tutto. Anche in amore. Un segreto inconfessabile, un cuore confuso, una partita che si decide all'ultima mossa: il terzo volume di The inheritance games. Avery Kylie Grambs è finalmente vicina all'obiettivo: le bastano ancora poche settimane a Casa Hawthorne e finalmente otterrà l'eredità di Tobias. Ma a che prezzo? I paparazzi le stanno sempre alle costole, subisce pressioni da ogni dove e il pericolo è ormai una costante della sua vita. Incredibile a dirsi, l'unico aspetto positivo della situazione sono i quattro fratelli Hawthorne. E sono proprio loro gli alleati di Avery, quando un visitatore inatteso si presenta alla porta di Casa Hawthorne, chiedendo l'aiuto della ragazza e cambiando all'improvviso tutte le carte in tavola. In un istante diviene subito chiaro a tutti che ci sono un altro indovinello da risolvere e un'altra partita da giocare. E agli Hawthorne non piace proprio perdere... Il terzo volume di The Inheritance Games, la saga bestseller di Jennifer Lynn Barnes che sta facendo impazzire i lettori di tutto il mondo. Spericolati e sempre determinati a vincere, gli Hawthorne con i loro indovinelli saranno presto oggetto di una serie tv realizzata dagli Amazon Studios.</span></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span></span></span></p><a name='more'></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEe_XBfyFWCnQf7fccqf_v8z5ZuInYwz5aVUZLHm4xWwSGz8rxlCNGovwkfi_PbDPNl-hzq5mTb-xpfgmpnBPwo80t5YYbg7k2I5h9hpQPmza8OUY4hfxacvOda-noXpxHmVhZToVapCoPyFjACUs1zfCoGlFmn4B317uprKDW9qzIMaFSBmRw9DG8Ug/s320/recensioni.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="144" data-original-width="320" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEe_XBfyFWCnQf7fccqf_v8z5ZuInYwz5aVUZLHm4xWwSGz8rxlCNGovwkfi_PbDPNl-hzq5mTb-xpfgmpnBPwo80t5YYbg7k2I5h9hpQPmza8OUY4hfxacvOda-noXpxHmVhZToVapCoPyFjACUs1zfCoGlFmn4B317uprKDW9qzIMaFSBmRw9DG8Ug/s1600/recensioni.jpg" width="320" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;"><br /><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;">Che cos'è la condizione umana, se non perché io?</span></div></span><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;">È questa la domanda che assilla la giovane Avery fin da quando il grande e terribile Tobias Hawthorne le ha lasciato la sua intera eredità.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;">Manca poco al compimento del diciottesimo anno di Avery, condizione che la vedrà diventare miliardaria, ma a quale prezzo? Paparazzi che cercano di carpire segreti ovunque, gente "vicina" che tenta di ucciderla, conoscenze che le sconvolgono le giornate e per non farci mancare nulla anche l'arrivo della figlia di Toby Hawthorne davanti al cancello della sua residenza, la ragazza, madida di sudore e con qualche livido in volto porta una brutta notizia: qualcuno ha rapito Toby e lo sta torturando... </span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;">Qual è il prezzo da pagare per essere la prescelta? E quali equilibri si alterano se quella che ci si trova davanti è l'esatta copia della defunta Emily? </span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><i>A volte si ha un'idea di una persona, di chi è, di come sareste insieme. Ma a volte è solo questo: un'idea. E per tanto tempo ho temuto di aver amato l'idea di Emily più di quanto sarò mai capace di amare qualcuno di reale".</i></span></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><i>Mi guardò come se l'atto di farlo fosse doloroso e dolce. "Non è mai stata solo l'idea di te, Avery."</i></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;">Ancora enigmi, ancora scelte, ancora e ancora... Per cosa poi? Per essere stata scelta da uno sconosciuto, ma perché Tobias ha scelto lei? Cosa si è portato con sé nella tomba l'uomo dei giochi? </span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;">Un libro che rafforza alcuni legami ma che ne sfalda altri, la storia in cui si creano nuove alleanze e si sgretolano quelle vecchie... Questo terzo capitolo è di sicuro più incalzante rispetto al precedente, da leggere per avere un quadro più chiaro di un po'di cose ma che fa sorgere al lettore dubbi su altre... </span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><span><b><i><span style="color: #cc0000;">Quotes</span></i></b><span style="color: #0f1111;">:</span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;">L'unica persona di cui mi fido con tutto ciò che sono e con tutto ciò che potrebbe essere, Ereditiera, sei tu.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><i>Mi disse Grayson. "Volevo che lei fosse te".</i></span></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><i>"Non dire così", sussurrai.</i></span></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><i>Mi guardò un'ultima volta. "Ci sono così tante cose che non dirò mai.</i></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;">Morirei per proteggerti. Ti farei odiare per tenerti al sicuro perché, dannazione, Avery, alcune cose sono troppo preziose per giocarle.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><b>Non credo nel destino o nel fato, credo nelle scelte.</b></span></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><b>L'amore non è stato solo una scelta, ma decine, centinaia, migliaia di scelte.</b></span></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><b>Ogni giorno era una scelta.</b></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;">Tutto è un gioco. Avery Grambs. L'unica cosa che possiamo decidere nella vita è se giochiamo per vincere.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;">Xander sorrise e qualcosa mi fece venire voglia di piangere. "Pensi che sia giusto", disse, con una voce più giovane di quella che gli avevo mai sentito, "che mi sia piaciuto giocare a quei giochi del sabato mattina? Che mi sia piaciuto crescere qui? Che ho amato il grande e terribile Tobias Hawthorne?</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></span></div><div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><br /><br /></p></div>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-45512894673671083132023-02-28T15:05:00.001+01:002023-02-28T15:05:11.986+01:00Il primo caffè della giornata <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMkIf67B-j20DdDdFPu44S9du90tq4mW3E0tZ7Pem8CryS7VyG0LFD66eHZNmUiwzThcl1zEvdv83IEZEvcydR_RXARneBnKW_AXJ0552AZ_zkA_HVDzcAiE2fcFC2odx4IAt8Av4HedBhUMEWpXB3cENn_EtOiSsnt9Y60u3tMXjz9SiZ4rP0xAUCmQ/s1000/710xXT9TiNL._AC_UF1000,1000_QL80_FMwebp_.webp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="647" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMkIf67B-j20DdDdFPu44S9du90tq4mW3E0tZ7Pem8CryS7VyG0LFD66eHZNmUiwzThcl1zEvdv83IEZEvcydR_RXARneBnKW_AXJ0552AZ_zkA_HVDzcAiE2fcFC2odx4IAt8Av4HedBhUMEWpXB3cENn_EtOiSsnt9Y60u3tMXjz9SiZ4rP0xAUCmQ/s320/710xXT9TiNL._AC_UF1000,1000_QL80_FMwebp_.webp" width="207" /></a></div><div style="text-align: justify;">Nel cuore del Giappone esiste un luogo che ha dello straordinario. Una piccola caffetteria che serve un caffè dal profumo intenso e avvolgente, capace di evocare emozioni lontane. Di far rivivere un momento del passato in cui non si è riusciti a dare voce ai propri sentimenti o si è arrivati a un passo dal deludere le persone più importanti. Per vivere quest'esperienza unica basta seguire poche e semplici regole: accomodarsi e gustare il caffè con calma, un sorso dopo l'altro. L'importante è fare attenzione che non si raffreddi. Per nessuna ragione. Ma entrare in questa caffetteria non è per tutti: solo chi ha coraggio può farsi avanti e rischiare. Come Yayoi, che, privata dell'affetto dei genitori quando era ancora molto piccola, non crede di riuscire ad affrontare la vita con un sorriso. O Todoroki, cui una carriera sfavillante costellata di successi non ha dato modo di accorgersi della felicità che ha sempre avuto a portata di mano. O ancora Reiko, che non ha mai saputo chiedere scusa all'amata sorella e ora si sente schiacciata dal senso di colpa. E Reiji, per cui una frase semplice come «ti amo» rappresenta ancora un ostacolo invalicabile. Ciascuno vorrebbe poter cambiare quello che è stato. Riavvolgere il nastro e ricominciare da capo. Ma cancellare il passato non è la scelta migliore. Ciò che conta è imparare dai propri errori per guardare al futuro con ottimismo. Torna Toshikazu Kawaguchi e con il suo nuovo libro invita i lettori a scoprire che la felicità si nasconde ovunque se solo impariamo a guardare con il cuore. L'importante è avere una tazza di caffè in mano.</div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfskPt5Hh9X_2PGCkafXBF5w-zS9MDx_Kbe2p9dwu2NbBM39plMyRcY13W3AeVXe9osb-IAirBzqkSlwMGMp2S9VMT94HI75qKp1W1w6XpXtjzJ1LZBmSs_psrxDiy64YG7k6Q_FcLTuPRJKZY27rvXp1yS_8i8Vnh0TyCLEWSTvaJMcw-Jz7361nyUA/s300/recensione-elija.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="161" data-original-width="300" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfskPt5Hh9X_2PGCkafXBF5w-zS9MDx_Kbe2p9dwu2NbBM39plMyRcY13W3AeVXe9osb-IAirBzqkSlwMGMp2S9VMT94HI75qKp1W1w6XpXtjzJ1LZBmSs_psrxDiy64YG7k6Q_FcLTuPRJKZY27rvXp1yS_8i8Vnh0TyCLEWSTvaJMcw-Jz7361nyUA/s1600/recensione-elija.png" width="300" /></a><span><a name='more'></a></span></div><p style="text-align: justify;">Esce oggi l'ultimo libro di Kawaguchi ed io vi parlo della terza storia legata alla caffetteria che permette di viaggiare nel tempo, con le sue regole ovvio...</p><p style="text-align: justify;">Ci troviamo in Giappone, ad Hakodate, in una caffetteria che definire speciale è dir poco, qui infatti, sedendosi su una precisa sedia si può tornare nel passato, bisogna però attendere che il fantasma dell'uomo che la occupa si sposti per andare in bagno, quello è l'unico momento in cui ci si può accomodare eppure non è l'attesa a dissuadere le persone dal farlo bensì il fatto che pur tornando indietro non si può modificare il presente, eh già, tutto rimane così com'è!</p><p style="text-align: justify;">Con queste premesse voi ritornereste nel passato? Durante la lettura più volte o pensato a cosa avrei fatto io se ci fosse stata questa possibilità, chi avrei voluto incontrare, cosa avrei voluto dirle/gli... </p><p style="text-align: justify;">Il primo caffè della giornata ci racconta in meno di duecento pagine quattro diverse storie, quella di Yayoi, rimasta orfana da bambina per la prematura scomparsa dei genitori a causa di un incidente stradale, quella di Todoroki, un brillante comico che ha dedicato la vita alla carriera e all'amore per la moglie, Reiko che ha smesso di vivere con la morte della sorella ed infine Reiji, cameriere della caffetteria che sa ben poco riguardo all'amore, tanto da non accorgersi che l'amica di sempre, quella con la quale ha condiviso i banchi di scuola dalle materne all'università, è innamorato di lui.</p><p style="text-align: justify;">Ciascuno a modo loro e spinti dai motivi più diversi, dalla rabbia alla solitudine, dal pentimento alla voglia di rinascita, decidono di intraprendere questo viaggio e guardare in faccia un'ultima volta quel volto, per alcuni da troppo tempo, sbiadito ma vivido nella memoria e nel cuore.</p><p style="text-align: justify;">⭐⭐⭐⭐</p><div style="text-align: justify;"><br /></div>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-20342572077620313942023-02-05T13:15:00.002+01:002023-02-05T13:15:17.948+01:00La libreria dei gatti neri di P. Pulixi {Recensione} <p></p><div style="text-align: justify;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnSwhkwGtXbDXfjtpuVQjyAQsVNzUJ3_y2LEN6vsfQ1jKawfl7sfIy6urEGj2Qyv6SNLj23os81IDyiStol-uSV9LR-d0mZMl3hipKOGzfuR7gLegxrmk5YpcVXoD3ufB4jFTkTubMXGkNd2eZbrGK9kfypI_eD_-MIUxxsS2x_L8ebodS7rV4xim0nA/s1000/71Y-6r-tILL._AC_UF1000,1000_QL80_FMwebp_.webp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="659" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnSwhkwGtXbDXfjtpuVQjyAQsVNzUJ3_y2LEN6vsfQ1jKawfl7sfIy6urEGj2Qyv6SNLj23os81IDyiStol-uSV9LR-d0mZMl3hipKOGzfuR7gLegxrmk5YpcVXoD3ufB4jFTkTubMXGkNd2eZbrGK9kfypI_eD_-MIUxxsS2x_L8ebodS7rV4xim0nA/s320/71Y-6r-tILL._AC_UF1000,1000_QL80_FMwebp_.webp" width="211" /></a></div><div style="text-align: justify;">Grande appassionato di gialli, Marzio Montecristo ha aperto da qualche anno nel centro di Cagliari una piccola libreria specializzata in romanzi polizieschi. Il nome della libreria, Les Chats Noirs, è un omaggio ai due gatti neri che un giorno si sono presentati in negozio e non se ne sono più andati, da lui soprannominati Miss Marple e Poirot. Nonostante il brutto carattere del proprietario, la libreria è molto frequentata, ed è Patricia, la giovane collaboratrice di Montecristo, di origini eritree, a salvare i clienti dalle sfuriate del titolare. La libreria ha anche un gruppo di lettura, “gli investigatori del martedì”, un manipolo di super esperti di gialli che si riuniscono dopo la chiusura per discettare del romanzo della settimana. È una banda mal assembrata ma molto unita, di cui Marzio è diventato l’anima, suo malgrado. Un anno prima il gruppo si è dimostrato capace di aiutare una vecchia amica di Montecristo a risolvere un vero caso da tutti considerato senza speranza. Ora la sovrintendente Angela Dimase torna a chiedere la loro collaborazione per un’indagine che le sta togliendo il sonno: un uomo incappucciato si è presentato a casa di una famiglia, ha immobilizzato due coniugi e il loro figlioletto e ha intimato all’uomo di scegliere chi doveva morire tra la moglie e il figlio; se non avesse deciso entro un minuto, li avrebbe uccisi tutti e due. Il sadico killer viene presto soprannominato «l’assassino delle clessidre», visto che sulla scena del crimine ne lascia sempre una. Riusciranno gli improbabili “investigatori del martedì” a sbrogliare anche questo caso.</div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnPozEbqdS8On1tTheXFTGYeXWgsfHHL9bRIymxLP2Va7Jqbd_QuGXGCnTy8iAwkPtvDUh46SSf_SuxTJrH5QsldsJWGZ_sm-EhwLmtmAi3yAXlUPhYDXGoxRCTJZaKSZMFNuXCfZdsgptMHAr0Jsr2JtKlD3Yhc7jaT0hg6EDQgVpGKCYh4oQc2SqFw/s300/recensione-elija.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="161" data-original-width="300" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnPozEbqdS8On1tTheXFTGYeXWgsfHHL9bRIymxLP2Va7Jqbd_QuGXGCnTy8iAwkPtvDUh46SSf_SuxTJrH5QsldsJWGZ_sm-EhwLmtmAi3yAXlUPhYDXGoxRCTJZaKSZMFNuXCfZdsgptMHAr0Jsr2JtKlD3Yhc7jaT0hg6EDQgVpGKCYh4oQc2SqFw/s1600/recensione-elija.png" width="300" /></a></div><p style="text-align: justify;">La libreria del mistero, una libreria di soli gialli e thriller gestita da un ex maestro di matematica, troppo burbero per "avere a che fare" con la clientela che spesso storpia i nomi o va a chiedere uno di quei romanzetti rosa che per nulla si addicono alla sua libreria. Proprio per questi motivi il futuro della libreria pareva segnato, fin quando l'arrivo di due gattini neri non ha ribaltato questo triste destino, vi starete chiedendo come hanno fatto, semplice, il loro ronfare su un titolo e una foto postata sui social network ha incuriosito i lettori che, uno dopo l'altro varcano la soglia della libreria per chiedere il titolo scelto dai catfluencer... Ed è grazie a Miss Marple e Poirot (questi i nomi dei pelisetti) che la libreria cambia nome e diventa Les chats noirs. </p><p style="text-align: justify;">Purtroppo però si sa che il mercato ha alti e bassi e, dopo un fiorente periodo le vendite cominciano a calare nuovamente ed è l'idea di Nunzia a riportare in vita il locale, la Presidente decide infatti di dar vita ad un gruppo di lettura all'interno della libreria, il martedì, dopo l'orario di chiusura, ad un patto però, il libro da commentare deve essere acquistato nella libreria che li ospita eppure ben presto anche questa idea sfiorisce, i componenti del gruppo calano soprattutto da quando a Nunzia viene diagnosticato l'Alzheimer, ma Marzio decide di non demordere e mantiene gli incontri del martedì anche se ora i componenti sono solo - un pensionato malinconico,un frate fin troppo vivace, una ragazzina che si veste dark e sogna di uccidere qualcuno e un libraio sull'orlo del fallimento -.</p><p style="text-align: justify;">La vita di Marzio è abbastanza monotona, scandita dalle giornate in libreria e le visite alla Presidente ma le vite dello stesso e dei detective del martedì si movimentano quando Angela, l'amica detective di Marzio, e il suo superiore decidono di sottoporre alla strana compagnia un caso vero, il caso del killer delle clessidre, uno spietato killer che uccide a sangue freddo, dando solo un minuto alle vittime di scegliere, chi vive e chi muore! </p><p style="text-align: justify;">Riuscirà la banda dei detectives de Les Chats Noirs ad arrivare alla soluzione di questo orribile caso? </p><p style="text-align: justify;">La libreria dei gatti neri, un libro che ho acquistato per la copertina, non resisto davanti ai micioni... Un libro che mi ha stupita, non avevo mai letto questo autore e, dalle recensioni contrastanti non sapevo davvero cosa aspettarmi, eppure è stato un libro che ho divorato, che mi ha sorpresa.</p><p style="text-align: justify;">Se cercate un libro che racchiuda in sé amore (nelle più varie sfaccettature), amicizia, crudeltà, mistero, umiltà, senso del dovere, beh, siete proprio fortunati perché il libro di Pulixi è quello che fa per voi. Io di sicuro leggerò altro di questo autore.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;">⭐⭐⭐⭐⭐</p><p style="text-align: justify;"><br /></p>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-16146972394018340452023-01-14T18:49:00.001+01:002023-01-14T18:49:51.115+01:00Un grammo di felicità al giorno di S. Ostli [Recensione]<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBs1aBRCVEuzj3Xetoxfy-o8vnV4ikFAHU2T00A3CLNkgf77mbJNtrNAXIHa7RLUN7FHlLr3PHo_3uC5CL38y08oa4MbKx3y7R-EPbHMsGs_HqOvhblOhMB6y-7qUtz0hvU3rO99DgvHuXn5uKp9wl14Feb-4SfEZROCY8-hl-Au8eQ6yqEDIR7TVpaQ/s1000/81P7uyZIstL._AC_UF1000,1000_QL80_FMwebp_.webp" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="654" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBs1aBRCVEuzj3Xetoxfy-o8vnV4ikFAHU2T00A3CLNkgf77mbJNtrNAXIHa7RLUN7FHlLr3PHo_3uC5CL38y08oa4MbKx3y7R-EPbHMsGs_HqOvhblOhMB6y-7qUtz0hvU3rO99DgvHuXn5uKp9wl14Feb-4SfEZROCY8-hl-Au8eQ6yqEDIR7TVpaQ/s320/81P7uyZIstL._AC_UF1000,1000_QL80_FMwebp_.webp" width="209" /></a></div><div style="text-align: justify;">È mattina, e Fie non vede l'ora di ricevere il suo messaggio quotidiano. Poche righe che contengono un compito da svolgere per tornare a vivere davvero e rompere la monotonia di giornate sempre uguali. Da qualche settimana, infatti, segue un calendario dell'Avvento in cui a ogni casella corrispondono un consiglio, un obiettivo o una motivazione. Non è certa di farcela, ma non ha nulla da perdere, e decide di accettare la sfida: solo così, in fondo, può mettersi in gioco davvero. A inventare questo stratagemma è stata sua sorella. Sara sa bene che Fie ha bisogno di qualcuno che la sproni a uscire dal guscio in cui si è rinchiusa dopo essere stata lasciata dal marito e con un figlio che si allontana sempre di più. Seguendo le indicazioni contenute nei messaggi, piano piano, Fie vede la sua vita cambiare. Sceglie un nuovo arredamento per la casa; prepara squisiti dolci al tepore del forno; adotta un cane e fa amicizia con i vicini. Piccoli gesti dal valore inestimabile grazie ai quali si accorge che non è vero che intorno a lei c'è solo un presente grigio. Nuovi colori vengono alla luce e le mostrano come suo figlio sia solo a un passo di distanza e come, forse, separarsi dal marito non sia stata una cattiva idea. Perché c'è sempre una ragione in tutto ciò che accade. Anche se a prima vista sembra negativo. Bisogna solo trovare la forza di riscoprire valori importanti come amicizia, condivisione, realizzazione di sé. "Un grammo di felicità al giorno" è un inno al potere della vita di sorprendere e alla possibilità di ricominciare. A volte ci vuole qualcuno che ci venga in soccorso, a volte bastano un messaggio, un abbraccio, la parola giusta al momento giusto. La forza è dentro ognuno di noi, dobbiamo solo trovarla.</div><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn_ks5BYzka-F995uukvy_MqCXLA_OBS_JVI30indHdP4MnAEsJd_iNmefrEbswWIvfY6C0jOEa5Sqn0PwtCu6oqKehJIYAm3uCYgwz8aFIM1_SSmSnr5qP8MBM40FYD38b0_ROf6UBVpdyFTS2DH_GLgMmFwysRCUDR_JWVfrZuQxTu4ABd_CsOyPcQ/s300/recensione-elija.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="161" data-original-width="300" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn_ks5BYzka-F995uukvy_MqCXLA_OBS_JVI30indHdP4MnAEsJd_iNmefrEbswWIvfY6C0jOEa5Sqn0PwtCu6oqKehJIYAm3uCYgwz8aFIM1_SSmSnr5qP8MBM40FYD38b0_ROf6UBVpdyFTS2DH_GLgMmFwysRCUDR_JWVfrZuQxTu4ABd_CsOyPcQ/s1600/recensione-elija.png" width="300" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;">E chi dice che siamo noi a scegliere i libri e non loro a intromettersi nelle nostre vite nel momento giusto?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un grammo di felicità al giorno è capitato nella libreria grazie ad una delle tante books challenge cui partecipo, un libro scelto per una lettura di gruppo, quindi senza leggere neppure la trama ho messo nel carrello l ebook...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questo libro ci presenta Fie, il fantasma di una donna che ha visto e vissuto tempi migliori,a che ora si trova a vivere nel limbo, senza pensieri né per se stessa né per altri, grazie al Sobril, l'unico appiglio nel quale trova la pace , ed è proprio in assenza di esso che Fie si ritrova per strada, alla ricerca di una farmacia aperta che possa rifornirglielo, ed è proprio lungo il tragitto che a scuoterle la giornata è un pupazzo di Babbo Natale che sembra ammonirla su come si sia ridotta... Per cosa poi, per un uomo che l'ha tradita con una donna più giovane, già perché è questo quello che ha mandato Fie a picco nel baratro della depressione, la separazione dal marito! </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Fie abita da un po'in quel nuovo paesino eppure non conosce nessuno, è completamente sola, il marito l'ha mollata, il figlio non ne vuole che sapere della mamma, l'unica persona che ancora la chiama è la sorella, Sara, ed è proprio mentre racconta alla sorella quanto accaduto con Babbo Natale che a quest'ultima viene un'idea grandiosa, le darà un compito per ciascun giorno fino a Natale, un vero e proprio calendario dell'Avvento, nel quale però Fie non troverà regalini, ma compiti quotidiani da svolgere come arredare la casa in cui vive e che non ha mai curato, prendersi cura di un animale domestico senza piangersi sempre addosso, fare dei biscotti di Natale...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutto cose semplici starete pensando, beh certo, lo sono per chi non sta attraversando un periodo di depressione, periodo in cui non ti importa di nulla, non ti importa di te stessa, figurarsi se si può perdere tempo dietro un animale o addirittura pulire casa... </div><div style="text-align: justify;">Ma penso che nessuno di noi (includo anche me) sappia realmente cosa vuol dire essere depressi, troppo spesso usiamo la frase "sono depressa" solo per indicare un momento no, un periodo della vita in cui magari le cose non stanno andando per il verso giusto, o meglio per il verso che noi vorremmo... Ma non a caso la depressione è una di quelle cose che vengono definite "cancro" della società, purtroppo non tutti hanno la fortuna di avere accanto una sorella come Sara che cerca, come può, anche solo con una telefonata giornaliera, con lo stabilire un compito giornaliero, di fare uscire Fie dal torpore nel quale si è chiusa, è per questo che troppo spesso sentiamo di persone che arrivano a compiere gesti estremi, è solo dopo che accade ciò che ci accorgiamo che qualcosa forse non andava, che avremmo potuto fare di più, che forse e dico forse se avessimo fatto un sorriso, se avessimo detto una parola gentile, se solo avessimo perso un po'del nostro prezioso tempo, perché diciamocela tutta, viviamo una vita con l'orologio in mano, le nostre vite sono ormai scandite da orari ben precisi, scadenze, non possiamo perdere neppure un minuto per cercare di comprendere l'altro, per chiedere "come stai" e se lo chiediamo speriamo di ricevere come risposta un "tutto ok", "solito", "si va avanti", con la paura che l'altro possa farci perdere tempo con i suoi problemi, se solo stessimo un po'più attenti agli altri, se mettessimo da parte il nostro ego, forse non saremmo arrivati a tutto questo, a sentire di adolescenti che preferiscono togliersi la vita piuttosto che affrontare un altro giorno a scuola dove tutto lo deridono, di mamme che, schiacciate sotto il peso di una vita di stenti e sacrifici non riconosciuti, anzi dovuti, preferisce addormentare la propria mente con calmanti e perché no un bel bicchiere di alcol che non guasta mai, se solo riuscissimo a dedicare un po'di tempo in più a chi ha solo bisogno di una parola di conforto...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un libro che ho adorato pagina dopo pagina (tranne uno/due capitoli che mi sono apparsi un po'prolissi), un libro che mi ha fatto riflettere, emozionare, poco più di trecento pagine che ci fanno pensare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Devo dire un grande grazie a chi ha pensato a questo libro per il GDL, non penso che altrimenti lo avrei letto, ed avrei commesso un grande sbaglio. Vi invito a leggerlo,a riflettere,a sperare che ciascuno di noi, quando si trova a passare un momento no della vita abbia accanto una Sara, una Lykke, un Adam, un Cane che ci aiuteranno a rialzarci più forti di prima.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">⭐⭐⭐⭐⭐</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><p></p>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-39569887925697850042023-01-05T14:29:00.000+01:002023-01-05T14:29:03.902+01:00Promessa Mortale di A. Marsons [Review Tour]<p style="text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz2Z8d2ZtTxDSRqMAvLqr_km0ZolEmI63TVCl9__k5LoW3Nnju_44FCKWROETrJ4t4iADc2-hwVyV7ufdr5L7nfIIc1uT851DszSsy3Iy_Ptp6UoaR2CqIcXigb3umHqwWc5K8XMLMjbSVpxPiWcpOJIG3MtBu5THcnz9ykSO91g-ocnUL2RQeEC3JXQ/s1920/Marsons%20banner.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz2Z8d2ZtTxDSRqMAvLqr_km0ZolEmI63TVCl9__k5LoW3Nnju_44FCKWROETrJ4t4iADc2-hwVyV7ufdr5L7nfIIc1uT851DszSsy3Iy_Ptp6UoaR2CqIcXigb3umHqwWc5K8XMLMjbSVpxPiWcpOJIG3MtBu5THcnz9ykSO91g-ocnUL2RQeEC3JXQ/s320/Marsons%20banner.png" width="320" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111; font-size: 14px;"><br /></span></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111; font-size: 14px;">Per la detective Kim Stone non è raro trovarsi di fronte a brutali casi di omicidio, ma stavolta c'è qualcosa di diverso. La vittima infatti è il dottor Gordon Cordell, un uomo dal passato oscuro coinvolto in una precedente indagine, e Kim continua a domandarsi chi potesse desiderarne la morte. Uno strano senso di inquietudine la accompagna mentre muove i primi passi a ritroso nella vita della vittima. Quando il figlio di Cordell finisce in coma in seguito a un drammatico incidente e, pochi giorni dopo, viene rinvenuto il corpo di una donna morta in circostanze sospette, Kim non può fare a meno di ipotizzare un collegamento tra le vittime. Tutti gli indizi sembrano puntare verso il Russells Hall, l'ospedale dove Gordon Cordell lavorava, su cui aleggia un'oscura e impenetrabile rete di segreti e omertà. Se i sospetti della detective Stone dovessero rivelarsi fondati, ad attenderla potrebbe esserci il più spietato serial killer che abbia mai incontrato.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span></span></span></p><a name='more'></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeZjSE8-cenYWmQQeA2_WmHf-WklCxrPyLv2MFkDQS4NRbc21WpUJlRMgKuyeysNEP9nMpZlu857dANb8V4r94YOxYTY6Xf1xaVc7bBqZQPRRAoFuVrkoeR0eGtfwwU9KNOmhPzGiUbEetc_Bo1Idhg6mIcDKNt7a94YK49Gd1FKOGGlg9bfAJK-mKrw/s300/recensione-elija.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="161" data-original-width="300" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeZjSE8-cenYWmQQeA2_WmHf-WklCxrPyLv2MFkDQS4NRbc21WpUJlRMgKuyeysNEP9nMpZlu857dANb8V4r94YOxYTY6Xf1xaVc7bBqZQPRRAoFuVrkoeR0eGtfwwU9KNOmhPzGiUbEetc_Bo1Idhg6mIcDKNt7a94YK49Gd1FKOGGlg9bfAJK-mKrw/s1600/recensione-elija.png" width="300" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;"><br /><span style="color: #0f1111; font-size: 14px;">Ed oggi il blog vuole regalarvi una lettura che spero inseriate nella calza della befana, perché ovviamente noi lettori troviamo ogni pretesto per acquistare nuovi libri, quindi perché non regalarci l'ultimo libro della Marsons che vede come protagonista la poliedrica Kim Stone? </span></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111; font-size: 14px;">Il libro riprende da dove l'avevamo lasciato, il tragico incidente di Dawson ha segnato l'intera squadra e ora Kim Stone, dopo essere stata ferma per la frattura subita alla gamba durante l'ultimo caso, è pronta a tornare in pista anche se la sua squadra non sarà più la stessa, non senza il fantasma del suo amico fraterno Dawson.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111; font-size: 14px;">A sostituirlo nelle indagini Penn, un elemento già conosciuto a Kim, è vero, è un valido elemento ma come accettare la sua presenza quando ancora l'assenza è così grande?! </span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111; font-size: 14px;">Ricordate Gordon Cordell? Il chirurgo protagonista di un precedente caso, che praticava aborti illegali e che faceva parte delle Picche, una delle società segrete del college? Cercate di rinfrescare la memoria perché è proprio il suo cadavere che Kim si troverà d'avanti, seguito da altri tre omicidi, nessuno riesce a comprendere chi si cela dietro questi efferati omicidi, diversi gli elementi da analizzare ed una sola costante, la crudeltà inferta su quei corpi...</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111; font-size: 14px;">Intanto, mentre Kim cerca di trovare il bandolo della matassa Stacey è impegnata in un'altra indagine, la scomparsa di una minorenne ammalata.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111; font-size: 14px;">Ancora una volta la Marsons riesce a intessere una fitta rete di intrighi e misteri, coinvolgendo il lettore anche dal lato emozionale e facendolo ricredere su alcuni personaggi che ormai, durante la serie, sembra quasi di conoscere.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111; font-size: 14px;">Rinnovo il mio invito a leggere questa serie, non si può non conoscere Kim, per me ormai è diventato un appuntamento fisso attendere la prossima indagine e scoprire assieme alla protagonista chi si cela dietro l'assassino che, come spesso accade in questa serie, si racconta e racconta gli omicidi attraverso i propri pensieri e le proprie sensazioni.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111; font-size: 14px;">Infine, ma non per ordine di importanza, vorrei ringraziare la CE che ancora una volta ha voluto la partecipazione del blog per questo review! </span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111; font-size: 14px;"><br /></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111; font-size: 14px;">⭐⭐⭐⭐/5</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111; font-size: 14px;"><br /></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111; font-size: 14px;"><br /></span></span></p>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-20585795964292707952023-01-03T12:41:00.000+01:002023-01-03T12:41:24.816+01:00Il diario del vampiro - il risveglio di L.J. Smith (Recensione)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6JW5gsVvfM8B45SKbO_SKY6f9wrcnBNsH9aRgdTetbD7JaMZ1ftiLnYBTqiVQv99_lSS3krPk_LJvUDr2wH7sKaSh046_zng_uXo5zBlhUcufxv5cvBKRcKQc3K87vfBVMX0L7h6wRke3peCkwmRG32VYPkRjcp9y-aLxX0kf6VDN9qpU81ulA1RRTw/s500/51F0lPEzsjL.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="331" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6JW5gsVvfM8B45SKbO_SKY6f9wrcnBNsH9aRgdTetbD7JaMZ1ftiLnYBTqiVQv99_lSS3krPk_LJvUDr2wH7sKaSh046_zng_uXo5zBlhUcufxv5cvBKRcKQc3K87vfBVMX0L7h6wRke3peCkwmRG32VYPkRjcp9y-aLxX0kf6VDN9qpU81ulA1RRTw/s320/51F0lPEzsjL.jpg" width="212" /></a></div><div style="text-align: justify;">Elena Gilbert è una ragazza d'oro, è bella, è brillante, ha tutto nella vita. Ma le sue giornate non hanno nulla di eccitante. Così, per cercare un po' di brivido, intreccia una relazione con il bel tenebroso Stefan. Ma Stefan nasconde un segreto, un segreto misterioso che potrà sconvolgere per sempre la vita della protagonista. Ha inizio così per Elena la più affascinante e pericolosa delle avventure. Una storia d'amore e odio, di luce e ombra, in cui Stefan e Damon, due vampiri fratelli contrapposti in una millenaria guerra, si contenderanno il suo cuore e il suo destino.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8xIEgr9o9nHdKWn-QD63BbniCD8-y1YcA4UhBDIoP8HTo78g3qJ9cxuI8ryDm6pHTxinwjwwb6WHsG44_2MRKdGpmfcpyG5t9-zCwnDI4tOwK1mYh0KUdfJMd1UGAgfOmOX-VR952fP6xRlGXF5SQes5hEOHW-J80vpDPzp80uN1ItqVRXifTU-4xaA/s300/recensione-elija.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="161" data-original-width="300" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8xIEgr9o9nHdKWn-QD63BbniCD8-y1YcA4UhBDIoP8HTo78g3qJ9cxuI8ryDm6pHTxinwjwwb6WHsG44_2MRKdGpmfcpyG5t9-zCwnDI4tOwK1mYh0KUdfJMd1UGAgfOmOX-VR952fP6xRlGXF5SQes5hEOHW-J80vpDPzp80uN1ItqVRXifTU-4xaA/s1600/recensione-elija.png" width="300" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;">Buongiorno e buon anno, iniziamo questo 2023 con la recensione del primo libro di una lunga saga, saga che ho amato grazie alla serie TV, ma libro che staziona da tanti anni sullo scaffale della vergogna, per dire tutta la verità lessi le prime pagine anni fa e quando vidi che Elena era bionda e sfrontata ho richiuso lo stesso è l'ho riposto nella libreria, ma quest'anno ho deciso di limitare gli acquisti di nuovo libri e dedicarmi a quelli che già possiedo, ovviamente vi informerò se questo buon proposito sarà seguito, anche se ne dubito visto che di titoli stupendi ne escono ogni giorno! </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma andiamo a noi! </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il libro inizia con il rientro a Fell's Church di Elena, di ritorno dalle vacanze estive in Francia assieme a zia Judith e Margaret, la sorellina di quattro anni. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Elena la ragazza bionda bella e sfrontata i cui passi sono calpestati dalle sue ancelle Meredith e Bonnie, e a volte anche Caroline, peccato che quest'ultima ha come obiettivo per il nuovo anno scolastico quello di "rubarle" il posto, obiettivo divenuto ancora più prioritario con l'arrivo di Stephan Salvatore, un ragazzo un po'bassino rispetto agli altri compagni di scuola, ma bello e misterioso, da fare girare la testa a tutte le ragazze dell'istituto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Come può il nuovo arrivato non degnare di uno sguardo la reginetta della scuola? </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tra cotte e delusioni adolescenziali, attacchi notturni, strane presenze e morti sospette si snocciola la storia, molto lontana da quello che è il vivo ricordo della serie TV, dopo questo primo capitolo mi sento di asserire che questo, assieme a quello di Mary Poppins, è uno dei casi in cui il film/serie TV è migliore rispetto al libro.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Lo consiglio? Non so, probabilmente continuerò, anche se non subito, la lettura degli altri capitoli, e poi vi darò una risposta, per ora posso dirvi che è stata una lettura un po'lenta rispetto a come divoro i libri fantasy, piena di descrizioni, flashback di Stephan, e pagine del diario di Elena a volte troppo prolisse... Mi aspettavo tanto di più! </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">⭐⭐/5</div><p></p>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-19672320120277601012022-11-20T09:00:00.001+01:002022-11-20T09:00:00.201+01:00Primo anno (The Black Mage Vol. 1) di R. Carter [Recensione]<span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghkZmOzyxZpl0h1DNfyffRCDfBC8oUOcYJ1HEhFaeTsjEfsgniCt_2DHg61oEjfGJWp4V0nl0XwBz5i6L722OhB-tCGXqOqPzt3nm0DYir3FXulEIHMgT-h4yBSdEHUIk1eyAdSBLP2QzVV2aThrdEzbKnqYLgigFSt_V8c8F3GZWDHfSQTK0JApmgxg/s500/primo.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="352" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghkZmOzyxZpl0h1DNfyffRCDfBC8oUOcYJ1HEhFaeTsjEfsgniCt_2DHg61oEjfGJWp4V0nl0XwBz5i6L722OhB-tCGXqOqPzt3nm0DYir3FXulEIHMgT-h4yBSdEHUIk1eyAdSBLP2QzVV2aThrdEzbKnqYLgigFSt_V8c8F3GZWDHfSQTK0JApmgxg/s320/primo.jpg" width="225" /></a></div><span style="font-family: inherit;">Prima del compimento dei diciassette anni, ai giovani del regno di Jerar viene data la possibilità di scegliere: iniziare un lavoro o trascorrere un anno in una delle tre scuole del regno per apprendere come diventare un soldato, un cavaliere o un mago.
Per la quindicenne Ryiah, la scelta è sempre stata una soltanto: entrare all’Accademia di magia per addestrarsi nella prestigiosa Fazione di Combattimento.
Tuttavia, una volta là, Ry si trova a competere ferocemente contro gli altri studenti che cercano di ostacolarla e agevolare un suo fallimento, primo fra tutti il principe Darren, il prodigio dell’Accademia, che le ha reso la vita difficile sin da quando lei ha messo piede nella scuola.
Riuscirà Ry a farcela o il suo sogno andrà in fumo?</span></div></span><div><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhovYMsaLn8g8nEbPkrr1DHNb6jAUcSrNcyFvSRTnhG_gKscaqb2PbkFypEwBlAVita59H5OKFtez1JqAIksvi8L9RS6M_5PMLwTeO5ReO4goQu2vt4a-LrwO9jqHjXX-weDdpNblp-QflSrhvFXvb27BOEGPvTNJUMmQMDWHqWZ2A_SJ0Ht7MILG3hog/s300/recensione-elija.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="161" data-original-width="300" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhovYMsaLn8g8nEbPkrr1DHNb6jAUcSrNcyFvSRTnhG_gKscaqb2PbkFypEwBlAVita59H5OKFtez1JqAIksvi8L9RS6M_5PMLwTeO5ReO4goQu2vt4a-LrwO9jqHjXX-weDdpNblp-QflSrhvFXvb27BOEGPvTNJUMmQMDWHqWZ2A_SJ0Ht7MILG3hog/s1600/recensione-elija.png" width="300" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Nel regno di Jerar ogni anno prima del compimento del diciassettesimo anno i giovani possono scegliere se intraprendere o meno il viaggio verso una delle tre prestigiose scuole presenti sul territorio così da diventare cavaliere, soldato o mago, Ryiah e Alex hanno un solo obiettivo: raggiungere l'Accademia e riuscire a portare a termine l'anno accademico per entrare a fare parte dei cinque apprendisti, Alex nella Fazione del Mago Rosso (guarigione) e Ryiah nella Fazione del Mago Nero (combattimento).</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Le difficoltà sono ben visibili fin da subito, accentuate dalla presenza di un reale, il Principe Darren, che non solo ha una cerchia di adulatori che pendono dalle sue labbra ma odia Ryiah o almeno così vuole farle pensare.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Un anno d'Accademia vuol dire sacrifici, levatacce, notti insonni e giorni duri, se poi non riesci ad evocare la tua magia senza provocarti ferite e tagli profondi l'Accademia sarà peggio di ciò che ci si può immaginare, del resto i pupilli dell'Accademia hanno ricevuto un'istruzione ed una formazione tale da permettere loro di capire come incanalare e sfruttare le proprie doti, Ryiah invece non ha mai capito come evocare la propria magia addirittura, fino alla sera in cui si è messa a cavallo per raggiungere l'Accademia ed è stata aggredita da alcuni banditi, non sapeva neppure di poterla evocare....</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Per Ryiah sarà un anno difficilissimo, odiata dai più, con accanto solo il fratello e la giovane Ella, gli unici che le staranno accanto e la proteggeranno dai soprusi degli studenti più nobili, eppure lei è una ragazza caparbia, che vediamo crescere e maturare nel corso della lettura e che cercherà con qualsiasi mezzo di risultare idonea e acquisire il titolo di apprendista! </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Una lettura leggera e scorrevole, i personaggi e i luoghi non descritti in modo palese ma l'autrice grazie ai dialoghi, molto presenti nel libro, permette al lettore di delineare ciascun protagonista, principale e non.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">I personaggi sono tutti giovani adolescenti e come tali abbastanza "str*zi", sempre pronti a bullizzare il diverso, il popolano, è questo il termine che viene utilizzato nel libro per indicare i ceti meno abbienti... Ciascuno con una storia, ciascuno con le sue paure ed incertezze, solo Priscilla e Darren sembrano essere sicuri di tutto ciò che fanno, anche se è proprio quest'ultimo a dare alcuni consigli a Ry...</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i>"Non dovresti mai fidarti di un lupo vestito da agnello. Perché l'unico interesse del lupo sarà solo e sempre quello di morderti."</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><br /></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><br /></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div><br /><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-17006574139843992162022-11-19T08:30:00.004+01:002022-11-19T19:51:16.317+01:00La casa senza ricordi di D. Carrisi [Review]<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLd2apGrDf4TKqr6KDxoqkBxtIjrg4o-HZeBaMqW2uBvUb66Bae3GvfN9y5Hmn5BMvSgOqVJ_dcejsc9eRhlSHz5fwqCodcDTtoBZZ7EuZF6qPvplABJm3FBXUu9T_OmtzO5QRlrhMhvHrmVX1_lowjdlGyGViYG66vtd7g84rHUM6x6oiXXnW8i0wqA/s500/51nrIpXKflL._AC_SY1000_.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="337" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLd2apGrDf4TKqr6KDxoqkBxtIjrg4o-HZeBaMqW2uBvUb66Bae3GvfN9y5Hmn5BMvSgOqVJ_dcejsc9eRhlSHz5fwqCodcDTtoBZZ7EuZF6qPvplABJm3FBXUu9T_OmtzO5QRlrhMhvHrmVX1_lowjdlGyGViYG66vtd7g84rHUM6x6oiXXnW8i0wqA/s320/51nrIpXKflL._AC_SY1000_.jpg" width="216" /></a></span></span></div><span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;">Un bambino senza memoria viene ritrovato in un bosco della Valle dell’Inferno, quando tutti ormai avevano perso le speranze. Nico ha dodici anni e sembra stare bene: qualcuno l’ha nutrito, l’ha vestito, si è preso cura di lui. Ma è impossibile capire chi sia stato, perché Nico non parla. La sua coscienza è una casa buia e in apparenza inviolabile. L’unico in grado di risvegliarlo è l’addormentatore di bambini. Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, viene chiamato a esplorare la mente di Nico, per scoprire quale sia la sua storia. E per quanto sembri impossibile, Gerber ce la fa. Riesce a individuare un innesco – un gesto, una combinazione di parole – che fa scattare qualcosa dentro Nico. Ma quando la voce del bambino inizia a raccontare una storia, Pietro Gerber comprende di aver spalancato le porte di una stanza dimenticata. L’ipnotista capisce di non aver molto tempo per salvare Nico, e presto si trova intrappolato in una selva di illusioni e inganni. Perché la voce sotto ipnosi è quella del bambino. Ma la storia che racconta non appartiene a lui.</span></div><div style="text-align: justify;"><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhM478RNeLtyaS-CW15yQqkcYRcgeNNW6aSkpDNUxFgHBsWOAt83YVJ8o7LiUacgv1Y_h5e1Pv9z5knyikW0PyQl7aY5zTkmLP0qlhFml1l_2WSFtN6aLQzQjVfiP7BVhMojy8CST7eKN_C7ZRii-8OcKtPunJcILPEH0GuJav-hNgwAV_Wez8oxOyE6w/s300/recensione-elija.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="161" data-original-width="300" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhM478RNeLtyaS-CW15yQqkcYRcgeNNW6aSkpDNUxFgHBsWOAt83YVJ8o7LiUacgv1Y_h5e1Pv9z5knyikW0PyQl7aY5zTkmLP0qlhFml1l_2WSFtN6aLQzQjVfiP7BVhMojy8CST7eKN_C7ZRii-8OcKtPunJcILPEH0GuJav-hNgwAV_Wez8oxOyE6w/s1600/recensione-elija.png" width="300" /></a></div><br /><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;">Ciao a tutti amici,questa mattina vi parlo di un'opera il cui autore riesce sempre a tenermi incollata alle pagine, e non vi nego che riesce anche a farmi guardare intorno mentre con tutta me stessa mi immergo nella lettura.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;">La casa senza ricordi è il secondo capitolo della trilogia che vede come protagonista lo psicologo Pietro Gerber, l'addormentatore di bambini, chiamato così perché, per alcuni casi diciamo più complicati, utilizza la pratica dell'ipnosi, pratica appresa dal Signor B., il padre.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;">In questo nuovo libro Pietro Gerber si ritrova tutte le sere a rientrare a casa come se nulla fosse, come se la sua vita famigliare non fosse andata a rotoli dopo Hanna Hall, eppure lui continua a comprare i tulipani gialli per la moglie, rientrare col sorriso in casa, per poi svegliarsi dal torpore dell'autoipnosi alla quale lui stesso si induce ogni mattina per affrontare la giornata, e scoprire che in casa c'è solo lui ed una patetica videocassetta con la quale rivivere i giorni felici.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111;">È in una delle sue tante e tristi sere che Pietro riceve la chiamata della Baldi per uno strano caso che sembra possa esserne solo lui il risolutore.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111;">È stato ritrovato a distanza di ben otto mesi Nikolin, un dodicenne albanese dispersosi a febbraio assieme alla mamma, in stato di shock, uno shock tale da non permettergli neppure di sbattere le palpebre.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0f1111;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><i>C'è un posto dentro di noi, remoto e sconosciuto. Gli ipnotisti lo chiamano "la stanza perduta". Nessuno sa esattamente dove si trovi e come ci si arrivi. È una specie di ripostiglio dove negli anni accantoniamo tutto ciò che non ci piace di noi stessi e le scorie del nostro inconscio. [...]</i></div><div style="text-align: center;"><i>La stanza perduta è un luogo senza uscita. E lui è solo.</i></div></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div style="text-align: justify;"><br /></div><span><div style="text-align: justify;">Gerber si troverà a dover affrontare una storia ai limiti dell'immaginabile, una storia che lo turberà e lo vedrà protagonista in prima persona perché dietro agli occhi senza lucidità del piccolo Niko c'è un affabulatore che ha voglia di raccontare la sua verità. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un libro che, come accade a chi ama i thriller psicologici, soprattutto se scritti da una penna sopraffina come quella del nostro connazionale, si divora, ma soprattutto ci si sta attento a tutti quelli che possono sembrare indizi per arrivare a chi sta dietro a questo gioco perverso, anche io sono caduta nella sua trappola, pensando a circa metà del libro di avere in mano il nome dell'affabulatore, certezza smontatami pagina dopo pagina, per poi arrivare alla fine e rimanere a bocca aperta per d'avanti alla scoperta della verità, celata ancora agli occhi del povero Pietro.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un libro che dovete leggere se amate il mistero, il thriller, la psicologia, i colpi di scena... Un libro per cui vale la pena passare anche attimi di paura! </div><div style="text-align: justify;">Ovviamente non è un Horror ma, trattandosi di Carrisi, chi lo ha già letto, sa che riesce a fare venire la pelle d'oca con i suoi romanzi ed ancora una volta ha rispettato le mie alte aspettative.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><span style=""><div style="text-align: justify;"><br /></div></span></span><p></p>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-83375378960284330132022-09-21T16:30:00.003+02:002022-09-21T16:30:29.765+02:00Cenerentola: La vera storia della Fata Madrina di C. Turgeon [Review Tour]<p style="text-align: justify;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgNy8GTVQpjNcms2iVFQh70JDnnOxFEAVCX7oMI-cxZBvV8Mmuv3TVmTsq6XF8zIf6MU0dC23nOfHri6y2fSuGJ82KwetVAPJhMsKmJVcGVO_DmMBF-paOY58CSPhxqGTzHyL75n4wDNH7fFpvQ4Kcjsxnt88z-wZCXBhgWEqRpLFXM-4egkZokDVIgdg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img alt="" data-original-height="541" data-original-width="364" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgNy8GTVQpjNcms2iVFQh70JDnnOxFEAVCX7oMI-cxZBvV8Mmuv3TVmTsq6XF8zIf6MU0dC23nOfHri6y2fSuGJ82KwetVAPJhMsKmJVcGVO_DmMBF-paOY58CSPhxqGTzHyL75n4wDNH7fFpvQ4Kcjsxnt88z-wZCXBhgWEqRpLFXM-4egkZokDVIgdg" width="161" /></a></span></div><p style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;">Titolo: Cenerentola: la vera storia della Fata Madrina</span></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span><span>P</span></span><span>ag: 339</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;">Editore: Dark Abyss</span></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;">Formato: Brossura</span></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;">Data Uscita: 21.09.22</span></span></span></p><span><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Lilian è stata bandita dal suo mondo, si è macchiata di una colpa enorme di cui porta il peso da secoli. Ma cosa può aver desiderato la fata più conosciuta della storia, la Fata Madrina di Cenerentola? La stessa Cenerentola il cui destino è già stato deciso dalle Anziane? Solo un'azione compiuta in nome dell'Amore romperà l'incantesimo che la tiene legata alla Terra. E Lilian lotterà, sospesa tra due mondi, per espiare la sua colpa. Ma le fate esistono realmente? La fiaba oscura di Cenerentola che nessuno vi ha mai raccontato.</span></div></span><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><span style="font-family: inherit;"><a name='more'></a></span><div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4D2Ett-TeK0uvHkzdf9cBTR1gbWugjbfApRB-XlJqOtbxAZlRwAbHLrsQvveKxvMCqMR8SCKpVtsWr2XAM00rCTPPRCGmYReYF_YmB7s8tcpXoEiHRNfboXREHmcbpQc7ypDy9kcoNkLfv4yO540svWCBZlpPN0mLH-HUBuBC6-m7aGRq_C9l_2JNQA/s320/recensioni.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="144" data-original-width="320" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4D2Ett-TeK0uvHkzdf9cBTR1gbWugjbfApRB-XlJqOtbxAZlRwAbHLrsQvveKxvMCqMR8SCKpVtsWr2XAM00rCTPPRCGmYReYF_YmB7s8tcpXoEiHRNfboXREHmcbpQc7ypDy9kcoNkLfv4yO540svWCBZlpPN0mLH-HUBuBC6-m7aGRq_C9l_2JNQA/s1600/recensioni.jpg" width="320" /></a></span></div><span><div style="text-align: justify;"><br /></div><span><div style="text-align: justify;"><br /></div><span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Salagadula megicabula bibbidi-bobbidi-bu</span></div></span></span></span><p></p></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;"><span>Fa la magia tutto quel che vuoi tu</span></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;"><span>Bibbidi-bobbidi-bu</span></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;"><span><br /></span></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;"><span>Ricordate chi canta questa canzoncina che, ammettetelo, avete letto cantando? Ricordate di quale storia si tratta? </span></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;"><span>Ebbene sì oggi ci occupiamo della storia di Cenerentola, anzi no, della storia della Fata Madrina, quella che aiuta la povera Cenerentola a raggiungere il ballo grazie alla magia e alla carrozza magica, la ricordate? Perfetto, ora dimenticate tutto quello che sapete su questa favola e preparatevi ad immergervi in una nuova storia, una storia diversa, ricca di ombre... Perché la Turgeon ci mostrerà quanto l'ossessione per il proibito possa spingere ad un'azione che porta a conseguenza quasi irrimediabili, ma prima fatemi ringraziare la Dark Abyss per la copia Arc e l'organizzatrice di questo review, trovate in calce il nome di tutti i blog partecipanti così da poter avere più pareri (anche se non penso siano tanto discordanti dal mio) su una stessa storia.</span></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;"><span>Lil lavora in una libreria indipendente, tra i libri sente la magia, quella stessa magia che l'ha intrappolata nel mondo degli umani e che in alcuni momenti fa pesare ancora di più le ali che tiene diligentemente nascoste dietro la schiena.</span></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;"><span>Lilian altri non è che la Fata Madrina di Cenerentola, quest'ultima una protagonista a margine nella storia, una ragazza infelice con il cuore spezzato; in questa opera infatti la protagonista assoluta è Lil, è lei che grazie ai suoi ricordi, flashback ci racconta la storia, è grazie ai suoi ricordi se noi scopriamo ciò che ha perso e ciò che l' ha portata ad essere buttata fuori dal suo mondo.</span></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;"><span>Tutti i miei vecchi amori mi saranno restituiti.</span></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;"><span>Lil, che aveva perso la sua bellezza fatata solo per uno stupido errore ... Ma che forse riuscirà a risanare e che le permetterà di aprire di nuovo le ali e volare nel suo mondo, da sua sorella.</span></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;"><span><br /></span></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;"><span>Cenerentola: la vera storia della Fata Madrina è stato un vero crescendo, una storia che si snoda su tutte le pagine, che lascia incollato il lettore fino alla fine, un libro che si legge tutta d'un fiato, per la scrittura fluida e per la trama in sé... Unico neo secondo me?! </span></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;"><span>Sappiamo troppo poco su Lil fata, cara Carolyn penso proprio che tu debba scrivere uno spin off dedicato a Lil, alla sua famiglia fatata, al suo mondo, così da permetterci di comprendere in toto questa bella e dannata figura!</span></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;"><span><br /></span></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;"><span><br /></span></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span style="font-family: inherit;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqqsN5lLleDA5_vm22V0H0Kw1Qlu2WZVONpNlQQU_HY5sytUxyZRu9WAg9hHVaxaHQoDXBFk3RYa7LXJqr3BWZMJ-9DiaOvPSqmVne5dwrzGMF-Pv8G3Zw4Zc5BAGcElFItYWu3d8SXnw-TqVlmFwrGXi6FHbe2g4KYEri_O3SysP4Sy_0OyQYDCSUYQ/s1080/FB_IMG_1663767851875.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="520" data-original-width="1080" height="154" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqqsN5lLleDA5_vm22V0H0Kw1Qlu2WZVONpNlQQU_HY5sytUxyZRu9WAg9hHVaxaHQoDXBFk3RYa7LXJqr3BWZMJ-9DiaOvPSqmVne5dwrzGMF-Pv8G3Zw4Zc5BAGcElFItYWu3d8SXnw-TqVlmFwrGXi6FHbe2g4KYEri_O3SysP4Sy_0OyQYDCSUYQ/s320/FB_IMG_1663767851875.jpg" width="320" /></a></div><br /><span><br /></span></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span><span><span face="Roboto, Helvetica Neue, Arial, sans-serif" style="color: #bdc1c6;"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span></span></span></div>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-19545922448050919652022-07-13T15:30:00.002+02:002022-07-13T20:45:26.896+02:00Legendborn di Tracy Deonn [Review party]<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCy7NgmAILY1U1IZr7vTRlEQwLIdn4HbaiTg18jwrTXYntdNF4BLqjj5ajvfKtPMETr_J84qxSUvpsHmkMLP659bsh51GPdgZ5f6Aqw7lj04i1GStYggoi_TCrzgyGlHgMywyVPI9bClYkW5V_LKKlpZg-dwhhS6SDRVk8LZLW91njIQ9BCwBFnr3oCQ/s1080/FB_IMG_1657737684202.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCy7NgmAILY1U1IZr7vTRlEQwLIdn4HbaiTg18jwrTXYntdNF4BLqjj5ajvfKtPMETr_J84qxSUvpsHmkMLP659bsh51GPdgZ5f6Aqw7lj04i1GStYggoi_TCrzgyGlHgMywyVPI9bClYkW5V_LKKlpZg-dwhhS6SDRVk8LZLW91njIQ9BCwBFnr3oCQ/s320/FB_IMG_1657737684202.jpg" width="320" /></a></div><p>Il primo capitolo di una nuova appassionante serie fantasy in cui l’intrigante mondo delle società segrete dei college americani fa da cornice a un’avventura che affonda le sue radici nella leggenda di re Artù.</p><p>Dopo che sua madre ha perso la vita in un incidente, la sedicenne Bree Matthews vuole lasciarsi tutto alle spalle. Il programma per liceali promettenti organizzato dall’Università della Carolina del Nord sembra l’occasione perfetta. Proprio durante la sua prima festa al campus, però, Bree nota delle misteriose presenze soprannaturali che seminano caos e violenza fra gli studenti per nutrirsi della loro energia. Un ragazzo tenebroso e affascinante di nome Selwyn Kane interviene per cancellare nei testimoni qualsiasi memoria dell’attacco, ma la sua magia non ha effetto su Bree che, anzi, ricorda di colpo molti particolari riguardo alle circostanze in cui è scomparsa la madre: possibile che la sua morte nasconda dei segreti magici? L’occasione per approfondire il mistero arriva grazie a Nick, il ragazzo più popolare dell’università, che le confessa l’esistenza della società segreta dei Leggendari. Quando questi si rivelano essere i discendenti dei cavalieri di re Artù e annunciano che una guerra magica sta per scoppiare, Bree deve decidere fino a che punto spingersi per scoprire la verità: userà la sua magia per abbattere la società, o si unirà alla battaglia?</p><p>Clamoroso successo di vendite e critica, Legendborn, in fase di pubblicazione in nove paesi e con una serie tv in corso di produzione, è l’inizio di una grande storia ricca di suspense: un’avventura imperdibile per tutti gli amanti del fantasy.<span></span></p><a name='more'></a><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimpKDoy6oIS9oCjNkodur5G61Okeehic1OkwHOtTlYRiczvCWqVcFFLfoxLWB6ZrzZhCstMRmbp9j6EOcqFH-05JSnxR-H4JtOR4TCjaShGvPMTrdv89WTZYZqzwMAfDeJGmYJ1MRjTH-fE5EUZKkhrPJ6qkJwKW3amYMnHE2ntZpHDxfwFZfuDiBqVQ/s320/recensioni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="144" data-original-width="320" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimpKDoy6oIS9oCjNkodur5G61Okeehic1OkwHOtTlYRiczvCWqVcFFLfoxLWB6ZrzZhCstMRmbp9j6EOcqFH-05JSnxR-H4JtOR4TCjaShGvPMTrdv89WTZYZqzwMAfDeJGmYJ1MRjTH-fE5EUZKkhrPJ6qkJwKW3amYMnHE2ntZpHDxfwFZfuDiBqVQ/s1600/recensioni.jpg" width="320" /></a></div><br /><p>Buon Mercoledì pomeriggio amici, quest'oggi, grazie ad un review party parleremo di un libro uscito ieri, Legendborn di Tracy Deonn, autrice che in questo nuovo fantasy ha ripreso la tavola rotonda di Re Artù costruendo attorno a questa antica storia un'avvincente avventura che vede protagonista la giovane Briana, che, con il suo metro e settantadue e la pelle colore dell'ebano sconvolgerà gli equilibri secolari della UNC - Chapel Hill durante il suo anno preuniversitario.</p><p>Lasciare Bentonville e trasferirsi assieme alla sua amica Charlotte sembra a Bree una enorme conquista, una nuova vita sta per iniziare per le due amiche del cuore, ma le cose saranno fin da subito diverse da come se lo aspettavano, le due infatti saranno riprese la stessa sera del loro arrivo per aver partecipato ad una festa non autorizzata, del resto, cosa c'è di meglio che buttarsi nella mischia e vivere l'emozione del proibito? </p><p>Eppure questa scuola nasconde ben altro, Bree lo capisce da subito, da quando dietro un cespuglio scorge qualcosa che non ha mai visto, strane creature, Sel, il ragazzo misterioso che rivolge loro la parola per poi iniziare a combattere... E cosa intente quando le dice che è costretto a smermerizzarla? Perché pensa di conoscere quella strana sensazione che la avvolge quando Sel la smermerizza? </p><p>Una sola idea in testa, è la stessa sensazione che l'ha invasa quando, alla morte della madre a causa di un incidente il poliziotto le ha spiegato la dinamica dello stesso, la stessa sensazione di vuoto e di smarrimento, come se le mancassero degli stralci di quei momenti terribili...</p><p>"...quando muore un familiare ti tocca ascoltare degli sconosciuti che rendono reale l'incubo che stai vivendo."</p><p>Bree riflette a lungo su quegli attimi e capisce subito che la morte della madre non può essere stato un incidente, qualcosa di grosso e oscuro vi è dietro ed è pronta a tutto per scoprirlo, anche a diventare paggio di quel "ragazzo bianco, alto, con i capelli biondi arruffati e gli occhi più azzurri che abbia mai visto", quel ragazzo che tutti guardano in modo strano non appena si presenta assieme a lei a rivendicare il titolo, ma di chi si tratta? Perché tutti sono sconvolti da questa notizia? Quesiti ai quali non riuscirà a rispondere senza immischiarsi in un'avventura più grande di lei, che inizialmente la farà anche allontanare dalla sua amica storica.</p><p>Penso di avervi dato non poche informazioni su questo fantasy che merita di essere letto, con la sua scrittura leggera l'autrice riuscirà a coinvolgere il lettore e a renderlo partecipe in quella che si prevede sia una corsa verso Camlann, la guerra contro i demoni.</p><p>La Deonn offre molti spunti ai lettori, parla di amicizie, tradimenti, rispetto e caratterizza i protagonisti contestualizzandoli in modo da offrire al lettore poca fantasia sugli stessi, li descrive dal punto di visto estetico ma anche da quello psicologico grazie ai dialoghi e alle varie situazioni, chi ho preferito? Diciamo che inizialmente ho odiato un po' tutto mettendomi dalla parte della povera Briana... Charlotte un po' troppo immatura, pronta a sciogliere l'amicizia di una vita per gelosia, Sel, il bello e dannato del libro, ma troppo sicuro di sé e un po' e pronto a sparare a zero su tutti, giocandosi la carta del ruolo che ricopre... </p><p>Insomma una rosa di protagonisti non tanto semplici da inquadrare ma che amerete e capirete nel corso della storia.</p><p><br /></p>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-941759625168902549.post-19016957448498249562022-06-27T15:00:00.001+02:002022-06-30T18:35:19.756+02:00L'amore è una ricetta segreta. - Teresa Hope [Recensione]<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"> <span style="color: #0f1111;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2QKkFxYELEKB-1f7IBsxSkZMmh49EwxXKNFaluCsqgpqW5Di5xYNI5f9GTW28ioULirqo52jGliLBEHFvT7hWyq5GbFdDzUTqzLyXj_xAwqfXQHzouIjcZho5ZO571DleA2OPpLg-QsCBvWGOzb2hpk5EAOBYl5DXwMhhpXYevjuijKkQK9WRNOqZgg/s499/h.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="323" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2QKkFxYELEKB-1f7IBsxSkZMmh49EwxXKNFaluCsqgpqW5Di5xYNI5f9GTW28ioULirqo52jGliLBEHFvT7hWyq5GbFdDzUTqzLyXj_xAwqfXQHzouIjcZho5ZO571DleA2OPpLg-QsCBvWGOzb2hpk5EAOBYl5DXwMhhpXYevjuijKkQK9WRNOqZgg/s320/h.jpg" width="207" /></a></span></span></div><span style="font-family: inherit;"><span style="color: #0f1111;">Marta ha trent’anni, lavora come segretaria per un rognoso commercialista e il suo fidanzato, Giovanni, è un aspirante artista indie che la trascura.L’antidoto per gli stonati strimpellamenti di chitarra e per le lunghe giornate di lavoro è la cioccolata. Appena può, Marta sforna con passione cioccolatini di ogni forma e dimensione che fa assaggiare alle sue entusiaste amiche del cuore. Ed è proprio la cioccolata a salvarla quando, un giorno, scopre che il suo fidanzato Giovanni si è appropriato di tutti i risparmi messi faticosamente da parte. Marta sta per cedere alla disperazione ma non ha fatto i conti con le sue amiche, che l’hanno iscritta di nascosto al concorso per entrare alla prestigiosa Chocolaterie, una scuola torinese di maître chocolatier. E, incredibilmente, Marta ha vinto! Nel giro di pochi giorni si ritrova catapultata a Torino in un monolocale vecchio e fatiscente, a destreggiarsi tra uno strambo padrone di casa, una doccia ammuffita e un antipatico e bellissimo compagno di classe che le fa girare la testa. Fino a capire che, a volte, la risposta alle nostre domande esistenziali è più vicina di quello che sembra, nascosta nel nostro cuore o dietro la porta del vicino di casa…</span></span><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXGwrbBFJtAxn5MzZoP9ghSN9RtBu0rgQ3TwALqj78u-d0Sd_y9Hx0gCsjRE-pSeQmCf2aM6XaFUxuo8cxh-hvrhY3cnMhRnZ3505i1LZCxl4HcB7cQGRRHOx2cgp-WiOwvKunZuK6cMmw3QKLTp-UkWUBbnnb8AkgU7bRzMfE3yT5DDncEDuQdsy09w/s320/recensioni.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="144" data-original-width="320" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXGwrbBFJtAxn5MzZoP9ghSN9RtBu0rgQ3TwALqj78u-d0Sd_y9Hx0gCsjRE-pSeQmCf2aM6XaFUxuo8cxh-hvrhY3cnMhRnZ3505i1LZCxl4HcB7cQGRRHOx2cgp-WiOwvKunZuK6cMmw3QKLTp-UkWUBbnnb8AkgU7bRzMfE3yT5DDncEDuQdsy09w/s1600/recensioni.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Capita a tutti di avere bisogno di una lettura leggera, scorrevole, che ti facci rilassare dopo un'intensa giornata di lavoro, è così che mi sono imbattuta nel libro di Teresa Hope "L'amore è una ricetta segreta"...</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Una serata in cui, dopo aver terminato il thriller psicologico, ovviamente senza aver compreso chi fosse l'assassino fino a quando non lo svela la detective, la mia voglia di dormire era pari a zero e kindle in mano subito a cercare altre pagine da leggere, altre storie da vivere, magari coordinando la lettura ad una delle tante challenge alle quali partecipo, cerco così un e - book la cui prima lettera in alto a sinistra sia una T, bene, è lui, così inizia la mia conoscenza con Marta Mantovani, una giovane segretaria che passa le sue giornate a lavoro per poter pagare non solo le sue spese, ma anche per mantenere Giovanni (il suo fidanzato cantautore) e i suoi capricci e che, anziché aiutare a "portare avanti la baracca", preferisce poltrire tutto il giorno e strimpellare le sue pessime canzoni sui palco dei locali più disparati senza mai ricevere un soldo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Ed è proprio nei momenti più tristi e bui che Marta affoga i propri dispiaceri da Gianduja,a volte da sola, a volte insieme alle sue inseparabili amiche Carla e Michela.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Ma Marta non adora solo mangiarlo il cioccolato, ama anche crearlo, sentire l'odore del cacao inebriare le sue narici, dargli vita e sperimentare gusti quasi assurdi come quei cioccolatini al Mojito, la cui ricetta, grazie alle sue amiche, le permetterà di vincere una borsa di studio per frequentare il corso del maestro cioccolatiere Oliviero. È da qui che Marta si metterà alla prova con un mondo non semplice, con persone che sono pronte a tutto pur di arrivare... </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Una lettura leggera, coinvolgente, briosa, da leggere tutta d'un fiato! </div>Elijahttp://www.blogger.com/profile/06067328567322160655noreply@blogger.com0